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DICEMBRE 2022 PAG. 58 - Interporto Padova, fotovoltaico per la sostenibilità ambientale

 


Interporto Padova prosegue nel programma di potenziamento e sviluppo delle proprie infrastrutture, in particolare quelle del Terminal Intermodale che, a differenza di quanto avviene in altri interporti, è in proprietà ed in gestione diretta. Negli ultimi anni, con un investimento superiore a 25 milioni di euro, sono state installate 5 gru elettriche a portale che hanno quasi completamente sostituito le reach stakers gommate a gasolio nella movimentazione di container e semirimorchi. Una scelta che ha ragioni sia economiche – la produttività e la flessibilità delle operazioni di carico e scarico è molto maggiore con le gru elettriche - che ambientale, un tema al quale Interporto Padova ha sempre dato massima attenzione. 

Roberto Tosetto, direttore generale dell’hub logistico padovano, uno dei principali in Italia, racconta: “E’ vero, la nostra ‘vocazione’ per l’ambiente non nasce adesso ma è proprio una delle ragioni stesse della nascita e dello sviluppo di Interporto. Quando 50 anni fa, nel 1973 fu creato l’Interporto, l’intermodalità era ancora quasi fantascienza, oggi è uno dei cardini della sostenibilità ambientale del trasporto merci. E Interporto Padova, ancora nel 2011, ha realizzato un impianto fotovoltaico sui tetti dei propri magazzini che all’epoca era il più grande d’Italia e produce ancora adesso 15 GWh di energia pulita l’anno.”  

Oggi Interporto Padova, è una realtà di primo piano della logistica a livello nazionale ed europeo. Si sviluppa su una superficie in proprietà di oltre 1 milione di mq, offre in locazione 280.000 mq di magazzini coperti logistici, 25.000 mq di celle a temperature controllate e 40.000 mq di uffici dedicati a operatori terminalistici e aziende di servizio. Il cuore di questa che è una vera e propria “città della logistica” è il grande Terminal Intermodale, anch’esso in proprietà, che si sviluppa su una superficie di 350.000 mq ed è attrezzato appunto con gru elettriche a portale, e 18 binari di cui 8 a modulo europeo da 750 metri. Questo complesso terminalistico intermodale ha reso Interporto leader nel settore dei terminal terresti e permette alle aziende del Veneto e del Nord Est di usufruire di servizi di trasporto efficienti e competitivi per i traffici internazionali. Interporto Padova è infatti collegato ai principali porti italiani ed europei ed è così il “gate” attraverso il quale le aziende possono far transitare con la massima efficienza le merci in import/export da qualsiasi angolo del mondo

La piattaforma logistica padovana movimenta nel proprio Terminal attraverso oltre 8000 treni/anno qualcosa come 396.000 tra container e semirimorchi. Un risultato reso possibile proprio dall’installazione delle gru elettriche che il direttore generale illustra così: “Le gru elettriche ci permettono di crescere in termini di unità intermodali movimentate e di treni serviti senza dover allargare la superficie del terminal, e quindi consumare altro terreno, e questo è già un risultato da rimarcare, e poi ovviamente tagliano tutte le emissioni prodotte dai motori diesel delle gru gommate.  Infine ci permettono di realizzate l’automazione delle movimentazioni che altrimenti sarebbe impossibile e che ci consentirà a breve di essere ancora più performanti nei servizi che offriamo agli MTO.”

Energia elettrica che ancora una volta Interporto Padova punta a produrre in proprio. “L’energia prodotta con il fotovoltaico è assolutamente pulita, e questo per noi è un aspetto importante – continua Roberto Tosetto - Così nelle scorse settimane il Cda ha approvato l’installazione di un ulteriore impianto fotovoltaico nell’area del Terminal Intermodale in grado di produrre poco meno di 1 MW di energia elettrica, impianto che servirà proprio per alimentare le gru elettriche e tutti i dispositivi che via via assicureranno la automazione del terminal. In questo caso potremo ben dire che tutta l’energia impiegata nell’attività intermodale non viene da fonti fossili, rendendo ancora più sostenibile e “verde” una modalità di trasporto che, utilizzando la ferrovia sulle lunghe distanze, assicura un impatto ambientale molto limitato. L’impianto sarà pronto nei primi mesi del 2023. Ma, in un momento come l’attuale, con i costi dell’energia elettrica cresciuti a dismisura e senza un chiaro orizzonte di cosa accadrà in futuro, Interporto Padova ha scelto di aumentare ulteriormente il proprio investimento nel fotovoltaico ed ha previsto di installare ulteriori 35.000 mq di pannelli di ultimissima generazione sulle coperture che fino ad ora non ne erano dotate. Il progetto è in via di definizione e sarà messo a punto nel corso del 2023”.

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