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SETTEMBRE 2022 PAG. 49 - Interporto Padova, completa automazione dell’intermodale

 



L’intermodalità è la via imprescindibile per i collegamenti fra i porti più moderni e gli interporti strategici. Questa convinzione, che è anche una certezza alla luce del recente studio di Nomisma sul ruolo del sistema interportuale italiano come “hub centrale” per le tematiche di mobilità sostenibile e transizione energetica, sta alla base dei programmi di crescita e sviluppo che Interporto Padova ha avviato da qualche anno, grazie ai quali si posiziona ai vertici nazionali del settore. Un programma per fasi, che sarà presentato, nei risultati già raggiunti e nei prossimi traguardi, in occasione di Green Logistics Expo, il Salone internazionale della Logistica sostenibile in programma alla Fiera di Padova dal 5 al 7 ottobre prossimo, nella quale Interporto Padova gioca un ruolo di primo piano. In occasione della cerimonia di apertura, con uno speciale collegamento televisivo in diretta, sarà presentato ed inaugurato il nuovo piazzale del Terminal Intermodale dedicato esclusivamente ai semirimorchi. L’area è strategicamente realizzata a fianco del primo dei binari da 750 metri serviti dalle gru a portale elettriche, in modo che anche i semirimorchi possano essere caricati/scaricati attraverso di esse con un guadagno in termini di tempo ed efficienza. Già oggi sono attive due relazioni di treni intermodali completi di semirimorchi, una con Colonia in Germania e l’altra con Geleen in Olanda e ora, con la movimentazione dei semirimorchi attraverso le gru a portale, il numero dei collegamenti è destinato a crescere per soddisfare una domanda in costante aumento. Sempre in occasione del Salone Green Logistics Expo, sarà presentato anche un nuovo collegamento intermodale per i container marittimi tra il Porto di Gioia Tauro e Interporto Padova, frutto della collaborazione tra fra Medlog (MSC), Mercitalia, Porto di Gioia Tauro e appunto Interporto Padova. Si tratta di una delle più lunghe relazioni intermodali in Italia, circa 1000 km, con un potenziale di crescita davvero notevole. Ancora, da alcune settimane Interporto Padova è il terminal finale di una relazione dalla Cina che tocca anche Melzo e che promette di essere di grande utilità per le imprese del Nord Est. 

Ma parallelamente a questi importanti interventi e servizi, Interporto Padova lavora al principale obiettivo del suo piano di sviluppo, la completa automazione del terminal intermodale. Già oggi i gate di accesso sia stradali che ferroviari sono automatizzati, con “occhi elettronici” che leggono targhe dei camion, numeri dei carri ferroviari e sigle dei container, mentre transitano sotto appositi portali, trasferendo le informazioni ad un computer che è in grado di dire ad autisti e gruisti esattamente dove posizionare camion e unità intermodali. Il prossimo passo è la totale automazione di tutte le operazioni di carico, scarico e stoccaggio.

“Saremo il primo Interporto italiano ed uno dei pochissimi in Europa ad avere una automazione così spinta – spiega il presidente di Interporto Padova Franco Pasqualetti – un traguardo che non è facile da raggiungere per la estrema complessità delle operazioni da coordinare e i livelli di sicurezza necessari. Siamo già avanti sia nella realizzazione del software che è di nostra ideazione e sia nell’adeguamento delle infrastrutture. In una prima fase, le gru saranno guidate da remoto da una sala controllo da gruisti che non siederanno più nella tradizionale cabina sospesa, poi ogni operazione sarà gestita completamente dal computer e l’uomo avrà solo un ruolo di supervisione e verifica che tutto proceda regolarmente”.

L’automazione porterà benefici sia in termini di efficienza che di capacità complessiva del Terminal senza necessità di ampliarne la superficie, con l’obiettivo di migliorare le già notevoli performance della struttura. I risultati del 2021 del resto parlano da soli: l’anno si è chiuso con numeri che rappresentano i record di sempre: 396.802 tra container e semirimorchi, con un + 10% rispetto all’anno precedente e 8040 treni merci, in crescita del 13% sull’anno passato. E anche i risultati di bilancio sono molto positivi, con un valore della produzione complessivo è pari a 39,9 milioni in crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente e un risultato netto positivo di quasi 2,9 milioni di euro, con trend in crescita confermati anche quest’anno nonostante guerra e turbolenze dei mercati. Tutto questo dimostra come l’intermodalità sia davvero una grande alleata dell’ambiente e di una logistica sostenibile.

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