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FEBBRAIO 2024 PAG. 46 - Sistema MAREΣ per lo scambio dati sul traffico mediterraneo

 

Sistema MAREΣ per lo scambio dati sul traffico mediterraneo

Ogni mese un miliardo di dati e informazioni sulle navi in transito nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero vengono scambiate dai Paesi costieri aderenti al Sistema MAREΣ - Mediterranean AIS Regional Exchange System – una piattaforma informativa utilizzata per il monitoraggio del traffico marittimo nell’area.

Oltre 20 mila navi monitorate mensilmente, con informazioni di dettaglio sulla posizione dell’unità, tipologia di carico a bordo, rotta e destinazione della nave. Tutti dati utili per permettere agli Stati costieri di prevenire collisioni in mare, garantire la sicurezza degli equipaggi, la tutela dell’ambiente marino e costiero e del carico presente a bordo nonché essenziali per permettere un intervento puntuale in caso di ricerca e soccorso in mare e lotta agli inquinamenti marini.

Nei giorni scorsi, proprio per consolidare la collaborazione alla base di questo sistema regionale, si è svolta a Roma, la riunione tra gli esperti dei Paesi costieri coinvolti nello scambio delle informazioni inviate dalle navi tramite sistema AIS (Automatic Information System) ed acquisite dalle singole reti nazionali.

L’evento, organizzato dal Comando Generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera in collaborazione con l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA), ha avuto come obiettivo principale quello di alimentare un confronto sull’attività di gestione dello scambio informativo attuato tramite il sistema MAREΣ, un sistema realizzato e gestito, dal 2009, proprio dal Comando Generale. È stato registrato il punto di situazione sullo scambio informativo dei dati AIS e si è proceduto alla definizione di ulteriori implementazioni di carattere tecnico-amministrativo volte al consolidamento/miglioramento della condivisione dei medesimi.

Alla riunione - i cui lavori sono stati aperti dal saluto ai partecipanti da parte del Comandante Generale della Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – hanno partecipato gli esperti di 21 Paesi rappresentanti la quasi totalità degli Stati già coinvolti nel sistema, compresi i rappresentanti di Bosnia-Erzegovina, Turchia, Egitto, Libia, Israele e Moldavia potenziali nuovi aderenti, in quanto beneficiari di diversi progetti internazionali di cooperazione sulla sicurezza marittima (Paesi IPA, SafeMed e Black and Caspian Sea project) finanziati nell’ambito dello sviluppo della politica comunitaria di vicinato.

Ad essi si sono aggiunti, inoltre, in veste di osservatori, i rappresentanti della Norwegian Coastal Administration gestore degli altri due sistemi regionali AIS esistenti nell’Unione europea, vale a dire il NSATL (Mar del Nord e Nord Atlantico) ed HELCOM (Mar Baltico).

“Sono estremamente lieto della vostra presenza qui oggi - ha affermato l’ammiraglio Carlone nel suo saluto introduttivo - Il Mediterraneo è un mare particolarmente complesso caratterizzato da un intenso traffico marittimo, che richiede soluzioni - come il sistema MAREΣ - moderne, efficaci ed integrate per garantire un maggior controllo su tutto il bacino. Sono certo che la sinergia tra Paesi, anche quelli che aderiranno in futuro al sistema, possa essere determinante per incrementare il livello di operatività di questo sistema di monitoraggio del traffico marittimo con l’obiettivo comune di garantire una sempre maggiore sicurezza delle attività marittime.”

La piattaforma informativa MAREΣ costituisce parte integrante del sistema comunitario di monitoraggio del traffico marittimo denominato SafeSeaNet, realizzato dalla Commissione Europea a seguito dell’emanazione della Direttiva 2002/59/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2002.

MAREΣ consente, ad oggi, lo scambio delle informazioni tra Paesi, sia appartenenti alla UE (Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Malta, Slovenia, Croazia, Grecia, Cipro, Romania, Bulgaria) che extra-UE (Montenegro, Albania, Ucraina, Georgia, Giordania, Tunisia, Gibilterra e Marocco).

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