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GENNAIO 2024 PAG. 16 - A Rapallo le istanze del mondo dello shipping ligure

 

A Rapallo le istanze del mondo dello shipping ligure

La seconda edizione dello “Shipping, Transport & Intermodal Forum” di Rapallo conferma la bontà dell’intuizione iniziale. «L’intenzione era costruire all’inizio dell’anno un appuntamento tradizionale in grado di mettere in evidenza i temi principali del trasporto, della logistica e dell’intermodalità legati all’ambito locale genovese e ligure. Il successo e l’attenzione ricevuti da operatori e istituzioni ci confortano nel proseguire su questa strada». Giorgia Boi, presidente del Propeller Club di Genova, associazione che organizza l’evento in collaborazione con Tele Nord, ne parla a PORTO&interporto. 

Intanto, perché scegliere Rapallo e non Genova?  

L’idea è quella coinvolgere personalità provenienti da tutta Italia non solo grazie alla professionalità del mondo genovese e ligure che orbita attorno alla blue economy ma di far conoscere anche la bellezza della nostra terra. Consideriamo la scelta di questa particolare location come un nostro contributo alla promozione del territorio. Cultura, tradizione, paesaggio, lavoro. Tutto si tiene insieme. 

Il tema su cui è incentrato l’appuntamento?

Il titolo della due giorni di lavoro “La ricerca della competitività tra convergenze e divergenze” sintetizza al meglio il messaggio che abbiamo voluto far passare. Tutte le diverse modalità di trasporto, dal marittimo allo stradale, dal ferro all’aereo, sono caratterizzate da ambiti operativi, normativi, economici estremamente peculiari. Eppure per raggiungere l’obiettivo principe, che è l’efficienza e la competitività, è necessario trovare un terreno comune di confronto e di azione. Una convergenza, appunto, senza la quale sarà estremamente difficile riuscire ad affrontare e vincere le sfide del futuro. D’altronde che ci siano ambiti condivisi su cui lavorare in sinergia è dimostrato da certe tematiche che non possono essere eluse: la sicurezza e l’ambiente, solo per fare un esempio, sono la base per la costruzione di un discorso condiviso.    

Cosa auspica possa emergere da un evento impostato in questo modo?

Già radunare pensieri, preoccupazioni, esigenze di chi in un modo o nell’altro è coinvolto nella catena del trasporto e della logistica rappresenta un risultato positivo di per sé. Ciò che mi conforta maggiormente è l’attenzione suscitata presso la parte pubblica. Dal dibattito tra operatori e sistema autoritativo possono emergere le giuste risposte per dare un nuovo impulso al settore.    

Qual è il sentimento generale della comunità genovese legata al comparto?  

La storia di Genova e della Liguria è risaputa. Le grandi sfide sono sempre state al centro della nostra azione, ci hanno permesso di proiettarci nel futuro con nuovo slancio. Oggi, per effetto dei grandi progetti infrastrutturali che investono il porto e, più in generale, le attività della logistica, si respira un’aria di grande curiosità, di aspettative per quello che avverrà nei prossimi anni. Di certo il comparto troverà la forza e l’unità per confermarsi ancora una volta come capitale dello shipping italiano.     

In questo contesto quali sono le priorità del Propeller?

È con orgoglio che posso ricordare come il nostro sia stato il primo club costituito in Italia. Lo spirito, da quel lontano 1932, è lo stesso: siamo continuamente attenti a quelle che sono le aspettative del territorio, cercando di ascoltare le esigenze degli operatori e favorire momenti di ampio dibattito. Un’attitudine che portiamo avanti in parallelo all’organizzazione del Propeller nazionale. La nostra ricetta vincente, in fondo, è collaborare per la promozione comune del nostro settore.

G.G.

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