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FEBBRAIO 2024 PAG. 40 - Assormeggi, professionalità e rispetto dell’ambiente

 

Assormeggi, professionalità e rispetto dell’ambiente

Subentrato ad Angelo Siclari, il nuovo presidente di Assormeggi, l’associazione che riunisce le piccole e medie imprese della nautica da diporto, punta a consolidare quanto di buono è stato fatto finora con un mandato improntato alla continuità. Egli stesso imprenditore del settore, con una spiccata attitudine all’innovazione tecnologica coniugata con l’ambiente, Fabio Mazzitelli spiega a PORTO&interporto gli assi portanti dell’azione dell’associazione nel prossimo futuro, fissando un obiettivo ambizioso: “raddoppiare il numero degli associato nel prossimo triennio”. 

Su quali temi sarà incentrata l’azione di Assormeggi?

L’attenzione principale sarà rivolta ovviamente alla questione delle concessioni, rispetto alla quale continueremo a investire in consulenze e servizi per i nostri associati. Su questo punto, in particolare, continueremo nella strategia di rafforzamento del nostro settore attraverso la crescita delle competenze e promuovendo strumenti innovativi, in grado di permettere al nostro mondo di meglio confrontarsi con una realtà in continua trasformazione.

Su cosa punterete?

Abbiamo recentemente sottoscritto un protocollo d’intesa con la Camera Arbitrale Internazionale in concomitanza con la creazione da parte di quest’ultima di una sezione appositamente dedicata alla nautica. Credo che si tratti di un’occasione importante di semplificazione per le attività di molti dei nostri associati. Di fatto, l’inserimento di uno strumento come l’arbitrato nei contratti, può velocizzare enormemente i tempi di appianamento delle controversie nell’ambito del diporto. Con in più la certezza che la materia sia trattata nel rispetto delle sue specificità. A differenza dei normali tribunali civili gli arbitri chiamati a pronunciarsi sono formati perfettamente per approfondire tutte le eventuali tematiche inerenti la nautica.    

Altre novità in arrivo?

Con il RINA stiamo realizzando un accordo in esclusiva per una certificazione ad hoc per gli approdi nautici. Ogni piccola realtà riuscirà così a valorizzare il suo particolare ambito di competenze, dalle arti marinaresche alla conoscenza del territorio, dotandosi, in prospettiva, di importanti prerequisiti da far valere nelle gare. In effetti, si tratta di mettere nero su bianco la capacità del nostro settore di fornire servizi ad alto valore aggiunto, con un radicamento territoriale che può solo far bene al sistema economico generale nel suo insieme. Si tratta di una vera e propria svolta culturale: ci mettiamo in scia al cambiamento, anziché trincerarci nelle nostre tradizioni. 

Come crede che evolverà la questione Bolkestein?  

Come associazione partecipiamo attivamente al tavolo con il governo. La sensazione è che le rigidità di qualche mese addietro sembrano essersi smussate. La strada scelta di provvedere ad una mappatura delle coste, con la possibilità di avviare nuove gare, permette di affrontare il futuro con una certa serenità. Ciò che è certo è che prima o poi le gare per il rinnovo delle concessioni dovranno pur svolgersi e il compito del nostro comparto è quello di farci trovare pronti. D’altronde uno dei motivi del successo di Assormeggi nasce proprio da queste considerazioni: abbiamo fornito un ombrello ad attività piccole, spesso a conduzione familiare, che altrimenti non avrebbe goduto né di rappresentanza né di accesso a quei servizi professionali altamente specializzati che riusciamo a fornire. 

Quali prospettive per il futuro dell’associazione?    

L’idea è raddoppiare la platea dei soci entro la fine del mandato. Un obiettivo ambizioso ma non impossibile da centrare considerando il grande interesse suscitato fin dalla nostra nascita. Continueremo a studiare soluzioni pratiche per garantire la crescita professionale del settore, con un occhio di riguardo al rispetto per l’ambiente: garantire, ad esempio, uno specchio acqueo pulito, laddove è possibile, deve diventare un biglietto da visita della nostra professionalità.

Riccardo Russo

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