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LUGLIO 2023 PAG. 8 - News dal Mondo

 



IMO, nuova strategia per le emissioni delle navi

La Commissione Marine Environment Protection dell’IMO ha concordato una revisione della strategia per la riduzione dei gas ad effetto serra prodotti dall’industria dello shipping con l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni entro o attorno al 2050, rispetto alle emissioni prodotte dal trasporto marittimo nel 2008. La proposta prevede “punti di controllo indicativi” al fine di raggiungere una serie di traguardi intermedi: riduzione di almeno del 20% con l'obiettivo di salire al 30% entro il 2030 e di almeno il 70% con un obiettivo dell’80% entro il 2040. La strategia precedente, adottata nel 2018 prevedeva un taglio di almeno il 40% delle emissioni di carbonio entro il 2030 e una riduzione di almeno il 50% delle emissioni di gas serra entro il 2050. Inoltre la nuova strategia prevede che entro il 2030 almeno il 5%, con l'obiettivo di salire al 10%, della domanda totale di energia del trasporto marittimo sia fornita da combustibili o fonti di energia a emissioni zero o prossime allo zero.

Nuovo terminal ro-pax a Biserta

Prevede un investimento iniziale di 210 milioni di euro su un’area di 13 ettari complessivi il progetto del nuovo terminal Ro-Pax nel porto di Biserta, in Tunisia, presentato dal gruppo STA-MAP-Setec. L’obiettivo dell’intervento è quello di aumentare la capacità portuale del paese inserendosi nell’ambito dei porti “green” del Mediterraneo e dell’Africa con un terminal operato attraverso attrezzature meno inquinanti, grazie alla elettrificazione delle navi in banchina e l’eventuale accoglienza di una flottiglia di imbarcazioni alimentate a gas naturale liquefatto (GNL). Nella medesima area geografica del nuovo terminal, c’è una presenza significativa di attività legate all’automotive con società quali Gruppo Leoni, Yazaki, Valeo, Coficab, Tunisie Cables, OneTech Van Laack che si avvantaggeranno della nuova struttura e richiameranno ulteriore sviluppo di insediamenti industriali.

Binario Divaca-Capodistria, si al prestito BEI

Con un ritardo di oltre quattro anni la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) ha approvato definitivamente un prestito fino a 250 milioni di euro per il binario ferroviario Divača-Capodistria. La 2TDK, società statale che gestisce il progetto attualmente valutato in 1,11 miliardi di euro, dovrebbe iniziare ad attingere ai fondi dal 2025. La BEI aveva già approvato il prestito alla 2TDK nel maggio 2019, ma aveva posto una serie di condizioni aggiuntive, tra cui una garanzia statale, un contratto di concessione firmato, una procedura di selezione competitiva per la supervisione del progetto e vincoli relativi al valore dei lavori di costruzione. La costruzione in corso del nuovo collegamento di 27 chilometri tra l'hub interno di Divača e il porto di Capodistria dovrebbe essere completata entro la fine del 2025, con i primi treni previsti sui binari nella prima metà del 2026.

L’India progetta due hub marittimi per l’idrogeno

Il Ministero dei Trasporti indiano ha annunciato un’accelerazione dei piani per l’introduzione dell’idrogeno come combustibile per l’industria marittima nei porti del Gujarat e del Tamil Nadu. Il dicastero ha dato mandato agli enti che gestiscono i principali scali delle due aree (Jawaharlal Nehru, Paradiop, VOC e Deendayal) di acquisire due rimorchiatori ciascuno basati su questa tecnologia, in via di viluppo presso il cantiere navale di Cochin. Inoltre per VOC e Deendayal verranno creati degli hub per la gestione del vettore energetico. Tra gli obiettivi del governo indiano l’operatività entro il 2017 di almeno due navi alimentate da idrogeno verde o da combustibili derivati cui seguirà l’aggiunta di due ulteriori unità green ogni anno successivo così come previsto dagli obiettivi di decarbonizzazione previsti dalle linee guida Harit Sagar Green Port Guidelines 2023.

Ordine record per SHI

Samsung Heavy Industries ha siglato un contratto da 3,1 miliardi di dollari per la costruzione di 16 navi portacontainer. Si tratta in particolare di navi da 16mila TEU con propulsione a metanolo che saranno consegnate in più fasi entro dicembre 2027 per un caricatore asiatico non reso pubblico ufficialmente (secondo rivelazioni della stampa specialistica asiatica si tratterebbe di Evergreen Marine). L’accordo segna il più grande ordine ottenuto da Samsung Heavy Industries, superando il precedente record per la costruzione di 12 navi da trasporto di gas naturale liquefatto (LNG), ottenuto nel giugno dello scorso anno. Avendo ottenuto ordini per un totale di 6,3 miliardi di dollari per la costruzione di 25 navi solo quest’anno, Samsung Heavy Industries ha raggiunto il 66% del suo obiettivo per il 2023, fissato a 9,5 miliardi di dollari. Il portafoglio ordini per il 2023 comprende sei metaniere, due petroliere, 16 navi portacontainer e un impianto galleggiante per il gas naturale liquefatto.

Gli ambiziosi piani di APSEZ

Adani Ports and Special Economic Zone (APSEZ), il maggior operatore marittimo privato indiano, ha annunciato il piano per espandere le sue acquisizioni oltre i porti, includendo aziende e servizi nel settore delle utility di trasporto, con l’obiettivo di diventare il primo player globale entro il 2025. APSEZ mira a far crescere i propri volumi di carico fino a 1 miliardo di tonnellate entro il 2030. Secondo la strategia annunciata APSEZ si concentrerà sugli investimenti in porti operativi al di fuori dell'India, con un'esposizione azionaria limitata. A tal fine, l’azienda intende collaborare con partner locali forti che abbiano una partecipazione finanziaria. Attualmente il gruppo gestisce 12 porti e terminal con una capacità complessiva di 580 milioni di tonnellate di merci all'anno.

Nuovo terminal cereali a Varna

La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha firmato un accordo con Logistic Centre Varna EAD, parte di Buildcom Group, per un prestito di 50 milioni di euro destinato a cofinanziare un nuovo terminal per cereali nel porto di Varna, sul Mar Nero. Il finanziamento della BEI è sostenuto dal programma InvestEU. Con l’obiettivo di sostenere la sicurezza alimentare, promuovere un trasporto marittimo a minore intensità di carbonio e stimolare la crescita economica della regione fornendo ai produttori agricoli locali un migliore accesso al mercato delle esportazioni. Grazie al sostegno della BEI, il Gruppo Buildcom, che è il più grande produttore privato bulgaro di olio di girasole e il  principale commerciante di cereali, integrerà l’aspetto logistico della sua attività e ottimizzerà le operazioni portuali di cereali e rinfuse nell’area di Varna. Il nuovo terminal cereali dovrebbe diventare operativo nel secondo trimestre del 2026 e consisterà in una nuova banchina, un silo e altre strutture di stoccaggio, oltre a un nuovo accesso ferroviario e stradale.

Siria e Tunisia, più cooperazione nei trasporti

Siria e Tunisia hanno discusso di cooperazione congiunta e di coordinamento nel settore dei trasporti aerei, marittimi e terrestri, nonché di attivare e sviluppare gli accordi firmati nel settore agricolo. È quanto emerso nel corso di un incontro ufficiale tra rappresentanti dei due paesi. Tra le proposte emerse la creazione di una linea marittima tra Siria e Tunisia per il trasporto di prodotti agricoli, un mercato comune e la concessione di vantaggi preferenziali per facilitare il trasporto di questi prodotti.

Africa, prevista crescita dell’export di GNL

Le esportazioni africane di gas naturale liquefatto dovrebbero crescere del 51% entro il 2035 e raggiungere i 100 miliardi di metri cubi. Lo rivela un rapporto pubblicato dall’African energy chamber (Aec) e diffuso dall’agenzia Ecofin. Il report sottolinea che l’aumento delle esportazioni dal continente dovrebbe derivare in particolare dall’entrata in produzione di diversi grandi progetti in Paesi come il Mozambico, che dovrebbe vedere aumentare la sua capacità di esportazione di Gnl a 16,3 milioni nel 2030 e a 31,5 milioni di tonnellate nel 2035. Anche Senegal, Mauritania e Tanzania dovrebbero vedere crescere rapidamente le loro capacità di esportazione di GNL entro il 2035. Su scala continentale, le capacità cumulative dei terminali di esportazione dovrebbero aumentare dagli attuali 80 milioni di tonnellate all’anno a circa 110 milioni di tonnellate all’anno nel 2030 e a oltre 175 milioni di tonnellate all’anno nel 2040. Sette paesi dovrebbero essere la fonte di quasi tutte queste capacità aggiuntive: Mozambico, Senegal, Mauritania, Tanzania, Nigeria, Algeria ed Egitto. La produzione complessiva di gas naturale in Africa dovrebbe attestarsi intorno ai 268 miliardi di metri cubi durante l’anno in corso. Oltre l’85% di questa produzione proverrà da giacimenti situati nelle sottoregioni del nord Africa e dell’Africa occidentale. La produzione del continente dovrebbe quindi aumentare gradualmente fino a raggiungere i 272 miliardi di metri cubi nel 2025 prima di raggiungere il picco di 340 miliardi di metri cubi nel 2030 e poi di circa 420 miliardi di metri cubi nel 2040.

DSC espanderà la flotta sul Danubio

L’ucraina Danube Shipping Company e la International Finance Corporation (IFC) hanno firmato un accordo nell’ambito della Conferenza internazionale sulla ripresa dell’Ucraina (Ukraine Recovery Conference 2023) che ha avuto luogo recentemente a Londra.  Lo scopo principale degli accordi è mobilitare investimenti privati per l’ammodernamento e l’espansione della flotta del principale vettore ucraino sul Danubio. IFC promuoverà inoltre l’implementazione degli standard europei di politica aziendale, conformità e trasparenza finanziaria. Il rinnovo della flotta della compagnia ucraina Danube Shipping consentirà di ampliare le capacità dell'ecosistema logistico del Danubio.

Barcellona, via libera al cold ironing

Il governo spagnolo ha dato il via libera definitivo alla realizzazione di opere nei porti di Barcellona e di Cadice del valore complessivo di 94 milioni di euro. Per Barcellona si tratta dell’avvio di una gara d’appalto per la costruzione di sette condotte sotto il fondale marino che collegheranno le banchine Energy e Adosado, con lavori del costo di 14 milioni di euro che saranno realizzati in 28 mesi. Le condotte serviranno ad alimentare gli impianti di cold ironing del Molo Adosado, dove sono concentrati i terminal crociere dello scalo. Le condotte, lunghe 700 metri, passeranno ad una profondità di -32 metri sotto il livello del mare attraversando il canale di accesso sud del porto. Via libera anche a due interventi per la costruzione della seconda fase del nuovo container terminal del porto di Cadice e della seconda fase del tunnel di accesso al nuovo terminal, per un investimento complessivo di quasi 80 milioni di euro, di cui 55,8 milioni per il nuovo terminal, con lavori che dureranno 28 mesi, e 23,48 milioni per il tunnel di accesso, con lavori della durata di 18 mesi.


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