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LUGLIO 2023 PAG. 21 - Proroga al decreto VIA per l’antemurale di Porto Torres

 



L’avvio ufficiale del cantiere per la realizzazione dell’Antemurale di Porto Torres è oramai imminente. È dei giorni scorsi il Decreto con il quale il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, di concerto con quello della Cultura, ha disposto la proroga, al 28 aprile 2028, del termine di validità quinquennale del giudizio favorevole di compatibilità ambientale rilasciato con il Decreto VIA del febbraio 2018. Un provvedimento molto atteso quello rilasciato il 19 luglio (l’iter è partito nel mese di febbraio con la richiesta di proroga da parte dell’AdSP) e che coprirà i prossimi cinque anni di lavori e di successivi monitoraggi. Resta ancora un imminente ed ultimo nullaosta da parte degli Enti competenti sull’ottemperanza ad una parte delle prescrizioni ante operam (alcuni interventi per la rimozione di massi di scogliera, indagini su un’area di dragaggio, piano di cantierizzazione per il recupero dei materiali di demolizione degli Alti Fondali), affinché l’impresa appaltatrice, la Sales Spa, possa finalmente portare a termine gli ulteriori interventi previsti dalle prescrizioni del Decreto VIA (posizionamento dei dissuasori antistrascico nel Parco dell’Asinara, spostamento del fortino militare del molo di Levante e nuova collocazione per la statua della Madonna) e avviare definitivamente il cantiere. Circa due anni, come da contratto, i tempi per la realizzazione dell’opera – del valore complessivo di 36 milioni di euro – che modificherà il layout portuale di Porto Torres, garantendo maggiore protezione del bacino commerciale dalle correnti marine ed una nuova e più funzionale destinazione alla banchina degli Alti Fondali per l’ormeggio di navi di ultima generazione. “In attesa degli ultimi ed imminenti nullaosta a conclusione delle verifiche di Ispra e Arpas su una consistente parte delle attività previste dal Decreto Via del 2018 – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – possiamo finalmente riprendere speditamente con le procedure per l’apertura del cantiere che, nostro obiettivo, entrerà nel vivo con le lavorazioni nel mese di settembre. Iniziamo finalmente ad avvicinarci all’uscita di un iter procedimentale lunghissimo, tortuoso, in alcuni casi anacronistico che, è evidente, collide con le esigenze di maggiore rapidità di risposta alle esigenze del settore. Problematiche che, in occasione dell’inaugurazione del distretto della Cantieristica di Cagliari, ho avuto occasione di sottoporre personalmente al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini”.

Intanto una nuova configurazione per il layout portuale di Porto Torres è stato uno degli argomenti principali all’ordine del giorno della seduta del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare di Sardegna. Relativamente allo scalo del Nord Ovest, la proposta sottoposta all’organo di governo dell’Ente è quella di un Adeguamento Tecnico Funzionale al Piano Regolatore Vigente che, nel tratto di bacino portuale tra la radice della diga di sopraflutto ed il pontile (non più utilizzato da un decennio) dei Prodotti secchi Eni, prevede la realizzazione di un ampio piazzale da destinare alle operazioni portuali. L’ATF approdato in Comitato di Gestione (e che dovrà ottenere la successiva approvazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) introduce una sostanziale modifica in incremento delle dimensioni previste dal PRP, con la creazione di una vasca di colmata di 310 mila metri quadri e capacità di 2,3 milioni di metri cubi.  L’infrastruttura, che andrà ad accogliere i materiali di risulta delle operazioni di dragaggio del bacino commerciale di Porto Torres e parte di quelli provenienti dagli altri scali di competenza dell’AdSP (ad esempio il dragaggio di Olbia), sarà delimitata da una fila di cassoni cellulari di modo che la stessa, una volta giunta a saturazione, possa essere utilizzata a stralci funzionali per soddisfare nuove esigenze operative del porto.

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