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MAGGIO 2023 PAG. 34 - NEWS OBOR

 



Shanxi e Gansu beneficiano dei collegamenti della BRI

Un treno merci che trasportava ricambi per auto e macchinari per la produzione ha inaugurato dalla città di Houma, nella provincia settentrionale cinese dello Shanxi, un nuovo servizio diretto verso l’Asia Centrale. La tratta prevede un viaggio di 8mila chilometri attraverso l’interporto di Horgos, nello Xinjiang, attraversando Uzbekistan e Kazakistan e raggiungendo la destinazione quasi 15 giorni dopo la sua partenza. Dal 2017, lo Shanxi ha inaugurato 10 rotte di treni merci Cina-Europa, gestendo 683 treni Cina-Europa e Cina-Asia centrale, che collegano 33 città di 13 Paesi lungo la Belt and Road. Intanto, la provincia cinese del Gansu ha registrato una crescita del commercio estero durante i primi quattro mesi del 2023, con il commercio con i Paesi lungo la Belt and Road in aumento del 16,3% su base annua. Da gennaio ad aprile, stando ai dati delle dogane locali, il valore totale del commercio estero della provincia ha raggiunto i 21,2 miliardi di yuan (circa 3 miliardi di dollari), in aumento dello 0,8% su base annua. Le importazioni e le esportazioni del Gansu da e verso i Paesi della Belt and Road hanno costituito il 55,4% del suo commercio estero complessivo, ammontando a un totale di 11,75 miliardi di yuan. Nel frattempo, il commercio del Gansu con i Paesi membri del Partenariato economico globale regionale (RCEP) ha registrato un’importante crescita del 53,2% su base annua, raggiungendo i 6,1 miliardi di yuan. In particolare, durante il periodo di riferimento, l’esportazione di prodotti meccanici ed elettrici nel Gansu è stata pari a 2,5 miliardi di yuan, in aumento del 61,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.  


L’Afganistan entrerà nel corridoio Cina-Pakistan

Il Corridoio economico Cina-Pakistan sarà esteso all’Afghanistan. È quanto hanno annunciato i rappresentanti dei governi di Pechino e Islamabad come contributo alla ricostruzione delle infrastrutture del paese, in grave crisi con il ritorno dei Talebani al potere. L’opera è un progetto da 60 miliardi di dollari che comprende linee ferroviarie e autostrade che collegano i porti meridionali del Pakistan - Gwadar e Karachi - con l’ovest della Cina. La connettività con l’Afghanistan sarà assicurata attraverso la modernizzazione delle linee ferroviarie esistenti che collegano il paese con il Pakistan e si aggiungeranno a quelle previste dal cosiddetto corridoio trans-afghano. Quest’ultimo, ancora in fase progettuale, punta a fornire un collegamento diretto tra Uzbekistan e Pakistan attraverso l’Afghanistan. Il percorso complessivo si estenderebbe per 573 chilometri, partendo da Termez, nel sud dell’Uzbekistan, attraversando Mazar-e-Sharif, in Afghanistan, e terminando a Peshawar, nel nord-est del Pakistan. Più concreta la possibilità della creazione di una tratta di collegamento su ferro Cina-Kirghizistan-Uzbekistan-Afghanistan. La prima prova è stata effettuata nel settembre dello scorso anno. Da Kashgar, in Cina, i container possono essere trasportati attraverso il confine fino alla città kirghisa di Osh. Qui vengono caricati su un treno, che prosegue il suo viaggio attraverso i Paesi dell’Asia centrale per raggiungere la destinazione finale, Hairatan in Afghanistan.


Il Kazakistan impegnato nello sviluppo del Middle Corridor

PSA International e Kazakhstan Railways (KTZ) hanno costituito una nuova joint venture, denominata KPMC, per sviluppare ulteriormente il Middle Corridor della BRI. L’accordo è stato firmato in occasione del Kazakhstan-Singapore Business Forum ad Astana, la capitale del Kazakhstan. Secondo le parti coinvolte, PSA potrà ampliare la propria offerta di trasporto merci su rotaia, mentre KTZ potrà “accedere a nuovi mercati” grazie ai collegamenti portuali di PSA. Il Kazakistan è particolarmente impegnato nella promozione del “corridoio di mezzo” che, evitando l’Ucraina, attraversa la regione del Caspio per giungere in Europa attraverso la Turchia. Non a caso KTZ ha avviato recentemente una collaborazione con il porto di Shangdon, in Cina, per sviluppare il trasporto multimodale e i servizi elettronici sulla Nuova Via della Seta. Secondo i dati dell’azienda centroasiatica il trasporto ferroviario lungo questa tratta tra gennaio e marzo 2023 è cresciuto del 63,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Già l’anno scorso il Kazakistan ha annunciato una joint venture con Georgia, Azerbaigian e Turchia che dovrebbe essere lanciata a metà del 2023. Tra le difficoltà maggiori da risolvere per lanciare definitivamente questa direttrice alternativa della BRI la capacità delle infrastrutture ancora non in grado di gestire grandi volumi di merce.   


Rassegna “I love Italian Olive Oil”

L’Ambasciata d’Italia a Pechino e Ice Agenzia hanno organizzato la rassegna “I Love Italian Olive Oil”, dedicata alla promozione dell’olio di oliva italiano in Cina. Per l’occasione è giunta nella capitale del paese asiatico una delegazione proveniente dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste composta da tre esperti, che ha illustrato le peculiarità del sistema di tracciabilità dell’olio di oliva italiano. L’Italia è l’unico Paese ad aver siglato un accordo bilaterale con la Chinese Academy of Inspection and Quarantine, al fine di garantire la tracciabilità dell’olio italiano lungo tutta la filiera, tramite uno specifico Qr Code presente in etichetta. Il suddetto sistema di tracciabilità Italia-Cina, dal produttore al consumatore, contribuisce a rafforzare la presenza delle produzioni di qualità italiane sul mercato cinese, a tutela della genuinità e dell’origine del prodotto, valorizzando così una delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare.


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