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DICEMBRE 2019 PAG. 38 - Assospena: gestire in modo ottimale il cambiamento


Un 2020 all’insegna delle innovazioni tecnologiche e dei temi legati alla rappresentanza della categoria. Assospena concentra da sempre la sua azione nel dialogo costruttivo tra tutti i portagonisti amministrativi della filiera logistica. “L’obiettivo – spiega il presidente Augusto Forges Davanzati – è quello di riuscire a gestire in modo ottimale il cambiamento, garantendo velocità ed efficienza, a partire dai controlli, per i flussi di merce che passano dal nostro porto”.

Un primo bilancio dell’attività di Assospena per il 2019…
Dal punto di vista associativo stiamo attraversando un periodo positivo: gli iscritti sono aumentati costantemente negli ultmi anni, c’è una grossa partecipazione alle iniziative che promuoviamo, siamo riconosciuti pienamento al livello istituzionale per il contributo che portiamo alla risoluzione dei vari problemi che possono migliorare il sistema porto in generale.

Su quali dossier l’associazione si è spesa maggiormente?
Uno dei maggiori riguarda l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti comunitari per l’importazione di prodotti alimentari e vegetali. Per effetto della nuova normativa i controlli saranno unificati a livello di sistema informatico pur facendo capo a differenti organizzazioni. All’inizio di dicembre in un incontro in videoconferenza con il Ministero della Salute, presso gli uffici USMAF di Napoli, abbiamo affrontato tutti i passi che riguardano la procedura per la registrazione al nuovo sistema TRACES che dovrebbe garantire un miglior coordinamento tra i diversi attori responsabili di questo tipo di controlli.

Quali altre iniziative sono state condotte?
L’idea è sempre quella di facilitare il compito ai nostri associati e mettere a disposizione le loro competenze dirette per la risoluzione di problematiche generali. Sotto questo aspetto abbiamo continuato il dialogo aperto già negli anni scorsi con le dogane per trovare soluzioni in grado di lenire gli effetti dei ritardi nelle verifiche. Quest’anno eravamo particolarmente preoccupati per le attività nel priodo estivo dove si sommano gli effetti di un maggior traffico e di una flessione di personale. Grazie all’impegno dei vertici di Napoli1 siamo riusciti superare questa criticità in modo brillante. Allo stesso tempo abbiamo continuato a lavorare in modo fattivo con l’AdSP, in particolare su uno dei nodi maggiori del porto: la viabilità. Anche in questo caso dovremmo arrivare il prima possibile all’applicazione di una serie di soluzioni individuate per rendere più fluida il passaggio per merci e operatori.

A livello nazionale?
Continueremo a lavorare su due punti particolari: le procedure del nuovo codice europeo e la questione della rappresentanza in Dogana. Il primo punto è legato all’emergere graduale delle criticità legate alle nuove operazioni informatiche introdotte dalla normativa comunitaria su cui andranno fatte una serie di verifiche. Riguardo alla rappresentanza ci stiamo battendo contro uno degli effetti che riteniamo negativi legati proprio alla liberalizzazione che il nuovo codice favorisce. Ad oggi con la semplice qualifica, dopo un corso di ottanta ore di un suo singolo operatore, una qualsiasi azienda viene riconosciuta come AEO presso l’Agenzia. Ora non si tratta di difendere una rendita di posizone ma rispetto a un percorso troppo semplificato puntiamo a valorizzare la professionalità dei nostri associati che si sono formati dopo anni di esperienza sul campo. D’altro canto, facendo da primo filtro tra amministrazione e utenza, ambiamo semplicemente a veder riconosciuto il nostro ruolo professionale.
                                                                                                                                         Red.Mar.
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