Guardia Costiera valore aggiunto per l'Italia
Intervento di Nicola Carlone - Ammiraglio Ispettore Capo, Comandante del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera
Nel 2025 il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera celebra il 160° anniversario dalla sua fondazione. Un traguardo significativo, che ci invita a guardare con consapevolezza al nostro passato, ma soprattutto a proiettarci verso le sfide future con visione e concretezza.L’occasione ha coinciso quest’anno con la pubblicazione di un inedito Rapporto economico, presentato ufficialmente lo scorso 29 maggio a Roma, che ha permesso per la prima volta di stimare in termini misurabili - numerici e sostanziali - l’impatto del nostro operato sull’economia del Paese. Il dato che emerge è inequivocabile: per ogni euro investito nella Guardia Costiera, ne vengono restituiti 1,53 all’economia nazionale. Un risultato economico che non solo certifica la qualità del nostro lavoro quotidiano, ma ne sottolinea la dimensione oggettiva, a sostegno del tessuto produttivo e sociale del Paese. Un risultato possibile grazie alla sinergia tra capitale umano, tecnologia e asset materiali – i tre pilastri che compongono la nostra catena del valore – e che rendono il nostro Corpo una struttura moderna, efficace e strategica per la sicurezza, l’economia e l’ambiente; riferibile non solo alle coste e ai mari della Penisola, ma a tutta l’Europa mediterranea, dove l’Italia è protagonista e cardine, potendo contare sulla sua Guardia Costiera, che è oggi, a tutti gli effetti, un importantissimo generatore di valore: un asset istituzionale insostituibile non solo per ciò che fa – la sicurezza della navigazione, il soccorso in mare, la tutela ambientale e la vigilanza sulla filiera marittima – ma per il “come” lo fa: con efficienza, visione, attenzione al territorio e alla sua crescita sostenibile.
Un valore che si misura… e si moltiplica
Il Report, frutto della collaborazione con il centro studi SRM, ha analizzato in dettaglio il contributo diretto e indiretto della Guardia Costiera, restituendo una fotografia chiara di un’istituzione capace di moltiplicare il valore delle risorse pubbliche. Salvare vite umane, prevenire incidenti marittimi, contrastare reati ambientali, controllare il traffico marittimo e sostenere le attività portuali: ogni azione genera risparmi per la collettività e valore aggiunto per imprese e cittadini. Non si tratta solo di stime. Dietro ogni numero ci sono oltre 11.000 donne e uomini in divisa che operano con dedizione, competenza e professionalità in ogni angolo del nostro Paese, giorno e notte, in mare e a terra. E anche in cielo. È questo capitale umano il collante insostituibile e determinante a rendere possibile una missione così vasta e articolata. A loro deve andare il ringraziamento più sentito.
Tecnologia e ambiente: il futuro si costruisce oggi
Altro pilastro della nostra strategia è l’investimento in tecnologia. La digitalizzazione dei processi – basti pensare alla piattaforma Pelagus 2.0 o al sistema PMIS – ha permesso un salto di qualità nella gestione del traffico marittimo e nell’interconnessione tra tutte le amministrazioni, gli imprenditori e le autorità coinvolte. Nel 2024, oltre 624.000 unità navali sono state monitorate grazie a queste soluzioni avanzate, che consentono interventi più tempestivi ed efficaci. Parimenti, la tutela dell’ambiente marino resta uno dei principali obiettivi della nostra attività : nel solo 2024 sono stati effettuati oltre 143.000 controlli in ambito ambientale e più di 6.800 missioni aeronavali dedicate, con un’attenzione particolare al Santuario Pelagos e alla nuova area PSSA del Mediterraneo nord-occidentale. Un impegno riconosciuto anche a livello internazionale.
160 anni di storia, un futuro da costruire insieme
Nel corso del 2025, il nostro anniversario continuerà a essere celebrato in tutta Italia con eventi culturali, scientifici e istituzionali. Il lungo percorso è già cominciato con l’organizzazione di 3 Workshop internazionali tra gennaio e febbraio 2025 a Roma, Palermo e a Cagliari rispettivamente incentrati sulla sicurezza del traffico marittimo mediante il sistema VTS; sulla filiera della pesca e sulle sfide connesse all’applicazione dell’intelligenza artificiale per l’attività di controllo; sulla ricerca e il soccorso in mare e sui principali laghi del Paese. Tutto allo scopo di favorire lo scambio di best practices per rafforzare la sinergia tra le varie Organizzazioni con funzioni di Guardia Costiera degli Stati membri dell'Unione europea, con il coinvolgimento di IALA (organizzazione internazionale specializzata negli ausili alla navigazione) e delle nostre 3 Agenzie europee di riferimento (FRONTEX, EMSA ed EFCA).
A luglio, invece, Civitavecchia ospiterà la cerimonia nazionale mentre, a settembre, Roma sarà sede del Coast Guard Global Summit, il vertice mondiale delle organizzazioni di Guardia Costiera, che per la prima volta sarà presieduto da un Paese europeo. Un riconoscimento al prestigio e all’eccellenza raggiunta dalla nostra marittimità a livello globale.
Come ha ricordato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, l’impegno, la professionalità e la passione messi in campo ogni giorno dalla Guardia Costiera italiana si traducono in benefici concreti per cittadini, imprese e istituzioni. Parole che fanno sintesi del valore del nostro lavoro e che rafforzano la nostra motivazione ad andare avanti, con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
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