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DICEMBRE 2022 PAG. 96 - Propeller Clubs, sinergie su tutto il territorio nazionale

 



Con la ripartenza, a distanza di anni, dell’attività del club di Verona la rete italiana dei Propeller ha raggiunto quest’anno quota 25. Tra questi ben sei – Torino, Milano, Roma, Mantova, Bologna e lo stesso Verona – fanno riferimento a centri interni. Segno che il modello associativo si fa largo laddove cresce l’interesse per la logistica intesa lungo tutta la sua filiera. «C’è un lavorìo continuo di elaborazione di idee e iniziative sul territorio che come livello nazionale abbiamo accompagnato anche in quest’anno particolarmente intenso e positivo» conferma il presidente nazionale dell’International Propeller Club, Umberto Masucci. «I buoni rapporti instaurati con il MIT, le Autorità Marittime portuali e militari, nonché con le associazioni di categoria datoriali e non, ci hanno permesso di supportare al meglio il confronto tra gli stakeholder di fronte alle tante problematiche di questo periodo». 

Senza dimenticare l’impegno diretto nelle missioni internazionali…

Le missioni all’estero credo rivestano una grande importanza a diversi livelli. Quest’anno abbiamo visitato un’importante realtà come Amburgo mentre l’anno prossimo sarà il turno della Turchia. Tutte trasferte che se da un lato permettono di confrontarsi con realtà di primaria importanza a livello mondiale dall’altro offrono l’occasione anche al sistema italiano di far conoscere le sue best practices. A maggior ragione dal momento in cui abbiamo deciso di aprire questo tipo di iniziative ai rappresentanti di tutto il cluster. Ad Amburgo, ad esempio, erano presenti tre presidenti di AdSP, due segretari generali, delegazioni di varie associazioni. 

Altrettanto importante l’impegno in Italia… 

Mi limito a segnalare il contributo del Propeller ad appuntamenti come lo Shipping Forwarding & Logistic Meet Industry di Milano, in una regione come la Lombardia che produce il 30% del PIL nazionale, la convention biennale dei Propeller organizzata a Ravenna nell’ambito dell’European Maritime Day, il MidMed Shipping Days a Palermo, con una location di prestigio come Palazzo dei Normanni Sicily Day e la Naples Shipping Week in cui abbiamo ospitato i vertici dell’IMO e dell’EMSA, oltre il Forum mediterraneo delle Guardie Costiere. Manifestazioni in cui è emerso la nostra filosofia di far circolare le idee. 

La grande novità del 2022 è l’istituzione del Ministero del Mare…       

Era già da alcuni anni che il nostro network promuoveva l’idea e l’accoppiamento con il Ministero del Sud è da considerare senza dubbio un elemento positivo perché segna un nuovo indirizzo. La stessa attribuzione delle deleghe sulla logistica e l’intermodale ad una persona preparata come il vice ministro Rixi mi sembra indice di una rinnovata attenzione al mondo che rappresentiamo.  

Su quali temi si concentrerà il Propeller nel 2023? 

Mi aspetto la conferma delle innumerevoli attività portate avanti già da quest’anno sui vari territori. Un’idea interessante, discussa nel consiglio di presidenza nazionale, potrebbe essere quella di attivare iniziative tra i vari club che condividono le stesse tematiche. A questo proposito vorrei mettere assieme tutte le rappresentanze del Sud Italia per avviare una discussione su questioni rilevanti come il Ponte sullo Stretto, l’uso delle risorse del PNRR, il potenziamento delle ferrovie. E poi un rafforzamento della presenza femminile, già ampiamente rappresentata con 5 donne alla presidenza di altrettanti Clubs, e dei giovani. Proprio nell’ultimo consiglio direttivo a Roma abbiamo dato un’accelerazione su quest’ultimo discorso. L’anno prossimo sarà quello in cui porre le basi per accrescere la loro presenza e preparare il cambio generazionale.

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