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MARZO 2023 PAG. 10 - NEWS DALL'EUROPA

 



Sicurezza marittima, l’Ue aggiorna la sua strategia

Commissione europea e Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Ue hanno adottato una Comunicazione congiunta su una strategia rafforzata per la sicurezza marittima volta a garantire un uso pacifico dei mari e a proteggere il settore marittimo da nuove minacce. Hanno inoltre adottato un piano d'azione aggiornato che attuerà tale strategia. La comunicazione congiunta e il piano d’azione associato specificano diverse azioni integrate che risponderanno agli interessi dell’Unione intervenendo su sei obiettivi strategici: intensificazione delle attività in mare (organizzazione di esercitazioni navali a livello dell'UE, organizzazione di ulteriori operazioni di guardia costiera nei bacini marittimi europei, designazione di nuove zone marittime di interesse per l'attuazione del concetto delle presenze marittime coordinate e rafforzamento delle ispezioni di sicurezza nei porti dell'UE); cooperazione con i partner (approfondimento della cooperazione UE-NATO e intensificazione della cooperazione con tutti i partner internazionali pertinenti per sostenere l'ordine in mare basato sul rispetto delle norme, in particolare la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare); ruolo guida nella sensibilizzazione al settore marittimo (potenziamento della sorveglianza delle navi pattuglia costiere e offshore e il rafforzamento dell’ambiente comune per la condivisione delle informazioni – CISE – per garantire che le autorità nazionali e dell’UE interessate possano scambiarsi informazioni in modo sicuro); gestione dei rischi e delle minacce (svolgimento periodico di esercitazioni marittime reali con la partecipazione di attori civili e militari, il monitoraggio e la protezione delle infrastrutture marittime critiche e delle navi dalle minacce fisiche e informatiche e la lotta contro gli ordigni inesplosi e le mine in mare); potenziamento delle capacità (sviluppo di requisiti comuni per le tecnologie di difesa nel settore marittimo, intensificazione dei lavori su progetti quali la Corvetta di pattuglia europea e il miglioramento delle capacità antisommergibile); istruzione e formazione mediante il rafforzamento delle qualifiche ibride e di cibersicurezza, in particolare dal lato civile, e l'organizzazione di programmi di formazione aperti ai partner non UE.

Dalla BEI 2,1 miliardi per la ferrovia Palermo - Catania

La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato un finanziamento di 2,1 miliardi di euro per ammodernare 178 km della linea ferroviaria Palermo - Catania. Ciò permetterà di ridurre di un terzo i tempi di percorrenza attuali, collegando con servizi ferroviari diretti le città in due ore, con importanti effetti sullo sviluppo economico, sociale e sostenibile della Sicilia. L’infrastruttura fa parte del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo della Rete TEN-T (Trans European Network - Transport). L'intervento è suddiviso in un finanziamento diretto da 800 milioni di euro da parte della BEI al Ministero dell’Economia e delle Finanze e in una controgaranzia, sempre da parte della BEI e studiata insieme a Ferrovie dello Stato Italiane, da 1,3 miliardi di euro a favore degli intermediari finanziari Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti. La controgaranzia è sostenuta dal programma InvestEU e consente di raddoppiare la dotazione finanziaria dell’intervento. Sommato al finanziamento concesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze, il valore delle risorse attivate con questa operazione è pari a 3,4 miliardi di euro. Tale importo integrerà le risorse che verranno erogate nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza di NextGenerationEU a sostegno degli investimenti nelle infrastrutture di mobilità sostenibile in Italia per la linea ferroviaria Palermo-Catania.

Rifiuti, in aumento le spedizioni illegali

La Commissione europea ha pubblicato la relazione di attuazione del regolamento sulla spedizione di rifiuti per il periodo 2016 che riporta dati e analisi sul controllo delle spedizioni di rifiuti nell’UE e verso paesi terzi. Il report dimostra due tendenze principali. Innanzitutto, la quantità totale di rifiuti pericolosi spediti all’interno e al di fuori dell’UE è più che raddoppiata, passando da 3,9 milioni di tonnellate nel 2001 a 8,1 milioni di tonnellate nel 2019, nonostante la quantità di rifiuti segnalati sia rimasta stabile durante il periodo preso in considerazione dalla relazione. La grande maggioranza di queste spedizioni avviene entro i confini dell’UE e il volume limitato esportato dall’UE verso paesi terzi riguarda paesi dell’OCSE. In secondo luogo, aumentano le spedizioni illegali individuate dalle ispezioni degli Stati membri. Questo tipo di relazione viene stilato ogni tre anni sulle relazioni fornite dagli Stati membri sull’attuazione della convenzione di Basilea sui rifiuti pericolosi, cui l’UE aderisce. In questo ambito Bruxelles ha avanzato una proposta di revisione delle regole attuali, in fase di discussione al Parlamento e al Consiglio europeo incentrata su tre punti: far sì che l’UE non esporti in paesi terzi i propri problemi legati ai rifiuti, facilitare il trasporto dei rifiuti a fini di riciclo e riuso nell’UE, fronteggiare meglio le spedizioni illegali di rifiuti.

Aiuti illegali alle compagnie aeree in Sardegna, Bruxelles cambia rotta

Bruxelles ha parzialmente revocato una decisione che ingiungeva all’Italia di recuperare gli aiuti illegali e incompatibili concessi ad alcune compagnie aeree operanti negli aeroporti sardi (easyJet, Volotea, Ryanair e Germanwings). La decisione fa seguito a una sentenza della Corte di giustizia che annulla parzialmente la decisione della Commissione del 2016 di incompatibilità con le norme sugli aiuti di Stato. La revoca riguarda in particolare le compagnie easyJet e Volotea. Analogamente la Commissione ha deciso di ritirare la sua decisione in relazione a Ryanair.


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