Fedespedi, la dogana come facilitatore
Intervento a cura di Alessandro Pitto, presidente di Fedespedi
Il 2024 è stato un periodo di trasformazione per la logistica e il commercio internazionale italiano. Se nel primo semestre da un lato le esportazioni hanno registrato un calo dell’1,8% e le importazioni dell’8,2%, dall’altro emerge chiaramente la necessità di un rinnovamento del sistema logistico per renderlo più competitivo e sostenibile. Come Presidente di Fedespedi, ritengo che questa fase offra al settore una duplice sfida: affrontare le criticità attuali e costruire le basi per un futuro più resiliente.Esportazioni e mercati internazionali: una visione d’insieme
Le esportazioni italiane verso alcuni mercati chiave, come la Cina (-26,5%), l’Austria (-12,2%) e la Svizzera (-18,6%), hanno risentito della contrazione della domanda interna in questi paesi. Tuttavia, ciò non deve essere interpretato come un blocco, ma come uno stimolo per esplorare nuovi mercati e diversificare le destinazioni dell’export italiano.
Il ruolo delle imprese di spedizioni internazionali, che rappresentano un pilastro della logistica italiana con un contributo del 2,5% al PIL e un fatturato annuo di circa 30 miliardi di euro sarà cruciale per guidare le aziende in questa transizione, aiutandole a pianificare supply chain più flessibili e innovative.
Porti e dogane: ripensare il sistema
Il traffico container nei porti italiani è diminuito dello 0,6% nel primo semestre 2024, un risultato che riflette le difficoltà del commercio estero, ma anche la necessità di interventi strutturali. La riforma della Legge 84/94 e l’introduzione di una Carta dei Servizi Merci, proposte da Fedespedi, mirano a migliorare la qualità dei processi nei nodi portuali, definendo indicatori di performance chiari e responsabilità lungo tutta la filiera.
In questo contesto, la recente riforma doganale rappresenta una sfida importante. Sebbene introdotta per semplificare le procedure, alcune sue criticità rischiano di rallentare i flussi commerciali. Come Fedespedi, abbiamo sottolineato la necessità di una dogana che operi come facilitatore, promuovendo trasparenza ed efficienza, senza gravare inutilmente sugli operatori. Un sistema doganale moderno è essenziale per attrarre traffico e garantire il ruolo dell’Italia come hub strategico nel Mediterraneo.
Guarda l'intervento video a cura di Domenico De Crescenzo (Fedespedi) sul riordino delle disposizioni doganali
Il Cargo Aereo
Il settore del cargo aereo ha mostrato segnali positivi, con una crescita del 18,3% nei primi sei mesi dell’anno, trainata dal boom dell’e-commerce. Milano Malpensa si conferma il principale scalo nazionale, mentre Venezia (+20,5%) e Roma Fiumicino (+65,3%) si stanno affermando come hub emergenti.
Guardare oltre: la necessità di una visione condivisa
Le difficoltà incontrate ai valichi alpini e le limitazioni imposte da alcuni partner europei, come l’Austria, richiedono un approccio sistemico. Proposte innovative, come la “slow steaming” per i mezzi pesanti, potrebbero mitigare gli impatti ambientali e favorire la libera circolazione delle merci, principio fondamentale per il commercio europeo.
Il settore logistico italiano è davanti a un bivio: rimanere ancorato a modelli tradizionali o cogliere l’opportunità di trasformarsi in un driver di crescita e innovazione. Come Presidente di Fedespedi, sono convinto che, con un dialogo costruttivo tra istituzioni e operatori, possiamo superare le sfide attuali e costruire un sistema logistico all’altezza delle sfide globali.