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FEBBRAIO 2024 PAG. 53 - Genova, la Ignazio Messina & C. riparte nel mercato container

 

enova, la Ignazio Messina & C. riparte nel mercato container

Riparte simbolicamente sotto la Lanterna l’avventura di una delle più antiche compagnie di navigazione italiane: questo il significato evidenziato dal colore arancio con cui sono state dipinte le fiancate, così come della cerimonia “intima” per il primo viaggio della “Jolly Rosa,” prima della serie di quattro navi portacontainer acquistate nella seconda metà del 2023 che segnano il nuovo corso della Ignazio Messina & C a toccare il porto di Genova.

Jolly Rosa entra ufficialmente in linea a Genova preparandosi a salpare per le rotte del Medio Oriente e del Golfo Arabico dall’IMT, il terminal gestito dalla Messina, che ha iniziato il 2024 con buoni risultati in termini di volumi sia di contenitori che di merce varia e che ormai da anni è al tempo stesso base operativa della flotta genovese e centro di coordinamento di un sistema logistico mediterraneo e italiano e a cui, a breve, dovrebbero aggiungersi le aree del Terminal San Giorgio.

La nuova nave segna una virata di bordo nella storia del Gruppo Messina, che ha compiuto una scelta strategica radicale, cedendo, ma in parte continuando a gestire, le navi ro-ro portacontainer che per anni avevano rappresentato la caratteristica distintiva della sua flotta e della sua operatività, per entrare a vele spiegate nel mercato delle unità full container. Mercato nel quale – come emerso nei giorni scorsi durante la cerimonia intima - la Ignazio Messina & C. intende crescere rapidamente attraverso altre acquisizioni di navi moderne in vendita sul mercato con le quali non si limiterà a trasportare solo contenitori, ma continuerà ad acquisire anche pezzi eccezionali, project e rotabili.

Le motivazioni di questa virata sono da ricercare nell’opportunità fornita dalla valutazione delle navi portacontenitori ro-ro che il mercato internazionale dello shipping ha garantito in questi mesi, dagli eccezionali risultati di bilancio della Messina che negli ultimi due anni ha beneficiato dell’impennata (oggi parzialmente ridimensionata) del mercato dei noli proprio per navi container, nonché nelle mutate condizioni operative sulle rotte tipiche del Gruppo: in Medio Oriente così come nel Golfo Arabico e nel Mar Rosso sono entrati in funzione moderni terminal container che consentono e favoriscono l’utilizzo (più competitivo) di navi completamente cellulari (full container) e garantiscono quindi forti economie di scala.

La Jolly Rosa (lunga 260 metri per 32 di larghezza, con una stazza lorda di 42.112 tonnellate e una capacità di trasporto di 4.387 container TEU, 360 dei quali reefer) di bandiera italiana iscritta al compartimento marittimo della Capitaneria di Porto di Genova, affidata al Comandante Galli di Napoli, ha un equipaggio di 23 marittimi di cui 14 italiani e fa parte oggi di un nucleo iniziale di quattro navi full container in un range fra i 4387 e i 4600 teu di portata. Si tratta della Jolly Giada, gemella della Jolly Rosa, e delle due gemelle Jolly Argento e Jolly Oro, acquistate nel settembre dell’anno scorso e già operative sulle linee del Gruppo genovese.

“Abbiamo completato solo la prima fase – ha dichiarato il Presidente della società Andrea Gais – di un piano di totale riposizionamento della nostra compagnia. Piano che ha il suo punto di forza nella rete commerciale costruita in questi anni e in un rapporto di collaborazione con i caricatori e gli spedizionieri dell’area in cui le nuove navi operano.”

“La scelta di puntare più di prima su mercati molto importanti e in forte crescita, quali i Paesi del Golfo Arabo e l’India/Pakistan, in relazione all’evoluzione degli scambi commerciali in crescita dei paesi del Mediterraneo in queste aree geografiche anche in alternativa alla Cina, è la testimonianza di una volontà di crescita che pensiamo possa concretizzarsi in tempi brevi con l’acquisto di ulteriori unità full container anche con maggiore capacità di trasporto da posizionare sulle nostre storiche e consolidate rotte. Per il maiden voyage della Jolly Rosa – ha concluso Andrea Gais - abbiamo organizzato una cerimonia intima finalizzata prioritariamente a cementare il rapporto unico con i nostri equipaggi”.

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