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GIUGNO 2023 PAG. 16 - Formazione, 8 milioni di euro per un simulatore a Genova

 



Il PNRR prevede interventi cospicui per il settore della formazione tecnica e professionale che riguarderanno da vicino anche il comparto dello shipping. Le risorse destinate allo sviluppo delle attrezzature tecnologiche e alla didattica degli ITS ammonteranno a livello nazionale rispettivamente a cento e a settecento milioni, con l’obiettivo di incrementare l’immissione sul mercato del lavoro di figure professionali di cui il sistema-Italia comincia già da qualche tempo a registrare la penuria. Anche l’Accademia Italiana Marina Mercantile di Genova accederà a parte dei finanziamenti con l’obiettivo, come spiega a PORTO&interporto il presidente dell’omonima Fondazione, Eugenio Massolo, di ritagliarsi un ruolo sempre più importante come fornitrice di servizi essenziali al mondo della blue economy. 

Cosa riserva il PNRR per l’Accademia?   

Abbiamo ottenuto un finanziamento di otto milioni di euro che ci permetterà di sviluppare il progetto per la realizzazione di un avanzato modello di simulatore. Nelle nostre intenzioni l’obiettivo è diventare un punto di riferimento a livello mediterraneo per tutti i settori della navigazione e di macchina con un’attenzione particolare all’applicazione dei nuovi carburanti come LNG e idrogeno e all’integrazione con le manovre portuali di rimorchiatori e piloti e posa in opera del carico.    

Ma le novità non si fermano qui…

Infatti. L’impianto sarà collocato in una nuova sede presso il porto antico che il Comune di Genova ha appositamente destinato a questo progetto. Le strutture saranno consegnate nel 2025 e andranno a configurare un modello completo e integrato di offerta formativa. Ad Avezzano una sede campus con laboratori e a Genova aule, laboratori e mini appartamenti per gli studenti. 

Quanti posti saranno messi a disposizione dalla nuova sede?

Più di cento. L’idea è di consolidare la tendenza ad attrarre studenti che provengono da tutti gli angoli della penisola. Il traguardo che ci siamo fissati è che almeno la metà dei partecipanti ai corsi provenga da fuori regione.  

Quale modello formativo andrete a sviluppare? 

L’evoluzione del settore è quella ‘sartoriale’ in cui di volta in volta i programmi sono adattati alle esigenze degli armatori. Chiaramente i nostri corsi avranno sempre una base comune. I cambiamenti saranno dettati da determinate esigenze operative e dai cambiamenti tecnologici adottati. D’altronde il peso di questo tipo di didattica già pesa sul 20-25% della nostra offerta complessiva. Non a caso abbiamo costituito una società di servizio, l’Ente Radar, che ha una Srl con un unico proprietario che è l’Accademia e che svolge essenzialmente questa tipo di attività mandatory. 

L’offerta si allarga anche ad altri ambiti…

Il nuovo centro di simulazione che realizzeremo punta a chiudere il cerchio della nostra offerta di servizi. Non solo la formazione del personale di player importanti come Fincantieri ma anche prove in mare per l’AdSP, con l’uso di modelli matematici sofisticati per l’addestramento per i piloti e i rimorchiatori che dovranno operare con le unità di ultima generazione. 

Ad oggi quali sono i vostri corsi principali?

Eroghiamo ogni anno dai quattro ai cinque corsi di coperta e dai tre ai quattro di macchina per 25 allievi per ogni percorso. Nel settore hotel curiamo la formazione di commissari di bordo per armatori come MSC e Grimaldi oltre a quella di cuochi ad alto livello, maestri pasticceri e i tecnici per gli apparati multi mediali di bordo. In ultimo sottolineerei la possibilità di proiezione universitaria dei nostri diplomati attraverso l’accordo stipulato con West London University.

Red.Mar.

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