Header Ads

APRILE 2023 PAG. 34 - Cargomar punta a coprire tutte le modalità di trasporto

 


«La spettacolare impennata dei noli nel periodo post pandemia e il loro successivo attestarsi su livelli sempre più bassi spiazza qualsiasi tentativo di interpretazione dei mercati. Diventa più difficile programmare sul lungo termine. Si vive quasi alla giornata. Eppure, l’imprenditore non può prescindere dall’avere una visione delle cose. Per quanto sia difficile orientarsi, non può esimersi da immaginare un futuro cercando di dare risposte alle nuove esigenze che possono emergere dalle crisi». Vincenzo Minieri, Ceo della casa di spedizioni Cargomar, rimane fedele alla filosofia che lo ha ispirato in questi anni, facendo della sua azienda un brand riconosciuto a livello internazionale e nonostante l’incertezza non rinuncia ad investire per allargare la gamma di servizi da offrire alla sua clientela. 

Tempi difficili da interpretare…

La situazione di instabilità internazionale sta giocando un ruolo fondamentale nell’alimentare l’incertezza dei mercati, con conseguenze a cascata su tutto l’apparato produttivo. Fare previsioni, in mancanza di un ritrovato punto di equilibrio a livello politico globale, diventa un esercizio quasi futile. Allo stesso tempo non si può rinunciare a prepararsi nel modo migliore possibile investendo e rafforzando la propria attività.   

Qual è la strada scelta da Cargomar?

Stiamo puntando molto sulla logistica e sui servizi a terra mentre sul versante più propriamente trasportistico siamo un po’ alla finestra cercando di capire meglio l’evoluzione del contesto. A Marcianise abbiamo un magazzino da oltre 3mila metri quadri in cui abbiamo spostato i nostri reparti logistica e importazione, quelli che devono maggiormente dialogare e lavorare di concerto, mentre a Napoli rimane il reparto amministrazione e l’export. 

E in prospettiva?

Ci stiamo attrezzando per l’export aereo attraverso il riconoscimento da parte della IATA delle certificazioni necessarie per parte del nostro personale. Avremo un presidio su Napoli mentre la filiale di Segrate si occuperà di tutti gli aspetti operativi e commerciali legati a questo settore. L’obiettivo, insieme al consolidamento dei traffici acquisiti via mare, è quello di poter offrire alla nostra clientela una gamma di servizi che copra tutte le modalità di trasporto. 

L’attività di warehousing è influenzata dal contesto economico internazionale?

C’è stata una grandissima richiesta nel periodo della pandemia e in quello subito successivo. In generale ci rivolgiamo a quelle aziende che vogliono sgravarsi dei costi fissi legati a questo tipo di attività. Il presupposto da cui siamo partiti è quello di intercettare il fenomeno della terziarizzazione progressiva delle fasi produttive. Tra le nostre mission c’è quella di costituirci come un anello essenziale per l’attività delle aziende che andiamo a servire. In questo modo possiamo venire incontro anche all’esigenze di chi ha una struttura più leggera. Per adesso lo facciamo principalmente per la merce secca e il segmento hccp. In futuro, perché no? potremmo pensare di allargarci anche alla catena del freddo. 

Cargomar è una realtà imprenditoriale da sempre rivolta al sociale…

Ho sempre creduto che uno dei risvolti della buona imprenditoria sia restituire qualcosa al territorio di appartenenza. Tradizionalmente sosteniamo lo sviluppo degli sport minori, fucina imprescindibile di valori, attraverso la sponsorizzazione, confermata anche quest’anno, con la squadra di pallanuoto della Rari Nantes. Inoltre collaboriamo con l’associazione “Si può dare di più” che opera per favorire l’inclusione sociale e lavorativa di giovani ragazze e ragazzi con disabilità cognitive e comportamentali.

Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.