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SETTEMBRE 2022 PAG. 6 - NEWS DALL'ITALIA

 



150 milioni per la logistica alimentare nei porti

Firmato dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il decreto per lo sviluppo della logistica agroalimentare tramite il miglioramento della capacità logistica dei porti, a cui sono destinati 150 milioni di euro per gli anni dal 2022 al 2026 della misura PNRR “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”. L’atto completa il panorama di attuazione della misura PNRR di cui il Mipaaf è titolare, assieme ai due altri decreti emanati il 13 giugno (Contratti per la logistica agroalimentare, con beneficiari le imprese del settore) e il 5 agosto scorso (Ammodernamento dei mercati all'ingrosso con finalità di promozione della logistica agroalimentare). Sono ammissibili al finanziamento i progetti volti a realizzare, rifunzionalizzare, ampliare, ristrutturare e digitalizzare aree, spazi e immobili connessi alle attività e ai processi logistici delle aree portuali; efficientare e migliorare la capacità commerciale e logistica attraverso interventi volti al potenziamento delle infrastrutture per il trasporto; migliorare l’accessibilità ai servizi hub e rafforzare la sicurezza delle infrastrutture portuali anche mediante; rafforzare i controlli merceologici; ridurre gli impatti ambientali attraverso interventi di riqualificazione energetica. Possono presentare domanda di accesso al contributo le Autorità di sistema portuale, con un massimo di due progetti per soggetto richiedente. Un importo pari ad almeno il 40% delle risorse dedicate alla misura è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Ogni progetto di investimento dovrà avere un costo complessivo tra i 5 e i 20 milioni di euro, per un finanziamento massimo concedibile di 10 milioni di euro. 

Economia circolare nei porti, accordo Assoporti - ESO

È stato firmato il protocollo d’intesa tra ESO Società Benefit, azienda specializzata in servizi di gestione di rifiuti da ufficio e consulenza ambientale, e ASSOPORTI per la promozione  di iniziative volte allo sviluppo dell’economia circolare, nel contesto delle misure 2 e 3 del PNRR, ripettivamente “Rivoluzione Verde e transizione Ecologica e la Misura” e “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”. Il documento della durata di un anno, si prefigge di individuare le iniziative più opportune per promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti nell’ambito delle aree demaniali portuali. In particolar modo verrà promossa la raccolta di gomma – proveniente da parabordi e boe – e DPI, dispositivi di protezione individuale, quali indumenti, caschetti, guanti, scarpe e mascherine da lavoro. Dal 1999, ESO trasporta e smaltisce rifiuti aziendali in tutta Italia: la filosofia aziendale è da sempre il Ciclo del Riciclo, con la convinzione che i rifiuti possono trasformarsi da scarto a risorsa e dare vita a processi di economia circolare. In quest’ottica si inserisce il progetto back to work, sistema di raccolta e riciclo di dispositivi di protezione individuale che consente alle aziende di avviare i rifiuti alla corretta differenziazione, passo primario indispensabile per l’avvio al recupero e alla trasformazione in nuova materia prima seconda.  

Gazzolo nuovo CEO di Kalipso

Sarà Gianfranco Gazzolo il nuovo CEO di Kalypso, la compagnia di navigazione di proprietà di Rif Line Group. Con oltre 30 anni di esperienza alle spalle, con focus specifico sulla logistica via mare e una solida preparazione come Shipping Agent e Managing Director, Gazzolo, spiega una nota della compagnia, è stato scelto per la sua competenza e professionalità, e per la sua capacità di guardare oltre i dati, per poter aprire a mercati e rotte sempre più strategici per il commercio italiano e internazionale. Kalypso, sin dalla sua nascita, ha fatto registrare una crescita continua, aggiungendo sempre nuovi porti alla sua offerta. Tra le ultime novità della compagnia, anche la nuova rotta che collega il porto di Giacarta con quelli italiani di Salerno, La Spezia e Civitavecchia, con un tempo di transito di soli 15 giorni.

Capitanerie di porto, nuovo regolamento amministrativo

Il MIMS ha firmato il Decreto che introduce il nuovo Regolamento di amministrazione del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera, in attuazione della legge 221/2012. Il provvedimento, che supera le disposizioni previste dal Regio Decreto 391/1933, si pone l’obiettivo di rendere più funzionale la struttura amministrativo-contabile del Corpo, recependo le norme intervenute successivamente così come la circolare 32/2007 della Ragioneria Generale dello Stato sull’uso del sistema informatico “SICOGE” da parte dei funzionari delegati dell’amministrazione statale. In particolare, viene disciplinata la tenuta delle scritture contabili in forma dematerializzata attraverso software applicativi approvati dalla Ragioneria generale dello Stato. Il provvedimento si inquadra in una visione più ampia di rafforzamento del ruolo del Corpo al quale durante gli ultimi 18 mesi sono stati riconosciuti 530 milioni di euro per interventi di ammodernamento. In particolare, sono state stanziate risorse per il potenziamento dei sistemi informatici delle Capitanerie di porto (165 milioni), l’ammodernamento della componente aeronavale, che sarà potenziata con mezzi costieri e d’altura concepiti in un’ottica green (300 milioni), la realizzazione interventi di adeguamento infrastrutturale delle sedi dislocate su tutto il territorio nazionale (65 milioni). Inoltre, sono state potenziate le sinergie tra le Capitanerie di porto e le Autorità di sistema portale, anche grazie allo scambio di dati, ed è stato affidato al Corpo il ruolo di attuatore del progetto di interfaccia unica marittima europea (European Martime Single Window)”. Il nuovo Regolamento contiene, infine, disposizioni di carattere generale e disciplina le ispezioni (con cadenza almeno triennale) per tutti gli organismi che gestiscono risorse, abrogando (in attuazione del decreto-legge 179/2012) il Regolamento per i servizi di cassa e contabilità delle Capitanerie di porto previsto dal Regio Decreto 6 febbraio 1933, n. 391.

8 milioni per le ZES

Il MIMS ha stanziato ulteriori risorse per lo sviluppo delle ZES. Le risorse derivano dal Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review di infrastrutture già finanziate, e riguardano interventi coerenti con l’Allegato Infrastrutture, logistica e mobilità al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2022. Nello specifico si tratta di otto milioni destinati alla progettazione di interventi infrastrutturali per sostenere le ZES Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna. Gli enti beneficiari, che possono utilizzare le risorse anche avvalendosi di convenzioni con altri enti o con delega di funzioni, inviano al Mims l’elenco dei piani/progetti/project review per i quali intendono utilizzare le risorse assegnate corredati dal Codice Unico di Progetto (CUP). L’elenco deve essere trasmesso entro 60 giorni dalla data di apertura dei termini di presentazione delle proposte indicata dal decreto direttoriale pubblicato sul sito istituzionale del Ministero.

Porti italiani, traffici in crescita nella prima metà del 2022

Assoporti ha reso noto che nel primo semestre del 2022 i porti italiani hanno movimentato complessivamente 244,0 milioni di tonnellate di merci, volume che rappresenta un incremento del +5,1% sulla prima metà dello scorso anno. Nel solo secondo trimestre del 2022 il traffico complessivo è stato di 126,3 milioni di tonnellate, dato che rappresenta una crescita del 3,9% sul corrispondente periodo del 2021. Per quanto riguarda la natura dei traffici le merci varie sono ammontate a 65,6 milioni di tonnellate (-1,2% sul secondo trimestre 202), di cui 31,8 milioni di tonnellate di merci in container (+3,8%), 28,4 milioni di tonnellate di rotabili (-7,5%) e 5,3 milioni di tonnellate di altre merci varie (+7,1%). Le rinfuse liquide si sono attestate a 44,9 milioni di tonnellate (+7,8%) e quelle solide a 15,8 milioni di tonnellate (+16,9%). 

ZES Sardegna, il Gruppo Grendi c’è

Grendi è la prima azienda che ha presentato un progetto nell’area operativa della ZES (Zona Economica Speciale) della Sardegna. Il Gruppo quest’anno ha acquisito dal Cacip, Consorzio industriale di Cagliari, terreni adiacenti al capannone attualmente in utilizzo a Cagliari in località Porto Canale - per complessivi 34.000 metri quadri - quale sedime di costruzione del nuovo magazzino di 10.000 metri quadri che sarà ultimato, presumibilmente, intorno a febbraio prossimo e prevede un investimento di circa 10 milioni di euro. Con la realizzazione del nuovo magazzino a Porto Canale Grendi intende raddoppiare la capacità di deposito del Gruppo in Sardegna diventando punto di riferimento logistico per tutte le altre iniziative imprenditoriali intenzionate a insediarsi nella ZES. 

Transizione, il “position paper” di Genova

Genova città pilota nel processo di transizione ecologica del settore marittimo portuale in ambito mediterraneo ed europeo. È quanto auspica la locale Confindustria che ha presentato un suo “position paper” sul tema, lanciando la sfida e proponendo di costruire un modello esportabile sulla svolta green del settore mare, alle prese con gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti delle navi. L’obiettivo del documento è mettere insieme tutte le azioni in campo, dall’Adsp agli stakeholder del territorio al governo, per avere una sintesi della situazione e sostenere le accelerazioni e i nuovi modelli di business necessari. Tra le proposte avanzate l’alimentazione elettrica delle navi in banchina, il fotovoltaico, l’eolico da integrare con impianti di accumulo, smart grid, mezzi di movimentazione in banchina elettrici. 

Corridoio multimediale Italia - Lituania

Accordo quadro tra Italia e Lituania per progettare e avviare nel breve periodo una nuova arteria logistica multimodale per le merci sull’asse tra Friuli Venezia Giulia e Lituania. Protagoniste del progetto per la parte italiana sono la Società Alpe Adria, partecipata in quote uguali dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, dalla Regione Fvg e dalle Ferrovie dello Stato italiane e la Samer & Co. Shipping di Trieste. I partner esteri saranno invece la società ferroviaria lituana AB-LTG Cargo e la Duisport Agency GmbH di Duisburg. Il memorandum firmato punta in particolare ad avviare e sviluppare il trasporto merci tra Kaunas, in Lituania e i porti di Trieste e Monfalcone, anche attraverso il porto interno di Duisburg e il sistema logistico interno del Fvg e a sviluppare trasporto merci in altre direzioni tra la regione del Mar Baltico, i Paesi scandinavi e l'Italia.

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