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DICEMBRE 2022 PAG. 10 - NEWS DALL'EUROPA

 



COP27, l’Ue aderisce al compromesso finale 

L’Ue ha approvato il compromesso finale della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27), decidendo di adeguare le sue strategie ambientali alle conclusioni raggiunte a Sharm El Sheick. Per quanto riguarda la mitigazione, le parti hanno convenuto che limitare il riscaldamento globale a 1,5º C richiede riduzioni rapide, incisive e durature delle emissioni globali di gas a effetto serra, con un taglio dell’ordine del 43% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019. Le parti hanno inoltre riconosciuto che per raggiungere questo obiettivo sarà necessaria un'azione accelerata nel corso di questo decennio critico e hanno ribadito l'appello, lanciato nel patto di Glasgow per il clima, ad aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale in funzione dei bisogni, per allinearsi all'obiettivo di limitare l'aumento della temperatura previsto dall'accordo di Parigi entro la fine del 2023. Per quanto riguarda le perdite e i danni, le parti hanno deciso di istituire nuovi meccanismi di finanziamento per aiutare i paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili a far fronte agli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Ciò comprende in particolare un nuovo fondo destinato a compensare le perdite e i danni, che sarà istituito da un comitato di transizione che sarebbe anche incaricato di individuare nuove fonti di finanziamento.

ETS, incluso anche il settore marittimo

Nell’ambito della discussione sul sistema di scambio di quote di emissione dell’UE gli eurodeputati hanno raggiunto un accordo preliminare con la presidenza ceca del Consiglio dei ministri e la Commissione europea per includervi anche le emissioni di gas serra del settore marittimo. Rispetto alla prima proposta della Commissione si è deciso di includere nel sistema anche il metano e l’N2O, oltre alla CO2. Inoltre è stato ampliato il campo di applicazione includendo le navi offshore di stazza lorda superiore a 5.000 tonnellate. Secondo i deputati questo porterà un beneficio netto per il clima di 20 milioni di tonnellate di CO2. Aumenteranno anche le entrate e 20 milioni di quote saranno destinate a progetti specifici nel settore del trasporto marittimo attraverso il Fondo per l’Innovazione/Fondo per gli Investimenti nel Clima.

Protezione delle infrastrutture strategiche

Il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva una nuova legge per rafforzare la protezione delle infrastrutture essenziali dell’UE. Il testo legislativo è stato adottato con 595 voti favorevoli, 17 contrari e 24 astensioni. La nuova legislazione prevede requisiti più rigorosi per le valutazioni dei rischi e la rendicontazione da parte delle entità coinvolte nei seguenti settori: energia, trasporti, banche, infrastrutture dei mercati finanziari, infrastrutture digitali, acqua potabile e acque reflue, alimenti (comprese la produzione, la trasformazione e la consegna), sanità, pubblica amministrazione e spazio. Con le nuove norme, i Paesi UE dovranno adottare delle strategie di resilienza nazionali e avvalersi di punti di contatto unici, designati da ciascun paese, per trasferire le informazioni agli altri paesi. Per garantire la trasparenza, le entità coinvolte dovranno informare le autorità nazionali di eventuali incidenti o perturbazioni. A loro volta, le autorità dovranno mettere a disposizione del pubblico le informazioni d'interesse generale.

Coesione, finanziati collegamenti ferroviari in Sicilia

La Commissione europea ha approvato un investimento di oltre 109 milioni di euro a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale per la costruzione di una nuova tratta dell’anello ferroviario a Palermo. Il tratto elettrificato a binario singolo di 1,7 km finanziato dal progetto va dalla fermata di Giachery fino alla stazione Politeama. Oltre a quest’ultima, i lavori prevedono la costruzione di altre due stazioni: Porto, tra Giachery e Politeama, e Libertà.  

Rilancio della filiera della pesca

Aumentare il reddito dei pescatori artigianali, rinnovare la flotta grazie ai fondi Ue e migliorare l’attrattiva della professione. Sono le principali misure che la Commissione per la pesca ha proposto al Parlamento europeo per rilanciare il settore. Nello specifico, per combattere il problema del basso reddito e dell’insicurezza nel segmento della piccola pesca sono state avanzate proposte per abbreviare i canali di distribuzione e favorire la vendita diretta. Per il rinnovo della flotta (con un’età media di 32,5 anni), anche in un’ottica di maggiore rispetto ambientale, sono stati chiesti finanziamenti nel contesto del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura. Meccanismi di sostegno in collaborazione con gli Stati membri sono stati avanzati, infine, per rendere l’attività più attraente per i giovani e le donne. Inoltre, gli eurodeputati hanno invitato la Commissione a lanciare un’azione di mappatura completa e su scala regionale per sviluppare dati di base accurati e completi sulla pesca su piccola scala, allo scopo di misurare l’impatto economico e sociale di questo segmento sia in termini quantitativi che qualitativi.

Produzione di idrogeno, accordo con il Giappone

UE e Giappone collaboreranno nel produrre, commercializzare, trasportare, immagazzinare, distribuire e utilizzare in maniera sostenibile e a prezzi accessibili l’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio. È quanto previsto da un protocollo d’intesa firmato agli inizi dicembre a Tokyo. La collaborazione si propone di contribuire alla creazione di un mercato dell’idrogeno globalmente disciplinato, che sia accessibile e libero da distorsioni commerciali e di investimento.



 

 

 

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