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Crociere, 2025 da record per la Sicilia

 


Lo studio di Risposte Turismo fotografa un anno di crescita per la crocieristica siciliana. In arrivo 500 milioni di investimenti nei porti entro il 2028. 

La Sicilia consolida la propria posizione come hub crocieristico del Mediterraneo, combinando crescita del traffico, diversificazione stagionale e un piano infrastrutturale in linea con le esigenze di sostenibilità e competitività. L’isola si conferma nel 2025 la principale regione italiana per numero di toccate nave e di porti crocieristici attivi, con oltre 2 milioni di passeggeri movimentati (+10% sul 2024) e più di 1.000 scali (+17%). 
Sono i dati contenuti nel nuovo studio di Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza che dal 2011 organizza Italian Cruise Day, il forum nazionale dedicato all’industria crocieristica, in programma quest’anno a Catania il 24 ottobre. 
L’isola, con 12 porti crocieristici operativi, quasi raddoppia il volume passeggeri rispetto al 2016, quando i crocieristi erano poco più di 1,1 milioni. Secondo Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, questo risultato è frutto “della capacità attrattiva dell’isola e dell’impegno crescente delle Autorità di Sistema Portuale, delle amministrazioni locali e degli operatori del turismo e della portualità”. 
Nel dettaglio, Palermo si conferma il primo porto siciliano con oltre 1 milione di passeggeri movimentati e 280 toccate nave. Seguono Messina (760 mila passeggeri e 250 scali) e Catania, che supera per l’ottava volta i 200 mila passeggeri, posizionandosi al 14° posto tra gli scali italiani. 
La Sicilia è inoltre tra le regioni più “destagionalizzate”: oltre il 60% del traffico crocieristico si concentra fuori dal trimestre estivo, segno di un’offerta turistica attiva anche nei mesi autunnali e primaverili. 
A livello nazionale, la regione si contende con la Campania il terzo posto per numero di crocieristi movimentati e si colloca al primo posto per numero di porti crocieristici attivi. Grazie ai risultati di Palermo (4° scalo italiano) e Messina (8°), la Sicilia è seconda solo alla Liguria per rappresentanza nella top 20 mediterranea. 
Il report di Risposte Turismo segnala circa 500 milioni di euro di investimenti programmati tra il 2026 e il 2028 nei porti siciliani. Tra i principali interventi figurano: 222 milioni per nuove infrastrutture e ammodernamenti; 65 milioni per dragaggi; 62,9 milioni per progetti nei terminal crociere, inclusi 30 milioni per il nuovo terminal di Trapani e 23,4 milioni per Porto Empedocle. A questi si aggiungono 171 milioni di euro destinati all’elettrificazione delle banchine (cold ironing), di cui 115 milioni già inseriti nel triennio 2023-2025 nell’ambito del PNRR. 
Secondo Francesco Di Sarcina, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, “i porti di Catania, Siracusa e Pozzallo devono operare in modo sinergico per fare della Sicilia sudorientale un riferimento per il turismo crocieristico, puntando su infrastrutture, accoglienza e promozione territoriale”.
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