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SETTEMBRE 2022 PAG. 12 - Forum delle Guardie Costiere del Mediterraneo alla NSW

 



Un’opportunità senza precedenti per valorizzare la risorsa mare


Gli effetti dei cambiamenti climatici, la crisi energetica, l’esigenza di alimentare la supply chain, coniugare crescita economica e tutela dell’ambiente, sono tutti temi di respiro globale ma che impongono di pensare al nostro mare non più come a una risorsa infinita, bensì a una risorsa limitata e quindi preziosa. 

E ciò che è prezioso va difeso e va conservato, con ogni sforzo possibile e se lo sforzo è corale e condiviso da tutte le Amministrazioni interessate i risultati possono essere certamente più efficaci e duraturi. 

Ecco perché gli appuntamenti della Naples Shipping Week, in programma dal 26 settembre al 1° ottobre 2022, costituiscono un momento di fondamentale importanza, un’occasione per il mondo marittimo e non solo, un’occasione essenziale in termini di riflessioni e dibattiti che va colta per individuare con lungimiranza le trasformazioni necessarie e le connesse opportunità.

In questo contesto la settimana internazionale dello shipping e della cultura del mare si arricchisce della X edizione del Forum delle Funzioni di Guardia Costiera del Mediterraneo (MedForum), promosso ed organizzato dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera con il supporto della Direzione Marittima della Campania, su mandato e con il cofinanziamento della Direzione Generale per gli Affari Marittimi e la Pesca (DG MARE) della Commissione Europea. 

Il MedForum, fin dalla sua prima edizione organizzata a Genova nel 2009, si muove nella prospettiva di costituire un momento di dialogo non vincolante, volontario, indipendente e apolitico che riunisce i rappresentanti di Istituzioni e Agenzie internazionali con competenze relative a funzioni di Guardia Costiera nell’ambito del bacino del Mediterraneo (Paesi UE ed extra-UE) nel contesto marittimo di riferimento.

L’ottica dell’impegno corale trova, quindi, nel Forum delle Guardie Costiere del Mediterraneo presieduto dalla Guardia Costiera italiana un modello di cooperazione in linea con gli obiettivi di sostenibilità ed innovazione, ormai irrinunciabili per ogni Paese che voglia esercitare un ruolo di indirizzo e leadership nel settore delle funzioni di Guardia Costiera. 

Lo sviluppo di interazioni tra Paesi che operano nel medesimo orizzonte spaziale e operativo impongono, dunque, continue forme di condivisione e confronto delle rispettive capacità. Per tale ragione, la Guardia Costiera italiana, in linea con le politiche strategiche del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili – da cui dipende per gli specifici temi di interesse - promuove e favorisce incontri nei quali definire congiuntamente best practice e soluzioni a problematiche che sono comuni per la maggior parte delle organizzazioni che operano sul mare. 

Oggi la Guardia Costiera italiana costituisce sempre più, sia a livello europeo che internazionale, un punto di riferimento nei settori operativi e formativi, che vanno dalla sicurezza della navigazione, al soccorso in mare, alla tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, tutte attività riconducibili a quelle funzioni di Guardia Costiera ormai patrimonio consolidato e certificato dell’Unione europea.

Per questa ragione, il MedForum rappresenta un’eccellente occasione per rinforzare la cooperazione tra tutte le agenzie operanti nel Mar Mediterraneo attraverso la condivisione di esperienze e prassi per affrontare i cambiamenti che interessano il settore marittimo, protezione dell’ambiente marino e sicurezza della navigazione in primis.

Sarà anche l’occasione per festeggiare i primi vent’anni di vita dell’Agenzia Europea per la Sicurezza marittima ed ambientale (EMSA), che fornisce consulenza tecnica e assistenza operativa agli Stati dell’Unione per il miglioramento della protezione dei mari, la preparazione e l’intervento in caso di inquinamento e la sicurezza marittima: l’approccio di tipo preventivo, attraverso l’uso massiccio del monitoraggio, e la metodologia integrata dell’utilizzo dei vari strumenti di tutela e contrasto agli inquinamenti ed ai sinistri marittimi, definiscono il contesto reale in cui agisce la Guardia costiera italiana.

Una missione, quella della sicurezza della navigazione e della prevenzione degli inquinamenti, esercitata attraverso l’uso delle più moderne tecnologie e che rappresenta una delle più importanti e delicate attività istituzionali svolte dalla Guardia Costiera, a supporto e beneficio di quella Comunità marittima che proprio a Napoli si troverà in questi giorni ancora una volta riunita, peraltro, alla presenza della preziosa e qualificata presenza del Segretario generale dell’International Maritime Organization, che nella giornata inaugurale terrà un proprio intervento sulle linee di attività e sviluppo della principale Organizzazione internazionale di regolazione dello shipping mondiale. 

Presenza che attesta, a mio giudizio, l’importanza del ruolo sempre fattivo e propositivo svolto dall’Italia, sia come aziende marittime che come istituzioni, nel contesto complesso e competitivo dello shipping mondiale. Contesto oggi sempre più permeato ed ispirato dal concetto trasversale della Blue Economy che dimostra come sviluppo economico e tutela dell’ambiente possano camminare insieme se si imboccano le strade giuste. 

Un valido esempio può essere costituito dell’interfaccia unica marittima europea (single windows), colonna portante del commercio sia all’interno del mercato unico europeo che al di fuori di esso, declinata nel suo duplice profilo di ausilio tecnico di sicurezza dei traffici e di promozione dello sviluppo economico, consentendo di ridurre tempi di sosta delle navi e quindi, costi ed inquinamento ambientale. 

Il legislatore comunitario, nel contesto della politica europea dei trasporti in chiave Blue Economy, ha molto puntato negli ultimi anni su innovazione digitalizzazione, ottenendo una drastica riduzione dei tempi di trattazione dei procedimenti amministrativi connessi all’arrivo, sosta e partenza delle navi nei e dai porti dell’Unione.

Ed in questo processo di semplificazione, senza dubbio virtuoso e dal quale non si tornerà indietro, diviene fondamentale il ruolo del Comando Generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, designato quale autorità nazionale competente per la realizzazione  e sviluppo del sistema di interfaccia unica marittima europea (EMSWe), meccanismo che ha l’obiettivo ambizioso di rendere omogeneo a livello europeo il percorso di digitalizzazione e interoperabilità tra Stati e tra attori pubblici e privati, un innovativo dialogo tra “nave” e “terra” basato sul principio un solo accesso (ONCE), una sola attività di data entry, e condivisione dei dati tra tutti i soggetti interessati o deputati a trattarlo, leggerlo o conservarlo. 

Progetti e impegni concreti, quindi, che illustreremo durante il MedForum, che ne accresceranno i contenuti e che confermeranno il ruolo di riferimento internazionale della Amministrazione marittima italiana nel suo complesso e della Guardia Costiera italiana in particolare. 

Ammiraglio Isp. Capo Nicola Carlone
Comandante Generale
delle Capitanerie di porto
Guardia Costiera
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