DICEMBRE 2022 PAG. 42 - Gruppo Grendi terza realtà nei servizi con la Sardegna
Pandemia e guerra in Ucraina in stretta successione hanno fatto saltare gli schemi abituali. Il contesto è meno facile da interpretare e le previsioni diventano facile motivo di smentita. Nonostante le difficoltà congiunturali il Gruppo Grendi è riuscito a mantenere la barra dritta e saluta un 2022 ricco di soddisfazioni. «Il fatturato è cresciuto del 40%, così come i volumi trasportati. Di fatto ci siamo consolidati come terza realtà nei collegamenti con la Sardegna» spiega Antonio Musso, AD del Gruppo.
Quali sono stati gli elementi che hanno maggiormente influenzato l’operatività?
I costi della parte marittima in generale sono cresciuti in maniera spropositata con un quasi raddoppio della componente bunker. Grazie all’articolazione della nostra rete logistica che ci ha permesso una razionalizzazione migliore dei servizi siamo riusciti a mitigare gli impatti negativi. I risultati operativi ne sono la riprova.
In che modo la congiuntura ha impattato sui piani di sviluppo del Gruppo?
Il grosso delle strategie di sviluppo era già stato avviato per tempo. L’anno scorso abbiamo inserito una seconda nave e operato la sostituzione con un’unità più grande per garantire una maggiore capacità di carico. Inoltre, abbiamo aperto una filiale a Olbia con l’idea di servire meglio il mercato e i luoghi di origine e destinazione delle merci. Quest’anno, come nelle previsioni, abbiamo iniziato la costruzione di un nuovo magazzino da 10mila metri quadri a Cagliari che contiamo di completare entro il prossimo gennaio. Complessivamente siamo riusciti a confermare gli impegni che ci eravamo fissati.
Tra questi, anche una relativa novità come il terminal MITO…
Per noi si tratta di una nuova avventura, in cui cerchiamo di integrare al meglio attività portuali e marittime al di là di un core business tradizionalmente incentrato sul trasporto di cabotaggio nazionale. L’obiettivo è di offrire al mercato internazionale un terminal per il traffico locale cui aggiungere ulteriori servizi attualmente in fase di studio.
Che ruolo può giocare Cagliari all’interno dei traffici mediterranei?
Ci sono posizionamento geografico favorevole, infrastrutture, spazio e professionalità. Tutti elementi che possono essere proficuamente sfruttati nonostante la grande volatilità dei mercati. L’idea di fondo è quella di farci trovare pronti per cogliere le opportunità che il transhipment offre in questa determinata fase. Non tanto negli assetti consolidati dei grandi player ma a livello di operazioni spot o come affiancamento nella soluzione di determinate criticità. Quest’anno, ad esempio, abbiamo offerto un servizio inedito di stoccaggio di container vuoto per permettere a MSC di gestire la congestione di hub come Valencia e Gioia Tauro. Ma è solo una delle tante possibilità di impegno.
Il 2022 è stato invece l’anno dei servizi intermodali…
Siamo riusciti a rendere operativo una linea di approvvigionamento tra la Sardegna e il settore delle ceramiche di Sassuolo che è riuscito a mitigare la crisi delle forniture che non arrivavano più dall’Ucraina. Nello specifico mettiamo a disposizione un servizio marittimo e uno ferroviario, operato con Medlog, per tre corse settimanali, più un altro trasferimento marittimo settimanale che prosegue via ferro con un operatore terzo. In totale un traffico annuo di più di 150mila tonnellate attraverso una modalità di trasporto che minimizza i costi esterni.
Quali gli impegni per il prossimo futuro?
Stiamo studiando l’avvio di altre due direttrici ferroviarie per il Nord Italia che potremmo inaugurare nel 2023. Inoltre, stante le difficoltà nel reperire sul libero mercato i servizi di autotrasporto ci stiamo orientando verso la costruzione di partnership più vincolanti in questo settore per garantire la continuità operative. Infine, c’è il riconoscimento a breve della certificazione B-Corp su cui stiamo lavorando da più di un anno. Un percorso di miglioramento continuo nell’ambito del quale in collaborazione con l’Università di Cagliari svilupperemo un sistema di monitoraggio tarato sull’impatto ambientale di ogni nostro singolo trasferimento merci. L’obiettivo è offrire ai clienti uno strumento oggettivo delle nostre performance.
G.G.