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GIUGNO 2022 PAG. 34 - Attività e obiettivi dell’Italia dei Porti

 


Si è svolta a Roma, lo scorso 22 giugno l’assemblea pubblica dell’Associazione dei Porti Italiani. Dopo due anni di assenza forzata, si è ritornati in presenza pronti ad affrontare il cambiamento mondiale in atto.

Il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha così commentato la decisione condivisa con tutte le AdSP di indire l’Assemblea proprio adesso: “Il mondo sta cambiando intorno a noi e dopo questi anni pieni di eventi imprevisti come la pandemia e adesso la guerra, i porti non si sono mai fermati. Crediamo sia il momento giusto per sottolineare il ruolo della portualità italiana, ma anche di avviare un lavoro di sintesi che ci consenta di fare in modo che i fondi del PNRR, e non solo, portino ad una modernizzazione del sistema. In generale, l’attenzione posta al nostro comparto è tanta, e vogliamo che si senta forte la risposta responsabile del sistema delle AdSP”.

Concetti che il presidente Giampieri ha ribadito durante la sua relazione all’Assmblea affermando che “la situazione in atto mette in evidenza come i porti e la logistica siano in grado di adattarsi velocemente al mondo che cambia e agli eventi che stravolgono gli scenari finora conosciuti e che credevamo, illudendoci, fossero immutabili.  

I porti non si fermano, è così che abbiamo voluto aprire la nostra assemblea perché la filiera porti-logistica si è dimostrata resiliente e organizzata. Sempre pronta ad affrontare gli imprevisti. Sempre al lavoro, grazie alle donne e agli uomini che ci operano. Basata su un’organizzazione che si è rivelata pienamente efficace ed efficiente, con ruoli ben definiti e regole certe. Sicuro, ci sarà bisogno di modernizzare, ma il format funziona.

Il commercio internazionale ha mostrato un notevole grado di resilienza tanto che nel 2021 erano stati superati gli scambi di merci del 2019. Ora, però, nella competizione entrano prepotentemente altri attori: costosi noli marittimi, aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime che hanno portato a un’inflazione più elevata e più ampia del previsto e, non ultime, le tensioni politiche, che determinano instabilità diffusa che travalica i confini nazionali. La portualità italiana ha registrato un incremento dei traffici nel 2021, e nel 2022 il primo trimestre ha mostrato un dato in stabile crescita, anche se gli effetti complessivi della guerra Russia-Ucraina iniziamo ora a contabilizzarli con la variabile della grande incertezza determinata dalla durata effettiva che questo conflitto avrà. 

Certo è che ci siamo trovati di fronte ad una realtà che probabilmente era stata sottovalutata – la delocalizzazione delle attività ha creato, nei momenti più intensi e difficili, problemi nell’approvvigionamento di alcune materie prime e ciò ha portato le imprese alla rivalutazione delle scelte commerciali precedenti, creando il fenomeno che chiamiamo near-shoring e re-shoring (preferisco dire; l’accorciamento della catena logistica)”.

Rodolfo Giampieri ha poi esaminato le possibilità del nostro Paese, come il Mediterraneo sia tornato centrale per i traffici mondiali e in questa ottica, come l’Italia possa divenire strategica sia per destino geografico che per capacità di reazione. “Per questo motivo, oggi serve più che mai visione e coraggio nelle scelte da effettuare per sfruttare le opportunità che si stanno creando. È giunto il momento di agire tutti insieme e di farlo in maniera razionale e intelligente. 

Mai come adesso, con la trasformazione del mondo, guidata da due grandi obiettivi economici e sociali: la transizione ecologica e la transizione digitale è necessario essere ancora più compatti e fare sintesi anche delle diverse posizioni presenti tra i player del comparto. Per tale motivo, come Assoporti in rappresentanza di tutte le Autorità di Sistema Portuale, ci poniamo come coordinatori delle azioni da mettere in campo e interlocutori leali delle istituzioni, non sottolineando soltanto quello che manca, troppo facile, ma proponendo anche quello che serve.

Ogni giorno le AdSP sono in prima linea, in un’amministrazione attiva, operativa in un mondo in profondo e veloce cambiamento. Dobbiamo dare risposte, facilitare relazioni e investimenti e applicare le norme, tutto con l’obiettivo di creare le migliori condizioni per la crescita economica del Paese”.

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