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AGOSTO 2023 PAG. 43 - La sostenibilità del prossimo futuro a GreenBlueDays

 



La sostenibilità deve penetrare nel tessuto cittadino. Essere esposta nelle vetrine, camminare sulle ruote di una mobilità elettrica, deve essere assunta come stile di vita, diventare argomento di discussione. Va anche comunicata in modo diverso. Le idee devono far scoccare scintille nella consapevolezza delle persone. È per questo che al tradizionale format palco platea, troppo rigido, eccessivamente gerarchico, vengono preferiti gli incontri in l’agorà che presuppongono un confronto trasversale, condiviso, inclusivo che da spazio e voce ai giovani.

Elisabetta Masucci, Sonia Cocozza e Rosy Fusillo, fondatrici di Green Blue Days ETS sono alle prese con l’organizzazione della terza edizione di GreenBlueDays. Un appuntamento, la cui parola chiave sarà “Acqua”, «risorsa sempre più preziosa e da tutelare, vero e proprio fil rouge dei diversi agorà», che segna il ritorno a Napoli, dopo la fortunata trasferta di Taranto, con importanti novità. 

«La terza edizione sarà suddivisa in due momenti distinti. A fine settembre si svolgerà Green Blue Days Action - Vie Sostenibili (27-29 settembre, ndr) mentre nel mese di maggio 2024 si terrà Green Blue Days Forum, in cui verranno portati alla luce a livello istituzionale i risultati di un lavoro sinergico che avrà inizio proprio con la prima tappa di settembre. L’obiettivo è quello di riannodare i fili del dialogo territoriale avviato con la prima edizione promuovendo una serie di azioni attive e proattive, capaci di coinvolgere il tessuto cittadino. Il tutto accreditato dal prezioso contributo del comitato scientifico di GreenBlueDays, coordinato dal prof. Massimo Clemente, direttore del CNR-IRISS, e con la guida del prof. Antonio Uricchio, presidente Anvur, che animerà, ospitato a Palazzo Ravaschieri, il dibattito su uno spettro selezionato di temi che riguarderanno, tra gli altri, la rigenerazione urbana, le comunità energetiche, il fashion e l’agrifood, oltre che la formazione e il mare, declinato sotto l’aspetto della tutela dei mari e salvaguardia della biodiversità». 

Nata e concepita come laboratorio d’idee per la GenZ da tramutare in azioni concrete, Green Blue Days Action ha eletto il quartiere di Chiaia come terreno di sperimentazione. È qui che si animeranno le “Vie Sostenibili” con la partecipazione di retail, agenzie, associazioni professionali per rendere «visibile e coinvolgente» il concetto di sviluppo sostenibile. L’idea è quella di sensibilizzare il cittadino comune, creare senso di appartenenza, suscitare sentimenti collettivi attraverso l’uso di installazioni, allestimento di vetrine con materiali provenienti dallo scarto di produzione, buone pratiche all’interno degli spazi urbani, siano essi commerciali o pubblici. Insomma, «calare i concetti teorici nella realtà materiale per avviare un cambiamento di mentalità che deve necessariamente guardare ai giovani e al loro futuro». 

«E’ in quest’ottica che abbiamo pensato anche ad una “startup exhibition” sulla base di una volontà molto precisa: fornire prodotti o servizi sostenibili a supporto dei processi di trasformazione delle aziende e delle istituzioni. Mai come ora servono soluzioni innovative. Così come l’opportunità di creare occasione di matching tra mondo delle imprese, della ricerca e della formazione universitaria».    

Forte dei numeri registrati nelle due precedenti edizioni – oltre 51.000 visitatori, 630 relatori, 136 aziende, 84 associazioni – la terza Green Blue Days confermerà la vocazione agli interventi concreti anche nel minimizzare l’impatto ambientale della manifestazione. Come nelle precedenti edizioni l’allestimento non vedrà l’utilizzo di materiali plastici e si darà luogo ad un’opera di rimboschimento in collaborazione con Il WWF nell’Oasi del Parco degli Astroni per compensare la produzione di CO2.

«Nata con l’idea di fare qualcosa per lo sviluppo del territorio e per creare opportunità per i suoi giovani Green Blue Days è un progetto che sta crescendo molto velocemente. Numerosissime le partnership con enti di ricerca, Università, associazioni, aziende, al fine di creare progettualità in modo sinergico per lo sviluppo del territorio.  Trasformare le parole in azioni, questo il filo conduttore. L’auspicio è che quella di Napoli sia solo una delle tappe intermedie verso la convergenza proficua degli interessi dei cittadini, del mondo produttivo e istituzionale verso un comune percorso virtuoso. La sostenibilità si costruisce passo dopo passo».

G.G.

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