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GENNAIO 2024 PAG. 45 - Alfonso Mignone Presidente del Tribunale Arbitrale Nautica

 

Alfonso Mignone Presidente del Tribunale Arbitrale Nautica

L’avvocato salernitano Alfonso Mignone è stato designato Presidente del Tribunale Arbitrale della Nautica che è una sezione specializzata della Camera Arbitrale Internazionale, presieduta dal dott. Rocco Guerriero, che da anni è impegnata nella diffusione dell’arbitrato come strumento di risoluzione stragiudiziale delle controversie in molteplici settori. PORTO&interporto ha rivolto alcune domande all’avvocato Mignone.

Come nasce l’idea del Tribunale Arbitrale della Nautica?

Innanzitutto mi preme sottolineare che il Tribunale Arbitrale della Nautica - per chi ha dimestichezza con la storia del diritto marittimo - si ispira alla storica figura del Consolato del Mare, magistratura di creazione medievale presente a Marsiglia, Barcellona, Malta, Ragusa e, in Italia, a Venezia, Genova, Amalfi, Pisa, Messina e Trani. I Consoli del mare, come gli odierni Arbitri, attraverso un collegio formato da esperti selezionati tra mercanti e navigatori, decidevano sulle controversie marittime.

L’idea di formare un Organismo deputato alla risoluzione delle controversie deriva da molteplici fattori: a) nel mondo dello shipping gli arbitri vengono selezionati fra soggetti che hanno uno specifico background professionale nel settore ove hanno maturato una significativa esperienza pratica; b) in Italia non esistono Giudici specializzati né è presente il Diritto della Navigazione tra le materie oggetto della preparazione al Concorso in Magistratura col rischio di non avere una conoscenza specifica ed approfondita del settore e delle sue particolari regole operative; c) il ricorso all’arbitrato consente invece alle parti di scegliere il giudicante in funzione della sua specifica esperienza e specializzazione, che lo rendono più idoneo a risolvere controversie con problematiche tecniche, contrattuali e normative del tutto particolari come quelle marittime e, nel nostro caso, quelle afferenti alla nautica.

Quali sono i vantaggi dell’Arbitrato in questo settore?

È interessante ribadire che i vantaggi dell’arbitrato sono ampiamente noti a professionisti e operatori: rapidità delle decisioni, riservatezza, competenza dei giudici, maggiore flessibilità nell’individuazione delle regole applicabili. Infatti la natura delle controversie riguarda maggiormente elementi di fatto spesso non tenuti in debito conto dalla Magistratura Ordinaria e l’esigenza degli operatori è quella di una giustizia tecnica, rapida e senza aggravio di costi.

Come funziona la procedura?

Per instaurare un procedimento arbitrale è sufficiente che le parti abbiano inserito in uno dei contratti una specifica clausola compromissoria nella quale ci si affiderà alla giurisdizione della Camera Arbitrale Internazionale, ma anche dopo il verificarsi di una lite presso qualsiasi Autorità Giudiziaria è possibile optare per il ricorso all’arbitrato, sottoscrivendo un apposito compromesso. Il procedimento si svolgerà secondo i dettami stabiliti dal Tribunale Arbitrale della Nautica che si è dotata di un proprio regolamento. 

Di quali materie si occuperà tale Organismo?

Il Tribunale Arbitrale della Nautica avrà competenza su compravendita, leasing e comodato; – costruzione, riparazione, rimessaggio, alaggio e varo; – locazione, noleggio e altri contratti atipici del turismo nautico; – ormeggio, rimorchio, recupero e traino; – sinistri marittimi; – rapporti di lavoro tra armatori e marittimi del diporto; -applicazione del regolamento dei porti turistici; – perizie contrattuali.

L’Organismo opererà in tempi brevi, con competenza specifica degli arbitri giudicanti nella materia del contendere, l’efficacia della sentenza arbitrale equiparata a quella civile, una maggiore autonomia conferita alle parti di decidere le regole del procedimento, a costi contenuti e senza dover più attendere le lungaggini della giustizia civile.

Sono previste delle iniziative per la diffusione dell’operato del Tribunale della Nautica?

Certamente. Stiamo avviando la stipula di appositi Protocolli d’Intesa con le associazioni di categoria e a marzo partirà il primo corso per la preparazione di Giudici Arbitri e Periti esperti nel contenzioso nautico. Stiamo ragionando anche sulla partecipazione ai vari Saloni Nautici perché ci riteniamo un servizio utile per l’intera filiera.


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