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SETTEMBRE 2022 PAG. 32 - Per Fedespedi Carbon Care e lettera di vettura elettronica

 



Innovazione digitale e innovazione verde sono i trend che si sono imposti (a ragione) come caratterizzanti la fase inedita che imprese, cittadini, istituzioni nazionali e internazionali stanno attraversando da ormai due anni. Una fase segnata da ‘correnti’ alterne di stop e crescita, boom dei consumi e ritorno al risparmio, scandite da stadi altrettanto inediti di questa stagione storica: la pandemia, le restrizioni, le campagne vaccinali, la guerra in Europa, la crisi energetica. Una fase in cui si sperimenta allo stesso tempo l’incessante progredire dell’innovazione e il ritorno di ‘vecchi fantasmi’ dal punto di vista politico, economico e sociale. Di questa fase così difficile da interpretare l’innovazione digitale e l’innovazione verde sono le facce della medaglia: da una parte il progresso tecnologico continua a viaggiare a velocità sempre crescente, dall’altra la transizione green è (giustamente) invocata ma non sempre le soluzioni innovative per praticarla esistono o sono accessibili. 

Come Federazione abbiamo iniziato ad interrogarci in modo serio su questi temi già nel 2018 in occasione del convegno “Le nuove frontiere delle imprese di spedizioni e-commerce, ambiente, lavoro” in cui con le imprese associate avevamo messo a fuoco le tre facce della sostenibilità: economica, ambientale, sociale sottolineando quanto l’innovazione digitale e tecnologica fosse lo strumento tramite cui perseguire un modo sempre più sostenibile di fare business nel nostro settore. Accompagnare le imprese in un processo di transizione che richiede come mai prima d’ora un ripensamento strutturale del modo di fare imprenditoria è stato lo spirito con cui abbiamo cominciato a lavorare su questi temi, costituendo gruppi di lavoro dedicati e cercando di valorizzarne le sinergie in modo di fare della sostenibilità un progetto sempre più concreto. Un progetto che abbiamo scelto di affidare a Fedespedi Giovani, il gruppo di giovani spedizionieri under 35 della Federazione, con un duplice obiettivo: mantenere il più possibile il carattere di trasversalità del tema in modo da favorire i contatti con gli altri gruppi di lavoro e puntare sulla sensibilità e le competenze delle nuove generazioni. 

Tra i progetti più interessanti che la Federazione ha attivato nel 2022 ci sono sicuramente l’iniziativa Carbon Care e la sperimentazione per la e-CMR (lettera di vettura elettronica), progetti che ci vedono impegnati rispettivamente con i partner tecnologici Cargo Start e Accudire.

Carbon Care è un progetto che è stato sostenuto direttamente da Fedespedi Giovani che ha trovato in questa soluzione tecnologica uno strumento strategico e concreto da proporre alle imprese associate per fare sostenibilità. Si tratta, infatti, di una piattaforma di misurazione delle emissioni inquinanti che si applica a tutte le modalità di trasporto e che consente agli operatori delle imprese di spedizioni di conoscere i livelli di inquinamento connessi ai servizi di trasporto offerti, fare comparazioni sulle tratte, e supportare i clienti nel costruire filiere di approvvigionamento sempre più green ed efficienti.

Puntare sempre di più sull’efficienza e la riduzione degli sprechi è l’altro driver che ci sta guidando in questo percorso: essere sostenibili significa innanzitutto efficientare, ottimizzare, non disperdere risorse. Tutti obiettivi che crediamo possano essere raggiunti tramite il supporto della tecnologia. La sperimentazione in essere con Accudire per superare lo strumento cartaceo della lettera di vettura (come previsto dal Protocollo alla Convenzione sulla CMR) va proprio in questa direzione. Il nostro settore è, infatti, gravato ancora in grande misura dall’utilizzo di documenti cartacei che non sono più sostenibili: non solo per lo spreco di carta connesso ma perché comportano uno svolgimento dei processi meno efficiente rispetto all’utilizzo del documento elettronico, capace di lavorare in real time, favorire lo scambio di dati, agevolare i processi di dialogo tra gli operatori. Molte imprese ne hanno acquisito consapevolezza e si sono attivate in prima persona per contribuire a test e sperimentazioni: questo è un dato estremamente importante perché significa aver compreso che se vogliamo guidare come categoria i processi di innovazione, occorre lavorarci in prima persona, investendo in ricerca e sviluppo e nel tempo e nella formazione delle persone che sono la linfa delle nostre realtà aziendali. 

Per questo, ci tengo a chiudere con un’ultima e breve riflessione: per investire in innovazione e fare davvero la differenza serve innanzitutto puntare sulle risorse umane, sull’attrazione delle competenze – digitali e green, sul richiamo dei talenti e questo è ancora più vero per imprese ad alto fattore di capitale umano come sono le imprese di spedizioni internazionali. Non dobbiamo dimenticarci che per avere una supply chain green, resiliente, efficace ed innovativa occorre innanzitutto avere team di lavoro che siano altrettanto innovativi, efficienti, resilienti e green.

Alessandro Pitto
Presidente Fedespedi
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