A Trieste droni marini per la tutela ambientale
SIOT estende il contratto con OCEAN fino al 2029: previsto l’impiego per la prima volta in Italia di di due mezzi innovativi
SIOT Spa e OCEAN Srl hanno esteso al 2029 il contratto per i servizi di prevenzione, monitoraggio e contrasto all'inquinamento marino per la salvaguardia del mare al Terminale Marino nel porto di Trieste. La partnership inaugurata dodici anni fa sarà rafforzata dall'integrazione di due droni marini all'avanguardia, i modelli IADYS MOS+ (Mobile Oil Skimmer) e Jellyfishbot Expert.
“OCEAN è un pilastro nelle attività di prevenzione e lotta all’inquinamento del mare presso il Terminale Marino SIOT di Trieste,” spiega Alessandro Gorla, nuovo Presidente di SIOT e General Manager del Gruppo TAL. “Siamo il principale scalo petrolifero del Mediterraneo e per noi la costante ricerca di soluzioni innovative e l'impegno verso i più alti standard di sicurezza e rispetto per l'ambiente sono imperativi. Questa collaborazione con Ocean è anche il chiaro esempio del ruolo che SIOT ha all’interno del contesto economico e produttivo del territorio, siamo orgogliosi che su questo tema fondamentale il nostro principale partner sia un’impresa di Trieste, non solo c’è una ricaduta locale, ma anche uno stimolo per i nostri collaboratori ad essere all’avanguardia e a sviluppare e attirare alte competenze nella nostra città e nella nostra regione”.
I due droni marini impiegati da Ocean, sviluppati in collaborazione con il centro antinquinamento nazionale francese CEDRE, sono i primi sistemi di questo tipo impiegati in Italia. Progettati per la raccolta di idrocarburi, oli, micro e macro-rifiuti plastici i mezzi risultano particolarmente efficaci in aree difficili da raggiungere con mezzi tradizionali, come tra le navi ormeggiate e la banchina, o sotto i pontili.
Il sistema MOS+ è unico nel suo genere, essendo il primo skimmer mobile per idrocarburi al mondo, frutto dell'unione tra un Jellyfishbot, uno skimmer e una piattaforma di stoccaggio da 120 litri. Questa configurazione permette di raccogliere l'agente inquinante il più vicino possibile alla fonte, garantendo al contempo la massima sicurezza per gli operatori, evitando l'esposizione del personale a situazioni complesse o pericolose.
I droni IADYS MOS+ possono operare in modalità autonoma (grazie a navigazione satellitare GNSS che include GPS, GLONASS, BDS, GALILEO) o essere controllati da remoto con un raggio d'azione fino a 1 km. Sono dotati di telecamere Full HD di superficie (1920 x 1080 px), illuminazione LED, sensori per l'evitamento di ostacoli di superficie e subacquei e capacità di misurazione della profondità (fino a 20 m), rendendoli strumenti versatili e robusti per la bonifica ambientale.
“L'integrazione dei droni marini IADYS MOS+, i primi in Italia, rappresenta un salto qualitativo per le nostre capacità operative,” sottolinea l'Amministratore Delegato di Ocean Srl, Michela Cattaruzza. “Questi sistemi non solo ci permettono di intervenire con maggiore efficacia e rapidità nelle aree più difficili, ma soprattutto garantiscono la sicurezza del nostro personale, un aspetto per noi fondamentale. Questo investimento nel porto di Trieste riflette il nostro profondo rispetto per l'ambiente ed il mare in cui operiamo, ed è la prova della nostra continua ricerca di soluzioni all'avanguardia per un futuro più pulito, non solo per SIOT ma anche per tutti i contesti in cui questa nuova tecnologia potrà essere applicata, come porti turistici, marine o bacini di carenaggio”.
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