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AGOSTO 2022 PAG. 8 - NEWS DAL MONDO


 

Canale di Panama, crescono traffici e ricavi

Nel primo semestre 2022 il traffico navale del Canale di Panama è cresciuto dell’8,2% con 7.263 navi che hanno attraversato la rotta interoceanica di cui 5.533 corrispondono a navi della tipologia Panamax e 1.730 della tipologia Neopanamax. Secondo i dati dell’Instituto Nacional de Estadística y Censo (INEC) della Contraloría General de Panamá, i ricavi sono pari a 1.493.532 milioni di dollari, in crescita del 2,5% rispetto all’importo di 1.457.174 milioni riportati nello stesso periodo del 2021. Dal passaggio dall’Amministrazione statunitense a quella panamense nel 1999, il Canale di Panama ha apportato alle casse del Tesoro Nacional panamense introiti per un valore di oltre 20 miliardi di dollari.  

Vietnam, pianificato il futuro di Lien Chieu

Joint venture internazionali, in particolare con aziende indiane e giapponesi contribuiranno a sviluppare il progetto del porto di Lien Chieu, uno dei tre scali marittimi in acque profonde del Vietnam. È quanto annunciato dopo che il Comitato del Popolo di Danang ha dato il via libera al piano di adeguamento dell’infrastruttura che prevede di dedicare un’area di circa 470 ettari, dotata di otto ormeggi per complessivi 2,75 chilometri, al settore container. Il progetto prevede due fasi. La prima consiste nella costruzione delle componenti generali e sarà realizzata attraverso investimenti pubblici (tra cui frangiflutti, dragaggio, collegamenti autostradali) mentre la seconda fase prevede lo sviluppo dello scalo e del molo nell’area logistica. Si prevede che il carico totale che passerà attraverso questi porti sarà di 3,5-5 milioni di tonnellate all’anno. L’investimento totale nel progetto, la cui conclusione è prevista nel 2025, è di oltre 52,2 milioni di dollari. Lo sviluppo del porto di Lien Chieu è uno dei due progetti chiave che mirano a trasformare la città centrale nel principale centro logistico dell’ASEAN e nel corridoio economico est-ovest che collega Laos, Myanmar, Thailandia e Vietnam.

Brasile, Santos entra nel programma di privatizzazione

Il porto di Santos, il principale terminal marittimo brasiliano in termini di merci movimentate, è stato formalmente inserito nel Programma di Partnership per Investimenti (PPI) e nel Programma Nazionale di Privatizzazione (PND). La proposta prevede la privatizzazione dell’Autorità portuale statale di Santos (SPA) oltre ai servizi portuali pubblici che svolge. Il vincitore dovrà effettuare investimenti sostanziali: sono previsti circa 3,5 miliardi di euro per il miglioramento e l’espansione delle infrastrutture. Le aree fisiche del porto saranno concesse al vincitore della gara per un periodo di anni 35.

Un corridoio verde tra Singapore e Rotterdam

L’Autorità marittima e portuale di Singapore (MPA) e l’Autorità portuale di Rotterdam hanno firmato un memorandum d’intesa per la creazione del “corridoio verde e digitale più lungo del mondo”. L’accordo, con l’obiettivo di riunire le parti interessate lungo tutta la catena di approvvigionamento per realizzare le prime navi sostenibili che navigheranno sulla rotta entro il 2027, s’inserisce negli sforzi condotti nell’ambito dell’adeguamento del settore bunker, di cui Singapore e Rotterdam rappresentano i centri più importanti al mondo. I due enti lavoreranno insieme per affrontare le sfide derivanti dall’introduzione di carburanti alternativi, come biocarburanti, biogas, metano, idrogeno e carburanti a base di idrogeno, tra cui ammoniaca e metanolo, che si trovano in varie fasi di ricerca e sviluppo. Lo strumento: un’ampia coalizione di spedizionieri, fornitori di carburante e altre aziende per lavorare su potenziali soluzioni per affrontare le sfide relative a costi, disponibilità, sicurezza e restrizioni nella gamma di carburanti alternativi. La cooperazione mira a facilitare il movimento continuo di navi e carichi e a ottimizzare l'arrivo just-in-time delle navi da un porto all’altro creando una corsia commerciale digitale. I porti collaboreranno con il Global Centre for Maritime Decarbonisation e il Mærsk Mc-Kinney Møller Center for Zero-Carbon Shipping, nonché con altri partner industriali tra cui BP, CMA CGM, Digital Container Shipping Association, Maersk, MSC, Ocean Network Express, PSA International e Shell.

GNL, crescono infrastrutture e flotta servizi 

Ad oggi i porti in grado di rifornire GNL in tutto il mondo sarebbero 147, cifra che dovrebbe raggiungere i 200 entro il 2024. È quanto emerge da uno studio di Clarksons Research secondo cui è l’Europa il continente in cui si concentra principalmente questo tipo di servizio. L’espansione della capacità di bunkeraggio globale è alimentata dalla fetta di nuove unità navali a GNL in costruzione: il 37% del totale. L’aumento della domanda – stando ai dati del report – ha portato anche a un livello record di nuove navi metaniere, con 104 navi per un valore di 22 miliardi di dollari ordinate nel 2022 a metà luglio. Complessivamente, la capacità della flotta di metaniere ha raggiunto le 691 navi (621 oltre 100.000 m3) di 103,8 m3, con un'espansione del 3,8% e del 4,6% prevista per il 2022 e il 2023. Circa il 60% della capacità è ora di proprietà di compagnie di navigazione indipendenti, rispetto al 43% del 2000. Dieci anni fa la flotta contava 362 navi e 51,9 milioni di m3.

Nasce Maersk Project Logistics

Maersk ha stretto un accordo per l’acquisizione della connazionale Martin Bencher Group, società logistica attiva nel segmento della project logistics e in quello delle merci non containerizzate. L’operazione darà vita alla nuova divisione del gruppo armatoriale, Maersk Project Logistics, dedicata specificamente alla logistica di progetto in cui confluiranno le attività in questo settore già operate dalla Maersk. La transazione ha un valore di 61 milioni di dollari. Martin Bencher Group ha 31 sedi in 23 nazioni e dà lavoro a circa 170 dipendenti.

Tassa anticongestione a New York

Il porto di New York, principale scalo container sulla East Coast, segue l’esempio di Los Angeles e Long Beach e impone una tassa per il prolungato stazionamento dei container vuoti sulle banchine. L’obiettivo della misura è quello di incentivare le compagnie di navigazione a prelevare questi contenitori e riutilizzarli nella supply chain marittima riducendo così la congestione della catena logistica. La nuova imposta trimestrale entrerà in vigore il prossimo primo settembre. Su base trimestrale la tassa stabilisce che i volumi di container pieni e vuoti in partenza dal porto sulle navi delle compagnie di navigazione dovrà essere uguale o superiore al 110% del volume di container pieni e vuoti in entrata. Se ciò non accadrà verrà applicato un tributo di 100 dollari per ciascun container.

Nuova acquisizione per Corsica Ferries

Corsica Ferries ha acquisito dalla finlandese Viking Line il traghetto Amorella per 19,1 milioni di euro. La nave, 34mila tonnellate di stazza lorda, è stata costruita nel 1988 dal cantiere navale croato Brodosplit. Con una lunghezza di 169,4 metri e una larghezza di 27,6 metri, l’unità ro-pax può trasportare 2.480 passeggeri, 450 auto e 900 metri lineari di rotabili. L’unità sarà consegnata il prossimo ottobre per essere immessa in servizio nel 2023 con il nuovo nome di Maga Victoria.  

Segnali preoccupanti dal trasporto combinato europeo

Contrazione (-0,46%) per il trasporto combinato europeo dopo sei trimestri di ripresa seguiti alla fase più acuta della pandemia. Sono i dati evidenziati dall’ultimo bollettino dell’International Union for Road-Rail Combined Transport (UIRR) che mette in guardia dalle difficoltà cui potrebbe trovarsi di fronte il settore nei prossimi mesi a causa dai colli di bottiglia causati dal numero crescente di lavori non coordinati sull’infrastruttura ferroviaria e dalla crescente inefficienza dei servizi marittimi. Secondo l’associazione senza un intervento efficace le attuali criticità del trasporto ferroviario rischiano di protrarsi negli anni minando il promettente processo di shift modale. Tra le proposte avanzate alla Commissione europea l’introduzione di un nuovo regime di assegnazione delle tracce ferroviarie e di gestione del traffico, con una particolare attenzione alla gestione delle temporanee limitazioni di capacità ferroviaria causate dai lavori sulle linee.

Tunisia, giù i traffici marittimi

Grande flessione nel secondo trimestre dell’anno del traffico nei porti tunisini: -6% con 6,96 milioni di tonnellate di merce movimentata rispetto ai 7,40 milioni nel periodo aprile-giugno del 2021. La diminuzione è stata generata dal calo del -11,0% del flusso delle importazioni scese a 4,28 milioni di tonnellate, mentre i volumi in esportazione sono cresciuti del +3,4% a 2,68 milioni di tonnellate. Ad eccezione del traffico di rotabili che nel secondo trimestre del 2022 è ammontato a 670mila tonnellate segnando una crescita del +22,7% sullo stesso periodo dello scorso anno, tutte le altre principali voci merceologiche hanno chiuso il trimestre con un segno negativo. Nei primi sei mesi del 2022 i porti tunisini hanno movimentato complessivamente 13,98 milioni di tonnellate di merci, con una riduzione del -2,8% sulla prima metà dello scorso anno, di cui 8,55 milioni di tonnellate di carichi in importazione (-8,1%) e 5,43 milioni di tonnellate in esportazione (+6,8%). 

Luglio record per Suez

Record storico di traffico a luglio per il Canale di Suez. Sono state 2.103 le navi transitate nel mese, con un incremento del +25,9% sullo stesso periodo dell’anno scorso quando la movimentazione aveva già registrato un consistente aumento del +17,3%. Il precedente picco storico mensile era stato segnato nell’agosto 2008 con 1.993 navi transitate. Record anche per il traffico misurato in base al tonnellaggio netto SCNT (Suez Canal Net Tonnage): 125,1 milioni di tonnellate, +18,2% sul luglio 2021 e un aumento di 10,4 milioni di tonnellate SCNT sul precedente record stabilito a maggio 2022. Crescono di conseguenza i ricavi: 704,0 milioni di dollari, con un rialzo del +32,4% sul luglio dello scorso anno. La Suez Canal Authority ha reso noto che è risultato particolarmente rilevante l’incremento dei transiti di petroliere (+60,2%), di unità per GNL (+31%) e rinfusiere (+21%). Nei primi sette mesi di quest’anno il canale egiziano è stato attraversato da 13.204 navi per complessive 781,6 milioni di tonnellate SCNT, con aumenti rispettivamente del +15,5% e del +9,2% sul periodo gennaio-luglio del 2021.


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