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APRILE 2023 PAG. 24 - Cepim, nuove infrastrutture per raddoppiare i treni lavorati

 


Posizione geografica favorevole, capacità operativa, dotazioni infrastrutturali fanno fin da oggi di Ce.P.I.M. Spa – Interporto di Parma una delle realtà della logistica intermodali più interessanti a livello europeo. Un ruolo destinato a crescere ulteriormente considerati i progetti di potenziamento in via di finalizzazione con cui si punta a contribuire alle politiche continentali di shift modale. PORTO&interporto ne parla con l’Ad, Fabio Ruffini. 

Come è caratterizzata la vostra attività?

Ce.P.I.M. S.p.a. – Interporto di Parma è una realtà logistica intermodale fra le prime 10 in Europa, che vanta una posizione strategica nel Nord Italia. Grazie alla vicinanza con i Porti di Ravenna e di La Spezia e con l’intersezione alle Autostrade A1 e A15, consente di collegare rapidamente i distretti industriali e le aree di consumo tra di loro e con i porti per l’import-export. Questa posizione baricentrica garantisce all’Interporto di Parma l’accesso in media di ca. 1.300.000 mezzi pesanti e di ca. 3.000 treni ogni anno. Gli obiettivi primari di CePIM sono quelli di facilitare lo scambio intermodale delle merci sia su strada che su ferrovia; sviluppare l’intermodalità e l’integrazione dei servizi logistici; ma anche sviluppare progetti.

Quali sono gli investimenti in programma?

Il nostro obiettivo è quello di potenziare le infrastrutture interportuali per aumentare la nostra competitività sul mercato e creare condizioni ottimali per soddisfare anche mercati che ancora non abbiamo raggiunto. Il numero di treni sarà sensibilmente incrementato grazie alla nuova dorsale ferroviaria elettrificata Castelguelfo-Interporto, che sostituirà l’attuale trazione diesel e permetterà un notevole vantaggio competitivo con risparmio di tempi e costi e sarà più rispettosa dell’ambiente. Con il nuovo Terminal, che contiamo di attivare a fine 2023, puntiamo almeno al raddoppio del numero di treni lavorati oggi sull’Interporto, grazie anche ad un potenziamento del fascio base necessario a garantire un’adeguata operatività di sistema ed all’attivazione dei tre nuovi binari, di oltre 900 mt ciascuno ed in grado di accogliere treni di 750mt a standard europeo. Inoltre, una migliore viabilità di accesso all’area interportuale sarà garantita dalla riprogettazione dell’ingresso stradale, che lo collega alla tangenziale di Parma.

Un importante passo avanti verso l’allineamento con l’Europa… 

Perché ciò accada l’infrastruttura nazionale dovrà essere adeguata, perché oggi abbiamo dei limiti oggettivi circa la lunghezza dei treni che possiamo considerare mediamente in 550 mt.  Siamo in linea con il progetto dello SHIFT MODALE che ha come obiettivo lo spostamento entro il 2030 del 30% del traffico merci dalla gomma al ferro. L’utilizzo della modalità ferroviaria rientra, quindi, a pieno titolo tra gli obiettivi strategici delineati dalle politiche europee. 

Quanto è importante per Cepim il settore della formazione professionale?

Premesso che solo da pochi anni la logistica è diventata oggetto di insegnamento nelle scuole superiori, la carenza di tecnici specializzati ha sempre caratterizzato il mercato del lavoro in logistica. 

Per questo motivo, CEPIM da sempre supporta la didattica delle scuole della Provincia con testimonianze in aula e visite alla nostra struttura. Inoltre, ERIC- il cluster intermodale della ragione Emilia Romagna di cui CEPIM è membro – organizza dei corsi di specializzazione in logistica, ad esempio per le figure di Intermodal Terminal Manager e di Operatore del Trasporto Multimodale. Lo scorso inverno è stato attivato anche un corso biennale per “Tecnico superiore polifunzionale per la logistica e il trasporto ferroviario”.

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