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LUGLIO 2023 PAG. 50 - Festival Euromediterraneo per rilanciare connessioni e nuove diplomazie

 



Il Mediterraneo e le sue sinergie possono divenire un modello pedagogico per la formazione alle nuove diplomazie. Educare alla diplomazia concreta e alla promozione della rete tra attori economici e ricercatori per il Mediterraneo è l’obiettivo della Feuromed Summer School, svoltasi a Pollica e organizzata dal Future Food Institute, dal Comune di Pollica e dal primo Festival Euromediterraneo dell’Economia (Feuromed), elaborato dal Quotidiano del Sud in collaborazione con la Commissione e il Parlamento europei e il patrocinio del Comune di Napoli. Nel cuore del Cilento e nella bellissima realtà marittima di Acciaroli, una frazione del Comune di Pollica, si sono tenuti quattro giorni di lavori che hanno coinvolto giovani under 30 (studenti, ricercatori e manager delle imprese partner), guidati dall’ex Ministro Patrizio Bianchi e dai membri del Comitato Scientifico del Festival Euromediterrano dell’Economia, diretto da Roberto Napoletano, direttore del Quotidiano del Sud/L’Altra Voce. Nel corso della Summer School autorevoli esponenti del mondo della politica, dell’impresa e della cultura si sono confrontati sulle nuove dinamiche del Mediterraneo e sull’importanza di concepire una nuova idea di formazione aperta alle opportunità del territorio mediterraneo e all’importanza di ideare una nuova diplomazia sulla concretezza delle opere virtuosi e replicabili. Formare una comunità consapevole, in grado di usare la diplomazia come leva di sviluppo sostenibile di un Mediterraneo che va oltre i confini geografici. La passione è ciò che anima i giovani provenienti da diverse regioni italiane e da facoltà universitarie diverse. Al Castello dei Principi Capano di Pollica ha preso vita una nuova primavera culturale, partendo da quattro tematiche: nuove diplomazie (culturale, scientifica ed energetica); navigare la complessità della rete e delle reti; sostenere lo sviluppo delle industrie essenziali del mare e della terra; favorire la crescita di una nuova manifattura. 

Esperienze e idee progettuali si fondono. Secondo Patrizio Bianchi, già ministro dell’Istituzione, la Summer School di Pollica può divenire un esempio concreto di una nuova scuola aperta e interconnessa, capace di abbattere muri e vivere spazi di socialità, una fabbrica di sapere e saper fare che sappia scrivere e ideare, capace perciò di controllare la parola, ma pure d’usare video, immagine, suono e musica. Bianchi è consapevole che ideare nuovi legami sociali, sviluppare i buoni esempi comunitari del Mediterraneo e inseguire una visione contemporanea di una diplomazia aperta al dialogo è il punto di partenza per andare incontro ad un insegnamento adeguato al futuro digitale e all’interconnessione globale che si è ormai prospettata per la nostra globalità economica. Le nuove dinamiche della cooperazione internazionale devono far comprendere l’importanza di implementare nel mondo della scuola le innovative e necessarie competenze digitali che hanno a che fare con l’alfabetizzazione digitale, ovvero con la capacità di utilizzare i numerosi hardware e software della nostra attualità per svolgere le normali attività occupazionali, di comunicazione e di amministrazione territoriale. Inoltre, la digitalizzazione può contribuire alla crescita delle opportunità derivanti dalla cooperazione economica e culturale con le altre realtà del Mediterraneo. Secondo gli esperti del Future Food Institute e del Comune di Pollica, guidato dal sindaco Stefano Pisani, implementare una reale e duratura transizione ecologica significa favorire una maggiore connessione tra attori e territorio, sviluppare politiche integrate e sistemiche necessarie per implementare gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la neutralità climatica e la prosperità collettiva, ma anche creare le basi per uno spazio operativo sicuro e giusto per l’umanità. 

Nel corso dei lavori, esperti ed imprese si sono confrontati per co-progettare soluzioni politiche ed energetiche per il Futuro del Mediterraneo. Davide Tabarelli, Presidente di NE - Nomisma Energia e Professore del Dipartimento di Ingegneria presso l’Università di Bologna, ha analizzato e descritto il ruolo dell’Italia, dell’Europa e le visioni geopolitiche per la diversificazione energetica del Mediterraneo.  La mobilità, i trasporti e l’elettricità sono elementi essenziali per lo sviluppo economico e la vita così come concepita in Occidente. Attualmente, la maggior parte dell’energia proviene dai derivati del petrolio e storicamente la crisi petrolifera del 1973 ha innescato un cambiamento epocale nell’approccio energetico, consegnando un primato strategico al dominio dei fossili e delle emissioni. Per l’Italia è importante parlare di energia considerando che le grandi importazioni che provengono dall’estero e l’aumento del costo del gas degli ultimi mesi hanno aiutato a far comprendere la nostra debolezza strutturale come sistema Italia. Secondo il professore, il mercato energetico sarà sempre più orientato al GNL. Considerate le difficoltà a fare nuovi tubi e collegamenti, nonostante il funzionamento del TAP, una parte importante della nostra diversificazione energetica proviene dal GNL. In aggiunta, assistiamo alla grande problematica dell’EastMed, il progetto di gasdotto che si snoderebbe per circa 1.900 km tra Israele, Cipro e Grecia, per poi, attraverso l’estensione Poseidon, raggiungere l’Italia. 

Domenico Letizia

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