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NOVEMBRE 2023 PAG. 10 - NEWS DALL'EUROPA

 



CEF, tre accordi di sovvenzioni per la Moldavia

Nell’ambito del Connecting Europe Facility for Transport, l’Ue ha siglato tre accordi di sovvenzione, per un valore di quasi 45 milioni di euro, per migliorare i collegamenti di trasporto tra la Moldavia e la Romania lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). I progetti modernizzeranno le infrastrutture di trasporto ai punti di frontiera stradali di Ungheni, AlbiÈ›a-LeuÈ™eni e Reni-GiurgiuleÈ™ti-GalaÈ›i. Questi investimenti rafforzeranno anche i corridoi di solidarietà UE-Ucraina, le rotte utilizzate sin dal blocco russo dei porti ucraini sul Mar Nero per trasportare le esportazioni e le importazioni dell’Ucraina e della Moldavia. Sul lato rumeno, saranno modernizzati 18 km di strada per migliorare i servizi doganali al punto di frontiera di Ungheni. La Moldavia costruirà una nuova strada di accesso e un nuovo punto di frontiera. Le infrastrutture esistenti su entrambi i lati del confine AlbiÈ›a-LeuÈ™eni saranno modernizzate per migliorare la gestione dei flussi di traffico. Lultimo progetto prevede lampliamento dei parcheggi a GiurgiuleÈ™ti e lacquisto di attrezzature per il controllo doganale. La notizia arriva in prossimità del lancio di un nuovo bando CEF Trasporti che metterà a disposizione oltre 7 miliardi di euro per progetti di infrastrutture ferroviarie, fluviali, marittime o portuali e stradali. Per la prima volta, le entità moldave potranno candidarsi direttamente ai finanziamenti dell’UE nell’ambito di questo bando, a seguito della firma dell’accordo di associazione CEF all’inizio di quest’anno.

Reti criminali, più attenzione ai porti

A seguito delle iniziative legislative e operative finora presentate, la Commissione europea ha adottato una tabella di marcia per intensificare la lotta al traffico di droga e alle reti criminali, con una particolare attenzione ai trasporti marittimi e ai controlli portuali. La tabella di marcia definisce interventi concreti e mirati per colmare le lacune emergenti, con 17 azioni in 4 settori prioritari. Tra questi quella che viene definita “una nuova Alleanza europea dei porti” per accrescere la resilienza di questi ultimi alle infiltrazioni criminali e rafforzare il lavoro delle autorità doganali, delle autorità di contrasto e degli operatori pubblici e privati dei porti di tutta Europa, dotandoli, ad esempio, di dispositivi di scansione e attrezzature all’avanguardia.

ETS, l’Ue include anche Tangermed e Port Said

È entrato in vigore con la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea” il Regolamento di esecuzione (UE) 2023/2297 della Commissione che identifica i porti di trasbordo di container limitrofi a norma della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. La direttiva prevede che le navi che scalano un porto di transhipment dell’Ue debbano pagare il 100% della tariffa ETS relativamente alla navigazione effettuata tra il porto di transhipment e qualsiasi altro porto dell’UE, mentre se le navi fanno scalo in un porto di transhipment extra-UE devono pagare solo il 50% della tariffa. Il Regolamento individua due porti extraeuropei di trasbordo di container limitrofi: il porto marocchino di Tanger Med e quello egiziano di Port Said East.

Nuova strategia europea per la sicurezza marittima

Il Consiglio europeo ha approvato la revisione della strategia per la sicurezza marittima dell’Ue e il relativo piano di azione. I due documenti sono stati adottati per la prima volta dal Consiglio nel 2014 e il piano d'azione è stato aggiornato nel 2018 ed hanno fornito un quadro completo per affrontare varie minacce e sfide in mare, come le attività illecite, la concorrenza per le risorse naturali e le minacce alla libertà di navigazione. Scopo della revisione è garantire che l’Ue disponga di un’ampia gamma di strumenti efficaci per affrontare minacce e sfide nuove e in evoluzione in materia di sicurezza, tra cui la crescente concorrenza strategica per il potere e le risorse nei bacini marittimi, il degrado ambientale e gli attacchi ibridi e informatici contro le infrastrutture marittime. La nuova strategia è strutturata intorno a sei obiettivi strategici, che si sono tradotti in circa 150 azioni concrete nel relativo piano d'azione. I punti principali riguardano l’intensificazione delle attività in mare; la cooperazione; la conoscenza del settore marittimo; la gestione dei rischi e delle minacce; miglioramento delle capacità reattiva; istruzione e formazione. L’attuazione della strategia sarà valutata tra tre anni, in una relazione congiunta sui progressi compiuti elaborata dalla Commissione e dall'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

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