GENNAIO 2023 PAG. 34 - NEWS OBOR
Tanzania, contratto miliardario per collegamenti ferroviari
La Tanzania ha firmato un contratto da 2,21 miliardi di dollari con una joint venture composta da China Civil Engineering Construction Corporation (Ccecc) Tanzania e China Railway Construction Corporation (Crcc) per la costruzione di una ferrovia a scartamento normale (Sgr) di 506 km da Tabora a Kigoma, sul lago Tanganica. L’accordo è stato firmato dal direttore generale della Tanzania Railway Corporation (Trc), Masanja Kadogosa, e dal direttore esecutivo della Ccecc Tanzania, Zhang Junle, alla presenza della presidente della Tanzania, Samia Suluhu Hassan. Nelle intenzioni del governo africano la nuova linea e quella Uvinza-Msongati apriranno l’economia del Paese e lo collegheranno con la Repubblica Democratica del Congo, origine di gran parte della merce movimentata nel porto di Dar es Salaam. Il contratto quadriennale prevede la costruzione di una linea principale di 411 km e di 95 km di diramazioni, oltre a 10 stazioni e due grandi scali merci a Uvinza e Katosho. Secondo il suo direttore generale, la Trc ha continuato ad acquistare materiale rotabile, strumenti e attrezzature tra cui 89 carrozze, 19 locomotive elettriche, 10 Emu (Electric Multiple Units), 1430 vagoni e 24 macchine per la manutenzione dei binari.
Etiopia e Cina consolidano i loro rapporti
La crisi militare nella regione del Tigray non interromperà i rapporti privilegiati tra Etiopia e Cina nell’ambito dell’iniziativa BRI. A consolidare la partnership tra i due Paesi la visita del ministro degli esteri cinese Qin Gang, di recente nomina, nel suo primo viaggio all’estero, che lo ha portato successivamente anche in Gabon, Angola, Benin e Egitto. Qin ha ricordato come la Cina rappresenti il maggiore partner negli investimenti esteri e nel settore commerciale dell’Etiopia e i grandi progetti infrastrutturali portati a termine prima dello scoppio delle ostilità nel Tigray come la linea ferroviaria Addis Abeba-Gibuti e un’altra linea più leggera nella capitale; il progetto dell’area di “sviluppo verde” Riverside ad Addis Abeba, l’Accademia per la leadership africana e altri ancora. Lo scoppio della guerra, ad oggi, ha costretto molte compagnie cinesi a sospendere altri progetti già pianificati. Il ministro cinese ha inoltre dichiarato la volontà della Cina di supportare gli sforzi per la ricostruzione delle aree colpite dalla guerra nelle regioni del nord. Nel corso della visita è stato confermato l’impegno a consolidare ancor di più le relazioni tra i due paesi in settori importanti come l’economia digitale, l’agricoltura e la preparazione di personale specializzato in varie branche dell’economia.
Trappola del debito, Sri Lanka alle strette
EXIM - Export-Import Bank of China ha offerto allo Sri Lanka una moratoria di due anni sul debito e ha annunciato l’appoggio agli sforzi del paese per ottenere un prestito di 2,9 miliardi di dollari dal Fondo Monetario Internazionale. La banca fornirà “un’estensione del servizio del debito dovuto nel 2022 e nel 2023 come misura di emergenza immediata” rinunciando al rimborso del capitale e agli interessi dovuti nel periodo indicato. Secondo i dati del FMI il Paese asiatico (22 milioni di abitanti) doveva alla sola EXIM, entro il 2020, 2,83 miliardi di dollari, pari al 3,5% del debito estero dell’isola. Gran parte di questa cifra è collegata alle iniziative intraprese nell’ambito della BRI, tra cui spicca il porto container in acque profonde di Colombo. Secondo i calcoli di China Africa Research Initiative lo Sri Lanka deve ai finanziatori cinesi 7,4 miliardi di dollari, ovvero quasi un quinto del debito pubblico esterno, alla fine del 2022. Stando alle stime della Banca Mondiale, lo stesso paese ha un debito estero di oltre 52 miliardi di dollari a dicembre. Di questi, quasi il 40 per cento è dovuto a creditori privati, comprese le istituzioni finanziarie, mentre il resto è dovuto a creditori bilaterali di cui la Cina (52 per cento), il Giappone (19 per cento) e l’India (12 per cento) sono i maggiori. Intanto, oltre 180 economisti a livello mondiale (tra questi T. Piketty, Dani Rodrik e Jayati Ghosh) hanno lanciato un appello globale ai finanziatori dello Sri Lanka per la cancellazione del debito, anche se altri esperti non sono convinti che questa sia la strada migliore per la nazione insulare.
Jiangsu, investimenti nella rete dei trasporti
La provincia di Jiangsu, nella Cina Orientale, ha annunciato che investirà circa 29,6 miliardi di dollari in infrastrutture per i trasporti nel 2023. Con un aumento degli investimenti del 10,7% su base annua, lo Jiangsu promuoverà ulteriormente la propria rete, a partire dal potenziamento della capacità dell’aeroporto di Yancheng, di Sunan e di Xuzhou. Nel corso di quest’anno, si porterà a completamento anche il progetto di ristrutturazione ed espansione del porto di Lianyungang per gestire vettori per minerali da 400mila tonnellate e promuovere la costruzione di un terminal per petrolio greggio da 300mila tonnellate al porto di Xuwei. Lo Jiangsu prevede di costruire e rinnovare 2.800 km di strade rurali. Saranno inoltre compiuti sforzi per migliorare l’efficienza operativa dei servizi di treni merci Cina-Europa, con la provincia che mira a gestire 2.000 viaggi quest’anno.