Header Ads

GIUGNO 2022 PAG. 44 - NEWS OBOR

 



Inaugurato primo ponte stradale tra Russia e Cina

È stato inaugurato il primo ponte stradale tra Russia e Cina tra le città Blagoveshchensk e Heihe sul fiume Amur. L’opera è stata completata nel 2019, dopo tre anni di costruzione. La sua apertura è stata rimandata di due anni a causa del coronavirus. Finora i trasporti commerciali tra le due città erano garantiti da ponti mobili o barche. Il ponte è lungo un chilometro ed è costato – secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Interfax – 18,8 miliardi di rubli (318 milioni di dollari) per quanto riguarda la sezione russa. A regime dovrebbe garantire il passaggio di un milione di tonnellate di merci all’anno. Per ora il traffico passeggeri non è ammesso, a causa delle restrizioni di movimento dovute al Covid-19. Ad aprile è stata completata anche la costruzione del primo ponte ferroviario tra i due paesi, che dovrebbe aprire ad agosto.  


Passa dallo Xinjiang la crescita del commercio internazionale cinese

La regione autonoma dello Xinjiang Uygur, nella Cina nord-occidentale, ha registrato una crescita del 30,9% del commercio internazionale nei primi cinque mesi dell’anno per un valore complessivo di circa 10 miliardi di dollari. La dogana di Urumqi, capoluogo della suddivisione, ha precisato che da gennaio a maggio la regione ha intrattenuto scambi commerciali con 157 Paesi e regioni. Il commercio con i Paesi della Belt and Road è aumentato del 39,6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 61 miliardi di yuan, pari al 90,6% delle importazioni ed esportazioni totali della regione. Per quanto riguarda invece gli scambi con i membri della Regional Comprehensive Economic Partnership (Rcep) questi hanno raggiunto i 4,3 miliardi di yuan, con un aumento del 28,2% rispetto all’anno precedente. Nel periodo di riferimento, il Kirghizistan è rimasto il principale partner commerciale dello Xinjiang, con scambi per oltre 23 miliardi di yuan, in crescita del 425% rispetto all’anno precedente. Da gennaio ad aprile, il volume delle importazioni e delle esportazioni delle quattro zone franche integrate della regione, ovvero Kashgar, Alataw, Horgos e Urumqi, ha registrato un’impennata del 126,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 9,5 miliardi di yuan e rappresentando il 18,3% del commercio estero totale dello Xinjiang nel periodo.


Hefei punto di riferimento per la BRI ferroviaria 

Con l’attenuarsi dell’epidemia e la crescita della domanda di export aumenta il volume dei treni merci Cina – Europa con origine Hefei, capoluogo della provincia dell’Anhui. Nei primi cinque mesi di quest’anno Hefei ha gestito 339 treni merci, 175 in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Secondo le autorità ferroviarie locali, i treni hanno trasportato 31.956 TEU, con un aumento del 106% su base annua. I treni in uscita hanno trasportato principalmente prodotti fotovoltaici, ricambi auto ed elettrodomestici, mentre quelli in entrata erano carichi di articoli come vino rosso, latte, orzo e filati di cotone da Paesi europei e asiatici. Da quando ha avviato il servizio di treni merci nel 2014, Hefei ha inviato oltre 2.200 treni merci verso 70 destinazioni in 16 Paesi.


BRI in Africa, tra infrastrutture e digitalizzazione 

Una linea ferroviaria dedicata collegherà l’impianto siderurgico da un miliardo di dollari di Mvuma, nello Zimbabwe, a un nuovo porto che sarà costruito in Mozambico. Il progetto è stato presentato a Dubai dai vertici governativi del paese africano nell’ambito della costruzione da parte della cinese Tsingshan Holding Group dello stabilimento siderurgico più grande del continente (6mila i posti di lavoro previsti). Si tratta solo di uno dei grandi progetti infrastrutturali rientranti nella cosiddetta “BRI africana” che punta sempre più anche alla digitalizzazione dell’area. Non è un caso che Pechino stia spingendo per la promozione dei suoi programmi basati sull’intelligenza artificiale contro la corruzione dilagante. Lanciata nel 205 la “via della seta digitale” rappresenta la dimensione tecnologica della Belt and Road Initiative, che si estende dal fondo dell’oceano allo spazio esterno e consente l’intelligenza artificiale (AI), le applicazioni dei big data e altre soluzioni Internet strategiche. “La Cina è più disposta ad aiutare i paesi africani con l’innovazione e la tecnologia”, ha affermato Gharib, direttore degli affari economici presso la Commissione dell’Unione africana (AUC), in occasione della chiusura dell’AUC - Conferenza ad alto livello del FMI sul buon governo e la lotta alla corruzione a Gaborone, capitale del Botswana, aggiungendo che l’innovazione e la tecnologia possono svolgere un ruolo importante nell’aiutare i governi africani a raggiungere molte priorità, incluso l’accesso alle informazioni.

Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.