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GENNAIO 2024 PAG 51 - Fondi sovrani arabi interessati al mercato cinese

 

Fondi sovrani arabi interessati al mercato cinese


I fondi sovrani di Arabia saudita e negli Emirati arabi uniti (EAU) si stanno preparando a investire di più in società cinesi nel 2024, in un tentativo di diversificazione dei portafogli d’investimento globali da parte delle economie del Golfo. 

È quanto emerge da un report di Deutsche Bank per Medio Oriente e Africa. Gli investitori statali in Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno investito più di 2,3 miliardi di dollari in Cina nel 2023, rispetto a circa 100 milioni di dollari nel 2022, secondo Global SWF, un database che tiene traccia delle attività dei fondi sovrani nelle economie mondiali. Ciò è avvenuto nel contesto della spinta di Pechino a rafforzare i legami con il Medio Oriente, in seguito alla visita del presidente cinese Xi Jinping a Riyad nel dicembre scorso.

 Il Jafal Fund of Funds, di proprietà del Fondo di investimento pubblico (PIF) da 800 miliardi di dollari dell’Arabia Saudita, ha aumentato proprio lo scorso dicembre la sua partecipazione in eWTP Arabia Capital, un fondo di joint venture con il gigante tecnologico cinese Alibaba Group Holding nel tentativo di sfruttare le società tecnologiche cinesi con il potenziale di espandersi in Medio Oriente. Inoltre Mubadala Investment Company, l’investitore sovrano di Abu Dhabi, ha aperto un ufficio a Pechino a settembre. Tra i settori di maggior interesse per i fondi emergono quelli legati alla transizione energetica e delle auto elettriche. Per l’Arabia Saudita, la transizione energetica è una priorità assoluta nell’ambito di Saudi Vision 2030, un ambizioso programma guidato dal governo per diversificare l’economia locale e ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili.

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