GEN 2018 PAG 64 - Notizie brevi dall'UE
Consultazione pubblica sull’utilizzo dei fondi Horizon
2020. È partita lo scorso 10 gennaio (conclusione l’8 marzo) e
riguarderà l’utilizzo dei fondi europei nel settore delle infrastrutture
strategiche. L’obiettivo è raccogliere le opinioni di tutte le parti
interessate su come far fruttare al massimo ogni singolo euro del bilancio
dell’Ue in vista delle proposte globali da presentare quest’anno per la
prossima generazione di programmi da finanziare (quadro finanziario pluriennale
post-2020). “Le proposte della Commissione – comunica Bruxelles – saranno concepite in modo da permettere
all’UE di realizzare le cose che più contano, nei settori in cui il suo
intervento può risultare più efficace rispetto all’azione dei singoli Stati
membri. A tal fine sarà necessaria un’attenta valutazione di quel che ha
funzionato e di quel che è possibile migliorare in futuro”.
Polonia, navalmeccanica sotto osservazione. Via libera dalla Commissione ad un programma
di sostegno pubblico (18 milioni di euro) agli investimenti effettuati dalle
piccole e medie imprese che operano nel settore navalmeccanico polacco. Nello
stesso tempo parte un’indagine sugli aiuti a favore dei cantieri navali
nazionali sotto forma di incentivi fiscali. La verifica riguarda una norma del
2016 che consente ai cantieri navali, anziché pagare imposte sul reddito delle
società o delle persone fisiche, di versare un importo forfettario dell’1%
sull’importo del fatturato generato dalle attività di costruzione e
trasformazione navale. Il provvedimento, rendendo possibile ai cantieri navali
polacchi il pagamento di un’imposta più bassa rispetto al normale regime
fiscale, non rispetterebbe le norme in materia di aiuti di Stato.
ECSA chiede lo sportello marittimo unificato. Le difficoltà a creare un vero mercato unico
nel settore dello shipping sta diventando un freno per la crescita degli
armatori europei. I pesanti oneri amministrativi, procedure e notifiche
complesse e ripetitive a causa della mancata armonizzazione burocratica tra gli
Stati membri e la miriade di uffici intermedi a loro collegati mettono a
rischio l’obiettivo della semplificazione e l’efficienza operativa delle
compagnie. È la denuncia che arriva dall’ECSA (European Community Shipowners Association)
insieme alla richiesta alla Commissione europea di accelerare la revisione
della direttiva che dovrebbe portare allo “sportello unico marittimo”. Per
Martin Dorsman, segretario generale ECSA, il progetto dovrebbe riguardare anche
le relazioni doganali perseguendo l’ambizioso traguardo di arrivare a
comunicare le informazioni necessarie su un unico modello o interfaccia
unificata. “Solo così il trasporto
marittimo potrà finalmente beneficiare del mercato unico. La single window – ha
spiegato – riuscirebbe così ad eliminare gran parte dell’inutile carico
amministrativo che pesa sui marittimi e il personale delle imprese”.