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AGOSTO 2022 PAG. 22 - Le nanotecnologie rilanciano le opportunità “blue economy”

 


Sono innumerevoli le opportunità di sviluppo economico, scientifico e commerciale provenienti da uno sfruttamento sostenibile e innovativo del mare e delle sue infinite opportunità. La ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica possono contribuire all’esplosione di nuovi focus di sviluppo sostenibile nel mondo della blue economy. Il contributo delle nanotecnologie ha dato origine a nuovi compositi con funzionalità di grande interesse. I settori di applicazione sono i più vari dall’aeronautico/aerospazio, all’automotive, al nautico, al ferroviario, al biomedicale, al microelettronico, alla difesa e alla cantieristica navale. Un aspetto di estrema importanza per la nostra industria marittima è il rapporto tra la nautica, la cantieristica navale e le innovazioni provenienti dalla ricerca nanotecnologica. La tecnica costruttiva di molti materiali per uso nautico applicata all’utilizzo delle nanotecnologie è tra le nuove frontiere che si stanno sperimentando con lo sviluppo di formulati in nano-materia. La sperimentazione dell’uso delle nanoparticelle viene fatta da alcuni anni ed i risultati sono per alcuni versi sorprendenti. Pensiamo agli alberi in carbonio e alle attrezzature di coperta per la nautica che generano minor peso del materiale e una maggiore resistenza sia alle forze di torsione, compressione che all’usura ed alla trazione. Inoltre, questi materiali trattati con nanoparticelle resistono meglio all’azione dei raggi UV e all’aggressione della salsedine. Nel settore delle vernici, ad esempio, già da alcuni anni vengono sperimentati prodotti con questi nuovi componenti in nano-materia. L’innovativa società 4ward360, presieduta dall’imprenditrice Sabrina Zuccalà, sta promuovendo una serie di progetti e programmi di cooperazione, anche con la Marina Militare, per sviscerare, approfondire e comprendere le opportunità della blue economy nel settore della nautica, della cantieristica navale, della ricerca energetica e per dare slancio ulteriore al settore della ricerca e della biotecnologia marina. 

4ward360 è un’azienda italiana leader in trattamenti nanotecnologici, attiva nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di formulati nanotecnologici per la protezione e conservazione delle superfici materiche. L’azienda, dopo anni di studi in collaborazione con esperti ricercatori, ha introdotto nel mercato nazionale e internazionale il primo formulato nanotecnologico per conferire proprietà idro e oleo repellenti alle superfici porose, rivoluzionando tutti i tradizionali sistemi protettivi e conservativi impiegati. Il maggiore vantaggio dell’uso delle nanoparticelle, nel settore delle vernici, è quello di realizzare una superficie liscia a livello microscopico e quindi molto meno resistente alla forza d’attrito dell’acqua. Inoltre, l’uso delle nanoparticelle permette di eliminare l’uso dei biocidi e quindi di risolvere alcuni problemi di inquinamento e rilascio di particelle nocive anche per l’ambiente. Il futuro della nautica da diporto diviene intimamente legato a quello della ricerca nanotecnologica. Altro aspetto estremamente importante è il contributo delle nanotecnologie per il rafforzamento e la protezione delle imbarcazioni in legno. La formulazione di protettivi in nanotecnologia per tutte le superfici in legno poste in ambiente marino e la generazione di nuovi nano-rivestimenti ad alte prestazioni, per protegge il legno dal naturale degrado causato dalla salsedine, dall’acqua e dai raggi solari, rappresenta una nuova sfida per il mondo della cantieristica. I formulati in nano-materia generano una pellicola protettiva totalmente antimacchia, preservano il legno dallo sporco, da oli, grassi e da qualsiai sostanza idrosolubile, resistente ai solventi, agli acidi ed alcali forti. Le nanoparticelle, contenute nei formulati, si agganciano alla fibra lignea aumentandone la durezza e garantendo una tenuta eccezionale contro ogni forma di inquinante.

Tuttavia, la più grande rivoluzione frutto del rapporto tra mare e nanotecnologie proviene dalle infinite opportunità legate al trattamento dell’acqua. Il mare è la più grande riserva di acqua presente sulla Terra, eppure non penseremmo mai di berla senza prima averla dissalata. Il sale al suo interno renderebbe impossibile farlo, a meno che non si voglia morire per disidratazione. “Sfruttando le nanotecnologie, non c’è bisogno di usare grandi quantitativi di energia per la distillazione dell’acqua, ma basta solo l’energia solare. Le nanoparticelle delle membrane in nano-materia trasformano le radiazioni solari in calore, in questo modo non c’è bisogno di portare ad ebollizione l’acqua di mare. I raggi del sole scaldano le nanoparticelle che, a loro volta, mettono in moto il processo di riscaldamento ed evaporazione dell’acqua di mare. Il vapore acqueo passa poi attraverso la membrana degli impianti di distillazione, lasciando dietro di sé il sale e diventando acqua potabile” ha dichiarato l’innovativa imprenditrice Sabrina Zuccalà. Tali impianti sono importantissimi per i paesi in via di sviluppo, che combattono contro l’aumento della desertificazione, e diventano utili anche al nostro Paese e nel Mediterraneo per contrastare l’aumento della siccità e le problematiche di accesso idrico che gli esperti ricordano essere la grande emergenza dei prossimi anni.

Domenico Letizia

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