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GENNAIO 2024 PAG. 14 - Europa Servizi Terminalistici porta i container ad Augusta

 

Europa Servizi Terminalistici porta i container ad Augusta

Come anticipato nello scorso numero di PORTO& interporto, EST-Europa Servizi Terminalistici ha cominciato il trasferimento della sua attività container nel porto di Augusta. Con la firma di una concessione di 25 anni il gruppo siciliano mette a frutto la scelta strategica dell’AdSP del Mare di Sicilia Orientale di specializzare gli scali del sistema.

«Ad Augusta potremo contare su ampi spazi, una posizione vantaggiosa nel Mediterraneo e in un collegamento diretto con il sistema autostradale che, oltre a non interferire con il traffico cittadino, permetterà alla merce di viaggiare sull’asse di collegamento tra Messina e Siracusa» conferma Antonio Pandolfo, Presidente e Sales & Marketing Director di EST.  

Cosa vi aspettate in termini di traffici?

L’ottica dell’operazione va verso un incremento dei flussi che passando per il Mediterraneo lambiscono Augusta. L’obiettivo, duplice, è quello di aprire nuovi servizi diretti e ottimizzare quelli già in essere per i nostri clienti. Una delle opzioni, ad esempio, consiste nell’intercettare le connessioni che attualmente servono direttamente i porti dell’Adriatico.    

Che tipo di investimenti sono previsti?  

Abbiamo già quattro mezzi reachsteaker da 45 tonnellate, arrivati da pochissimo, e in via di essere messi a regime. Si tratta di mezzi di ultima generazione ottimizzati per il contenimento dei consumi e dell’impatto ambientale. Investiremo comunque in varie altre attrezzature perché, bisogna ricordarlo, il nostro terminal avrà una natura multipurpose, con un particolare orientamento ad un segmento di nicchia ma molto promettente quale è il project cargo. 

L’impatto occupazionale?

Prevediamo una serie di assunzioni nel corso degli anni, legate allo sviluppo dei traffici e alle figure specialistiche di cui ci sarà bisogno. Al momento partiamo con il trasferimento di una quota importante, attorno all’80%, del personale che già impiegavamo a Catania.  

Come saranno organizzati gli spazi del terminal?

Possiamo già contare sull’autorizzazione per il regime di custodia temporanea mentre è già partita la richiesta per ottenere il deposito doganale all’interno della concessione. Ma un importante aiuto nella gestione operativa del terminal arriverà dai sistemi digitali all’avanguardia già in uso e dal loro sviluppo e adeguamento alle esigenze che si porranno con la crescita delle attività.   

Punterete sui traffici alimentari e reefer?

Già gestiamo importanti relazioni sia in import che in export legate alla produzione agricola dell’isola. A breve l’AdSP doterà lo scalo anche di un PCF che ci permetterà di movimentare qualsiasi tipo di merce soggetta ad autorizzazione sanitaria. Per quanto riguarda questo particolare segmento merceologico lo sviluppo del terminal sarà suddiviso in due fasi: nella prima ci doteremo di circa 200 plugs per frigoriferi mentre nella seconda arriveremo a 450 postazioni. Questo perché la nostra attività non è riferita solo alla dimensione regionale ma anche al traffico di transhipment su tutto il Mediterraneo centrale. 

Nel futuro anche il collegamento ferroviario? 

È notizia recentissima la ratifica di accordo tra AdSP e RFI per la realizzazione all’interno dello scalo di tre fasci di binari che permetteranno direttamente la formazione di convogli all’interno del terminal. Si tratta di un grande vantaggio, anche alla luce della possibilità di costruzione di un ponte ferroviario sullo Stretto. In quel caso Augusta si troverebbe in una posizione vantaggiosissima per razionalizzare alcuni servizi marittimi.

G.G.

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