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MARZO 2023 PAG. 30 - Lavori per terza corsia sulla A4 nel tratto da Venezia a Trieste

 



Autotrasportatori e automobilisti dovranno penare ancora fino alla fine del 2026, se tutto andrà per il verso giusto, per disporre della terza corsia su tutta l’autostrada A4 nel tratto da Venezia (Quarto d’Altino) a Trieste, per la precisione fino a Villesse. Solo nella seconda metà di quest’anno infatti sarà pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori dell’ultimo segmento mancante quello da San Donà di Piave a Portogruaro 25 km, sui 95 totali. Intanto questo tratto autostradale, tra i più importanti d’Italia per il suo ruolo di asse di collegamento tramite la A23 con l’Austria e l’Europa centro orientale e con la Slovenia attraverso il valico di Fernetti a Gorizia e quindi con tutta l’area dei Balcani è diventato uno dei più pericolosi d’Italia con un tasso di incidenti mortali più alto di tutte le altre autostrade, a causa dei rallentamenti, delle code e delle deviazioni provocate dai cantieri iniziati nel lontano 2010. Siamo arrivati al punto che alcune società di autotrasporto hanno consigliato ai propri autisti di evitare il tratto, troppo pericoloso, a scapito dei tempi di percorrenza e consegna delle merci.  E anche se il presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga recentemente riconfermato nell’incarico di Commissario per il completamento dell’opera dal nuovo governo, in una recente dichiarazione alla IV Commissione in Regione FVG,  ha affermato che “gran parte degli incidenti è dovuta al mancato rispetto della distanza di sicurezza e dalla distrazione”, non si comprende come sia possibile che gli autisti siano così distratti specialmente su questo tratto autostradale e non sul resto della rete autostradale quando invece la presenza di traffico intenso e lavori è normalmente una condizione che alza il livello di attenzione. A rendere così lungo e complesso l’iter di questa opera una serie di concause. Ovviamente c’è stata la difficoltà di finanziare un’opera oggettivamente impegnativa, che prevede anche la ricostruzione di tutti i cavalcavia che scavalcano l’autostrada, nuovi caselli a Meolo e Alvisopoli, l’ampliamento del ponte sul Tagliamento, una più ampia area di servizio a Fratta e la ristrutturazione del nodo di Palmanova con la A23, oltre ad altre opere meno rilevanti per un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro. A complicare la questione però è stata anche la difficile questione della scadenza della concessione, fissata al 2017 della società concessionaria, Autovie Venete Spa che naturalmente per le norme europee avrebbe dovuto essere messa in gara e che invece le due Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno voluto gestire “in house” cioè direttamente in proprio, in nome del ben noto concetto di federalismo qui declinato in versione autostradale. Un obiettivo non facile che è stato raggiunto il 14 gennaio 2016 con la firma del Protocollo d’intesa tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - il ministro era allora Graziano Delrio - e le due Regioni FVG e Veneto. E’ stata creata quindi una newco battezzata Autostrade Alto Adriatico (controllata al 67% da Regione FVG e 33% da Regione Veneto) che dopo un complesso iter, subentrerà il prossimo 1° giugno nella gestione non solo della A4 Venezia Trieste, ma anche delle A23 Palmanova-Udine Sud, A28 Portogruaro – Pordenone - Conegliano, A57 tangenziale di Mestre (fino a Terraglio) e della A34 Villesse - Gorizia”, tutte attualmente in capo ad Autovie Venete, che sarà messa in liquidazione. Tra i nodi che hanno creato qualche fibrillazione la mancanza di circa 400 milioni di euro che si ipotizzava potessero essere garantiti da finanziamenti statali o dal PNRR, cosa tecnicamente impossibile perché da un lato Autovie Venete ha la concessione scaduta e quindi non può ricevere finanziamenti e dall’altro la Newco non è ancora subentrata nella concessione e quindi non può a sua volta riceverli. Il nodo è stato superato con un’articolata procedura che prevede anche il versamento ad Autovie da parte della Newco del valore di subentro pari a ben 530 milioni di euro come si evince dalla delibera della Giunta Regionale del FVG n 730 del giugno 2022. Le risorse per completare i lavori, saranno quindi assicurate dalla nuova concessionaria, che appunto subentrerà il prossimo 1° giugno ad Autovie Venete e dalla quale riceverà anche tutto il personale attualmente in servizio. Come si dice “il diavolo si nasconde nei dettagli” e quindi camionisti e automobilisti sperano che non emergano altri imprevisti: è già duro così dover aspettare il 2026 con il traffico che già nel 2022 ha superato i livelli di traffico pre pandemia. 

Franco Tanel

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