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AGOSTO 2023 PAG. 46 - Momento di svolta epocale per le economie africane

 



Il riassestamento della globalizzazione potrebbe rappresentare l’occasione d’oro per lo sviluppo del continente africano. I fenomeni di reshoring innescati dall’incalzare di un contesto di “policrisi” (emergenza pandemica, alto costo dell’energia, inflazione, attriti geopolitici, tra le altre) offrono sempre maggiori opportunità per inserire le economie locali nelle supply chain internazionali per i beni ad alto valore aggiunto, con effetti postivi su Pil, posti di lavori e livelli salariali. A patto di creare le condizioni favorevoli ai nuovi investimenti necessari.

È quanto sottolinea un report “The Potential of Africa to capture tecnology intensive global supply chain” presentato recentemente a Nairobi dal segretario generale dell’UNCTAD (United Nations Conference on Trade and Development), Rebecca Grynspan.    

Il documento mette in evidenza i tre pilastri su cui l’Africa può giocare un importante ruolo nei processi di diversificazione delle forniture che paesi ed imprese stanno affrontando per ridurre i rischi derivanti da crisi che si susseguono a velocità sempre maggiore.   

“La diversificazione del commercio crea resilienza e migliora l’innovazione - ha sottolineato la Grynspan - L’Africa è ben posizionata per sfruttare questa tendenza anche grazie ad un’area di libero scambio commerciale che può favorire lo sviluppo di grandi sinergie per partecipare alle catene di approvvigionamento globale”.

Tra i vantaggi del continente la possibilità di fornire materie critiche nell’ambito della crescita del mercato delle energie rinnovabile. Un esempio per tutte: il litio, essenziale per la produzione di batterie per auto elettriche. Sotto questo aspetto, rimarca il report, “c’è la possibilità di diventare una destinazione per la produzione, puntando a esportare beni finiti più complessi piuttosto che le sole materie prime”. 

C’è poi l’aspetto demografico. L’Africa può vantare non solo una forza lavoro dinamica e giovane, ma anche una “burgeoning” (classe media) che offre mercati di consumo locali per beni ad alta tecnologia.

“Il trasferimento di alcune catene di approvvigionamento in Africa è destinato a ridurre i costi di trasporto, promuovere la sostenibilità ambientale e la diversificazione,” ha commentato Oulimata Sarr, ministro dell’Economia del Senegal. “Le industrie ad alta tecnologia, in particolare la produzione di veicoli elettrici e telefoni cellulari, che richiedono una vasta gamma di materie prime e input intermedi, possono sfruttare la vicinanza del mercato africano e beneficiare di opportunità di maggiore valore aggiunto e creazione di posti di lavoro, tutti vantaggi che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2063 dell’Unione Africana.”

Il rapporto analizza il “potenziale inespresso” per i paesi africani nel rafforzare la loro posizione proprio in settori chiave come l’automotive, il solare e il farmaceutico. In questo aiutati da una sostanziale crescita dell’ecosistema tecnologico. “Hub in intelligenza artificiale, stampa 3D, blockchain, fintech ed e-commerce stanno prosperando in paesi come il Kenya”, favorendo l’innovazione e rafforzando le possibilità dell’Africa in questo percorso.

Tra i vantaggi nel creare un ambiente favorevole alle industrie ad alta tecnologia anche l’aumento dei salari (oggi quello medio è di 220 dollari al mese, mentre nelle Americhe è di quasi 670 dollari) e una diversificazione economica che favorirebbe la resilienza rispetto agli shock futuri.

Tuttavia, affinché ciò accada, sarà necessaria una maggiore capacità di investimento. Il rapporto sottolinea il fatto che “attualmente solo circa il 2% degli investimenti globali nelle energie rinnovabili va all’Africa”.

Sotto questo aspetto sarà necessario innanzitutto rimuovere gli ostacoli normativi per attrarre nuove risorse e mettere in atto piani di sviluppo industriale a livello regionale. 

Uno di questi, l’accordo regionale tra la Repubblica Democratica del Congo e lo Zambia, per la creazione di una zona industriale per la produzione di batterie per auto elettriche, potrebbe rappresentare una delle best practices cui ispirarsi.

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