DICEMBRE 2022 PAG. 74 - Confetra, priorità e obiettivi imprese logistiche del nordest
Il Direttivo di Confetra Nord Est guidato dal presidente Paolo Salvaro ha incontrato il presidente di Confetra Carlo de Ruvo in occasione della periodica riunione della associazione territoriale svoltasi recentemente a Brescia. L’appuntamento ha permesso di approfondire gli obiettivi prioritari di Confetra a sostegno della logistica e del trasporto e di fare il punto con il presidente De Ruvo sulle più specifiche questioni che riguardano il Nord Est. Incoraggianti, per De Ruvo, i primi confronti con il nuovo Governo per l’ampia disponibilità all’ascolto, anche se le misure fino ad oggi messe a punto e annunciate, presentano dei chiaroscuri. In particolare la riduzione del cuneo fiscale a beneficio delle imprese e dei lavoratori sembra ancora insufficiente. Positivo anche il bilancio dell’interlocuzione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, anche se rimane l’annoso nodo di una visione dei controlli che è poco “business oriented” a differenza di quanto avviene negli altri paesi dell’Unione e in particolare in Nord Europa. Sulle questioni che più puntualmente riguardano il Nord Est, il presidente De Ruvo ragiona: “Non c’è dubbio che il Nord Est, rispetto ad altre aree del Paese possa contare su una rete logistica di qualità: pensiamo al Porto di Venezia agli interporti di Verona e Padova solo per fare un paio di esempi. Tuttavia ci sono alcune criticità che i nostri associati mi segnalano, che sono specifiche di questi territori e si vanno ad aggiungere alle altre che riguardano tutto il Paese, come energia, fiscalità, semplificazione amministrativa, digitalizzazione, sulle quali Confetra vuole ottenere degli impegni chiari dal nuovo Governo”.
La logistica ha bisogno certamente di digitalizzazione, ma non può prescindere dalle infrastrutture fisiche. Portualità e transito del Brennero sono i temi sui quali Confetra Nord Est ha affidato al presidente De Ruvo altrettanti dossier specifici.
“Nei giorni scorsi il Mose ha salvato Venezia dalla terza marea più alta di sempre – riflette De Ruvo - e tutti noi come italiani e come amanti della storia e dell’arte ne siamo felici. Tuttavia la chiusura, che temiamo sarà frequente, delle barriere condiziona pesantemente l’attività del porto che già ha accettato di ricevere navi con un pescaggio limitato. Se a questo aggiungiamo che la conca di accesso alla laguna, a paratoie chiuse non funziona, si capisce bene che è necessario affrontare il problema quanto prima. Anche la questione delle crociere che solo a una prima lettura superficiale, sembra non interessare il mondo della logistica e dei trasporti, richiede una risposta convincente che chi lavora a Venezia mi assicura è attesa da troppo tempo. Le imprese che lavorano col Porto di Venezia hanno dato vita alla Venice Port Community per avere una voce comune e più forte nei confronti dei decisori politici, è una figura che ritengo assolutamente positiva che Confetra supporta con convinzione”.
L’altro tema che preoccupa molto il mondo della logistica e non solo quello degli autotrasportatori è la difficoltà di transito al Brennero per i TIR.
“E’ un problema che riguarda non solo il Nord Est ma tutta l’Italia - commenta il presidente De Ruvo - visto che attraverso questo valico secondo uno studio delle Camere di Commercio transitano quasi la metà delle esportazioni nazionali e oltre il 70% dei flussi import/export dell’Italia con l’UE.
Le limitazioni che l’Austria e in particolare il Tirolo mette ai camion non austriaci va innanzitutto contro le regole comunitarie di libera circolazione delle merci e delle persone e provoca anche delle ripercussioni sulla sicurezza in Autobrennero, con code che nei giorni scorsi hanno superato i 28 km. Oltretutto gli autisti sono bloccati nelle loro cabine al freddo, senza servizi in una condizione inaccettabile in un paese civile. Sono alcuni anni che questa situazione va avanti e credo che solo un intervento chiaro del nostro Governo nei confronti di quello austriaco e una altrettanto chiara posizione con le istituzioni europee interessate possa sbloccare il braccio di ferro con l’Austria in attesa del completamento del tunnel ferroviario del Brennero e della possibilità quindi di spostare sul treno parte di questi flussi. Sto raccogliendo una documentazione di dettaglio su questa situazione per poter agire in modo più preciso e puntuale. Non c’è dubbio che, come Confetra, assieme alla nostra associazione territoriale che ho visto molto partecipata e attiva, percorreremo ogni possibile strada per dare una risposta a queste legittime richieste del mondo logistico”.