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GENNAIO 2024 PAG. 30 - Salerno Container Terminal crescono traffici e occupazione

 

Salerno Container Terminal crescono traffici e occupazione

Investimenti, crescita dei traffici, nuovi collegamenti marittimi. Salerno Container Terminal consolida la sua posizione di punto di riferimento per le aziende del centro-sud Italia orientate all’internazionalizzazione anche nel 2023. La crescita dei principali indicatori di gestione – occupazione, investimenti, traffici, connettività – come ha dichiarato Agostino Gallozzi, presidente di SCT “evidenzia la vitalità dello scalo salernitano, che, ormai stabilmente, esprime un ruolo importante nello scenario dell’interscambio globale, servendo con grande efficienza un numero crescente di compagnie di navigazione, ma anche, e soprattutto, le imprese che esportano da Salerno e dalla Campania per ogni mercato del mondo”.

Tra i dati più significativi dell’anno appena trascorso la crescita occupazionale. SCT ha infatti inserito nel suo organico 29 nuove figure. Allargando questa analisi all’intero Gruppo Gallozzi (SCT, GF Logistic e Marina d’Arechi) sono state assunte in totale sessantadue persone, mai così tante in un solo esercizio.

Importante anche il capitolo investimenti. Sono state mobilitate risorse per circa 11 milioni di euro per l’acquisizione di una ulteriore gru di banchina Liebherr, che porta a sette i mezzi presenti nel porto, un nuovo carro ponte di piazzale (RTG), il nuovo Posto di Controllo Frontaliero ed altri mezzi di movimentazione. Tale cifra – sottolinea una nota del Gruppo – “va inserita nel più ampio prospetto degli investimenti realizzati negli ultimi cinque anni, pari a 45 milioni di euro, per il piano di potenziamento delle opere infrastrutturali ed operative”. “Si tratta, probabilmente, del maggiore investimento privato realizzato nei porti dell’Italia centro-meridionale”.

Da ricordare anche l’entrata in esercizio dell’area retroportuale situata all’uscita autostradale di Salerno Est, integrata con il ciclo operativo delle attività portuali. La struttura, 35.000 metri quadri, oltre a rendere disponibili spazi per crescere ancora, ha consentito un miglioramento della circolazione dello scalo, considerato che vi sono stati trasferiti tra i 200 ed i 300 ingressi giornalieri di mezzi pesanti. 

Non a caso nel 2023 sono giunti a 32 i servizi di linea full-container che scalano il terminal salernitano, con una media di 20 approdi settimanali. Il totale delle navi lavorate è stato pari a 1.303 (947 full-container, 343 autostrade del mare, 13 altro).

A conferma di questo trend, l’ultimo rilevamento dell’indice di connettività mondiale elaborato dalla Agenzia Onu Unctad che pone Salerno, per numero di “connessioni” marittime internazionali messe a disposizione delle aziende del territorio, in quarta posizione tra i porti italiani, dopo quelli di Genova, Gioia Tauro e La Spezia, prima di Livorno, Napoli e Trieste.

L’insieme delle attività messe in campo, tutte orientate al miglioramento del layout industriale del terminal portuale e dei servizi resi alla clientela, ha favorito una importante crescita dei volumi di traffico, che ha segnato un +10% circa di container movimentati, con 345.441 Teus nel 2023 rispetto ai 313.864 Teus dell’anno precedente.

“Nel 2024 consolideremo i traguardi raggiunti, lavorando per migliorare ancora di più la qualità delle attività svolte sia per la rapidità del ciclo nave che per la gestione dei flussi import ed export delle aree portuali,” ha concluso Gallozzi.


Red.Mar.

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