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SETTEMBRE 2022 PAG. 33 - FerMerci, necessario avviare una nuova ‘’cura del ferro”

 



L’efficienza di un sistema logistico, in un quadro mutato dall’economia digitale e dalla crisi energetica passa anche attraverso un ripensamento di gestione di terminal, centri logistici, interporti e magazzini. 

Si chiama Fermerci in Terminal la nuova iniziativa che sarà lanciata il 6 ottobre durante la fiera GREEN LOGISTICS EXPO di Padova da FerMerci, Associazione che rappresenta i principali operatori del trasporto ferroviario delle merci in Italia.

L’iniziativa prevede vari incontri nei terminal sul territorio nazionale, con la partecipazione dei principali stakeholder, per cogliere da vicino possibili soluzioni alle criticità rilevate. Al termine dei confronti sarà realizzata la Carta dell’ultimo miglio ferroviario, un documento utile alla risoluzione delle criticità rilevate.

“Le imprese aderenti alla nostra associazione - dichiara il Presidente Clemente Carta - ritengono importante un confronto periodico sulle tematiche di interesse del settore ferroviario merci, ed in particolare con il progetto “FerMerci In Terminal” discutere delle criticità presenti nell’ultimo miglio ferroviario, per questo è necessario un focus specifico sull’attività dei Terminal”. 

All’evento inaugurale sarà presentato anche il Position Paper dell’Associazione, risultato del confronto con gli stakeholder avvenuto nell’evento di presentazione di FerMerci, utile strumento per tutte le forze politiche interessate a sostenere il settore e per il futuro Governo.

Manifesto di FerMerci
Il Trasporto Ferroviario Merci in Italia nella sfida
ai cambiamenti climatici

Il Green Deal Europeo e il PNIEC 2030 rappresentano una direzione della politica dei trasporti a livello Europeo e nazionale, la conferma di questo indirizzo è presente anche nella dotazione finanziaria riservata agli investimenti per le infrastrutture ferroviarie presente nel PNRR e nell’allegato infrastrutture del DEF.

Il settore della logistica e del trasporto ferroviario pur rappresentando una quota ancora minoritaria del complesso della mobilitò delle merci in Europa, costituisce un comparto economico fondamentale imprescindibile di una qualsiasi politica dei trasporti che si ponga obiettivi generali di decarbonizzazione dell’ambiente, “circolarità” dell’economia, sostenibilità della circolazione delle merci e integrazione tra le diverse modalità di trasporto.

Il comparto logistico ferroviario in Italia, ancora oggi, non esprime tutte le sue potenzialità ed è rappresentato da volumi di traffico distanti dalla media Europea (per una quota modale dell’11,9% rispetto a una media UE pari al 16,8 % - dati 2020 Eurostat). Fino ad oggi, venti anni di politiche pro-liberalizzazione del mercato, quattro pacchetti di norme europee e interventi legislativi nazionali di sostegno della cura del ferro, non sono bastati per raggiungere gli ambiziosi obiettivi ambientali periodicamente fissati dai legislatori.

Il recente rapporto della Struttura Transizione Ecologica della Mobilità e delle Infrastrutture (STEMI), rileva che in Italia il settore dei trasporti è responsabile per un quarto delle emissioni di gas serra. Il settore ferroviario, tuttavia, è caratterizzato da emissioni molto più basse della media per unità di trasporto ed è anche quello più flessibile in termini di diversificazione energetica, grazie all’elettrificazione diretta.

Il Trasporto ferroviario delle merci è uno strumento indispensabile al nostro Paese per raggiungere gli obiettivi ambientali stabiliti ed inoltre, nel periodo di pandemia, ha confermato la sua importanza, mostrando resilienza e solidità, permettendo alla logistica di continuare ad operare, assicurando al sistema Paese un back-bone robusto e completo e consentendo lo spostamento delle merci essenziali in assoluta continuità e sicurezza.

A seguito del crollo dei volumi di traffico a partire dalla crisi economica del 2008, il trasporto ferroviario delle merci in Italia dal 2015 ha vissuto una ripresa, arrestata a causa della crisi pandemica nel 2020. Nell’ultimo anno c’è stato un importante aumento dei volumi di traffico in Treni-km (+ 12 %), tuttavia l’aumento del costo dell’energia e i nuovi scenari geopolitici non aiutano il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati per il 2030.

FerMerci ritiene necessario l’immediato avvio di una nuova ‘’cura del ferro”, adeguata all’attuale scenario logistico ferroviario Europeo. Gli interventi di riforma devono essere ispirati da una visione di sistema e attuati con la cooperazione fra le differenti modalità di trasporto.

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