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APRILE 2023 PAG. 62 - Euroservice, spazi doganali ad hoc al servizio degli utenti

 



Dopo un 2022 positivo l’anno in corso ha registrata la frenata dovuta principalmente agli effetti sul settore produttivo dall’aumento dei costi dell’elettricità. «Le crisi si susseguono ormai a ritmi incessanti e questo, oltre che sui volumi dei traffici, incide soprattutto sulla possibilità di fare programmazione». La volatilità del mondo in cambiamento sortisce i suoi effetti anche sul Na-Polo, il polo logistico nell’area a Nord di Napoli, nato sulla direttrice Casoria-Casavatore da un’intuizione di Roberto Anatrella. È qui che con la sua Euroservice ha completamente ristrutturato un ex opificio realizzando una struttura da 26 mila metri quadri complessivi a servizio dell’intero ciclo di movimentazione della merce.  

Oggi, con 20mila metri quadri di piazzale, 4mila dedicati ai servizi doganali per trasporti nazionali principalmente di collettame industriale, punta a investire ulteriori risorse per l’aggiunta di ulteriori mille metri quadrati di magazzino doganale da mettere a disposizione delle particolari esigenze dei suoi clienti. 

«Offriamo la possibilità di custodire la merce in importazione, senza pagare i diritti relativi, se non quando viene prelevata interamente o parzialmente per le necessità produttive» spiega Anatrella che con oltre 40 anni di esperienza lavorativa alle spalle, dagli esordi giovanissimo presso storiche realtà del settore napoletano fino alla decisione di mettersi in proprio, ha sempre seguito la stessa ricetta: «Cura dei dettagli e capacità di interpretare in anticipo le richieste di un mercato che diventa sempre più complesso». E, proprio per questo, «sempre più bisognoso di realtà che rispetto alla standardizzazione delle economie di scala siano in grado di offrire servizi su misura». 

«In un contesto dove sta diventando più economico per determinati segmenti produttivi “fare più scorte” la scelta di mettere a disposizione spazi doganali “ad hoc” è risultata azzeccata, riuscendo ad ammortizzare lo scompenso di domanda e offerta» sottolinea. 

Non a caso Euroservice è diventata il punto di riferimento logistico, tra l’altro, nelle attività di importazione di caffe crudo che, proveniente dai principali produttori internazionali (dal Sud America al Far East) prende poi la strada dei grandi marchi commerciali del settore.   

«Il modello è risultato particolarmente congeniale nel periodo immediatamente successivo al post-pandemia, con le difficoltà del trasporto marittimo a garantire la continuità degli approvvigionamenti e la crescita abnorme dei noli: avere la merce in deposito ha permesso innanzitutto di poter rifornire i clienti finali e di ammortizzare quanto possibile le conseguenze di quel difficile momento sui costi». 

Già ampiamente integrato con il segmento marittimo, con i collegamenti facilitati dalla breve distanza con il porto di Napoli, realtà tra le più strutturate nella fornitura di servizi per gli autotrasportatori, il Gruppo guidato da Roberto Anatrella nel corso degli anni ha acquisito un suo spazio peculiare nel panorama italiano ed estero e sta esplorando le potenzialità dei mercati di Cipro e Malta cui molte aziende stanno guardando con interesse. Allo stesso tempo sta lavorando per arricchire ulteriormente la gamma di offerta rafforzando la sua posizione nel settore aereo. 

«Siamo già certificati come agenti IATA, il prossimo obiettivo è acquisire solide partnership operative per poter operare su Capodichino o da qualsiasi altra infrastruttura aeroportuale da cui sia conveniente spostare la merce per i nostri clienti». 

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