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GENNAIO 2024 PAG 54 - Ai porti di Napoli e Salerno circa 600 mln di investimenti

 

Ai porti di Napoli e Salerno circa 600 mln di investimenti

Visite in banchina, alle stazioni marittime di Napoli e Salerno, sopralluoghi nei cantieri più importanti. Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha effettuato una approfondita missione conoscitiva del sistema portuale campano accompagnato dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, dal Segretario Generale, Giuseppe Grimaldi, e dalla dirigente dell’Area Tecnica dell’AdSP, Adele Vasaturo. Al centro, l’ampia programmazione infrastrutturale in corso nei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia stabilita dal Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale (DPSS), che prevede interventi finanziati per circa 600 milioni (380 milioni a valere sul PNRR e altri 220 provenienti da altre fonti) per le attività di dragaggio a Napoli, cold ironing a Napoli e Salerno, riassetto stradale a Napoli e completamento del Molo Manfredi a Salerno.  

La missione di Rixi è iniziata con un sopralluogo alla Stazione Marittima delle crociere del Porto di Salerno, «gioiello architettonico di gran pregio per la portualità e il turismo della Campania», come ha sottolineato il Presidente Annunziata. Presente, tra gli altri, anche il comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Attilio Maria Daconto. 

La Stazione Marittima di Salerno, inaugurata nel 2016 su un progetto di Zaha Hadid, si trova sul Molo Manfredi che verrà presto prolungato raggiungendo una lunghezza di 350 metri e una capacità di accosto fino a un massimo di tre navi da crociera. 

«Dal Ministero delle Infrastrutture abbiamo ottenuto l’adeguamento tecnico-funzionale per allungare la banchina di altri duecento metri, potendo così far attraccare altre due navi da crociera, capaci di dare alla Stazione Marittima il massimo dell’offerta crocieristica possibile», afferma Annunziata.

La missione e poi proseguita nel porto di Napoli. Primo appuntamento, un sopralluogo nei cantieri della nuova Stazione Marittima del molo Beverello, ormai ultimata e pronta all’apertura entro marzo. 

Presente alla visita, tra gli altri, anche Mario Calabrese, ex assessore ai Trasporti del Comune di Napoli e attualmente componente designato per la Città Metropolitana di Napoli nel Comitato di gestione dell’AdSP. 

La nuova Stazione Marittima del Beverello «costituirà una cerniera di collegamento molto importante tra il porto e la città» ha detto Rixi. 

La Stazione, infatti, si trova nel centro della città di Napoli, a pochi passi dal Municipio, rappresentando un centro nevralgico di imbarco e sbarco per oltre 7 milioni di passeggeri l’anno, tra turisti e pendolari che salgono sui mezzi veloci diretti verso le isole del Golfo di Napoli.

A seguire, la delegazione è poi salita a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto di Napoli per una visita dello scalo dal mare. In particolare, i delegati hanno potuto vedere da vicino, ma restando sempre a bordo, la Diga foranea Duca D’Aosta, attualmente sottoposta a una serie di lavori di consolidamento, e la nuova Darsena di Levante, un terminal container di nuova generazione, con le sue grandi casse di colmata.

A proposito di Castellammare di Stabia, dove risiede lo storico stabilimento di Fincantieri, Rixi ha detto che il governo sta valutando la fattibilità di un progetto di espansione: «l’obiettivo è potenziare il know-how del cantiere navale e mantenerlo competitivo».

A commento conclusivo della visita nei porti di Napoli e Salerno, Rixi ha detto: «Ho avuto modo di riscontrare la grande trasformazione di questo sistema portuale campano, fondamentale per il Mezzogiorno. In futuro arriveranno i collegamenti ferroviari con l’interporto di Nola, l’elettrificazione di alcune banchine. Ma non ci sono solo gli investimenti del PNRR. C’è anche da connettere le città con i loro porti e su questo l’AdSP sta lavorando bene, per esempio ultimando la nuova Stazione Marittima del Beverello». 

Ma il porto di Napoli, soprattutto, ha fame di spazio. C’è tutta un’area, tra il molo San Vincenzo e il palazzo dell’Immacolatella Vecchia (con in mezzo la Stazione Marittima del Beverello), che andrebbe razionalizzata ulteriormente. Pesano, sotto questo aspetto, i vincoli della Soprintendenza sullo storico palazzo dei Magazzini Generali, un antico edificio industriale chiuso da tanti anni, che sorge nel mezzo di quest’area. 

C’è un progetto di riqualificazione da circa 20 milioni di euro, messo a punto nel 2018, che però stenta a concretizzarsi. 

«Comprendiamo l’attività di tutela della Soprintendenza verso i Magazzini Generali - ha detto Rixi - ma questi vincoli non dovrebbero arrivare a bloccare lo sviluppo di un porto. È giusto tutelare gli edifici storici ma il porto di Napoli ha bisogno di espandersi. Se non è possibile recuperare le funzioni del magazzino e bisogna però allo stesso tempo tenerlo così, chiuso, fatiscente, la soluzione più coerente a questo punto, negli interessi di uno sviluppo economico, turistico e sociale, sarebbe allora quella di abbatterlo».

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