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APRILE 2024 PAG. 24 - Sportiello, un secolo insieme al porto di Civitavecchia

 

Sportiello, un secolo insieme al porto di Civitavecchia

Con 114 anni di storia alle spalle l’impresa Sportiello è stata contemporaneamente testimone e protagonista delle principali vicende che hanno trasformato Civitavecchia e il suo porto. Fondata nel 1910 ha conosciuto una prima tappa fondamentale del suo sviluppo nel periodo post-bellico, con l’insediamento della propria sede nello scalo marittimo e l’impegno fattivo nella ricostruzione che ha portato ad estendere progressivamente le sue attività dalla battitura del ferro al settore delle costruzioni, manutenzioni e riparazioni portuali. 

«Il salto dalle forge, dall’incudine e martello, cioè da un’attività ancora concepita in modo tradizionale, ad una gamma di servizi via via più specializzati avviene con il trasferimento dell’officina fondata dal mio bisnonno nella darsena romana piccola» spiega Tony Grimaldi, attuale amministratore unico e titolare dell’azienda. «La nostra impresa contribuisce alla costituzione del consorzio autonomo per il porto e alla costruzione della zona industriale nell’area marittima, acquisendo una fisionomia progressivamente più articolata sotto l’aspetto dei servizi offerti». 

A partire dagli anni settanta alla carpenteria pesante si affiancano importanti attività di costruzione e manutenzione di centrali Enel, impianti per il traffico delle navi petrolifere e conseguentemente di tubazioni, condotti, oleodotti, serbatoi e antincendio. Ma cuore e testa rimangono ancorati alla realtà marittima, dove partendo da Civitavecchia, per operare anche a Genova, Livorno, Gaeta, la Sportiello si ricava un ruolo sempre più importante nel settore degli arredi di banchina, in cui fornisce ed installa l’intera gamma di prodotti necessari (parabordi, cigli di banchina, scalette di sicurezza, bitte etc.)    

«A partire dall’inizio del nuovo secolo, in continuità con la nostra storia, abbiamo accompagnato i principali interventi che hanno visto la trasformazione del nostro porto. Abbiamo fatto la nostra parte nella costruzione e demolizione degli scali traghetti FS, nella realizzazione della darsena grandi masse, del terminal crocieristico. Un impegno che ha dovuto fare conti anche con i grandi cambiamenti che nel corso degli anni hanno caratterizzato i processi economici e la governance dei porti.  

Fino agli anni novanta compravamo e allestivamo parabordi che venivano realizzati in Italia. Successivamente abbiamo dovuto ricorrere ad imprese cinesi, giapponesi, indonesiane. Oggi, dopo le varie crisi economiche che si sono susseguite, con un modello economico in cui è impensabile gestire ingenti scorte di magazzino, la rarefazione della programmazione ci impone una costante attenzione all’andamento dei mercati. Ci sforziamo quotidianamente per farci trovare pronti rispetto ai tempi di intervento richiesti che diventano sempre più brevi».  A dispetto di questo Tony Grimaldi tiene botta, senza rinunciare a guardare alle nuove opportunità che riserva il futuro.   

«Ad oggi rappresentiamo una delle più grandi aziende che operano all’interno del porto di Civitavecchia nella manutenzione e arredi di banchine e moli, ancoraggi, pontoni galleggianti, difese spondali e costiere, recinzioni e arredo urbano. Ma ci siamo specializzati anche in trasporti e movimentazioni con un parco automezzi che è già stato impiegato in importanti opere di costruzione e manutenzione delle centrali, bacini di carenaggio e cantieri navali». 

G.G.

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