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OTTOBRE 2023 PAG. 46 - NEWS ADSP

 



Hennebique, Conferenza dei Servizi chiusa

È stata formalizzata la determinazione conclusiva del procedimento di Conferenza dei Servizi che autorizza il RTI Vitali & Roncello a realizzare l’intervento di recupero dell’Hennebique, nel porto di Genova. Con quest’atto potranno così iniziare le prime attività di cantiere che prevedono la rimozione degli ingombri presenti all’interno dell’edificio e la messa in sicurezza dell’area, il tutto propedeutico ad accelerare l’avvio dei lavori di riqualificazione e valorizzazione del compendio nel rispetto delle prescrizioni emerse in sede di Conferenza di servizi, ivi comprese quelle richieste dalla Sovrintendenza. In disuso dagli anni ‘80, nel 2019 Regione Liguria, Autorità di Sistema Portuale, Comune di Genova e Soprintendenza, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Genova, hanno siglato un accordo di programma per stabilire i criteri per la riqualificazione di Hennebique.  A giugno dello stesso anno, AdSP ha avviato la procedura di gara per l’assegnazione di una concessione di 90 anni con l’obiettivo di salvaguardare quelle caratteristiche costruttive e stilistiche di Hennebique che lo rendono un elemento distintivo del waterfront genovese. Data la rilevanza dell’intervento, il progetto è stato inserito nel Programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto e della città di Genova (“Decreto Genova” Legge 109/2018). Il progetto presentato prevede la trasformazione del compendio in uno spazio pubblico polivalente che ospiterà, tra l’altro, uffici, servizi ricettivi, percorsi culturali e museali di documentazione dell’edificio stesso, eventi per la cittadinanza e occasioni di aggregazione, con gallerie commerciali, bar e ristoranti in aree suggestive come la nuova banchina affacciata sul mare e la terrazza panoramica. Inoltre, è previsto l’ampliamento dei servizi crocieristici, nella parte di ponente del compendio. La riqualificazione di Hennebique completerà il processo di rigenerazione del Porto Storico diventando elemento catalizzatore del percorso pedonale che, partendo dal polo crocieristico di Ponte dei Mille, a ponente, si snoderà lungo la Darsena e attraverso il Porto Antico si ricongiungerà idealmente all’area del nuovo Waterfront di Levante.

Ponte San Giorgio consolidamento concluso

Nel bacino commerciale del porto di Genova, sono conclusi con tre mesi di anticipo sul cronoprogramma i lavori di consolidamento della banchina di Ponte San Giorgio, senza mai interrompere l’operatività del terminal. I lavori su Ponte San Giorgio restituiscono al porto di Genova una banchina più performante per le attuali attività del terminal e già predisposta per accogliere i futuri traffici. L’intervento di potenziamento è stato realizzato attraverso la tecnica del jet grouting che ha permesso di consolidare un volume di oltre 45.000 metri cubi di terreno migliorando la stabilità e la tenuta della banchina. Parallelamente, sono stati eseguiti anche i dragaggi per arrivare a una profondità di fondale ottimale per l’attracco in sicurezza delle moderne imbarcazioni. Il cantiere ha lavorato con una programmazione in fasi tale da non interferire con le operazioni di imbarco e sbarco del terminal che ha così potuto restare operativo per tutta la durata dei lavori. Il potenziamento di Ponte San Giorgio rientra in un quadro di interventi integrati volti a migliorare l’accessibilità marittima del porto di Genova e a rendere il trasporto marittimo più sostenibile e compatibile con la vita in città.

Genova e Savona, incentivi prepensionamento CULMV-CULP

Il Comitato di Gestione dell’AdSP del MLO si è espresso a favore dell’attuazione degli incentivi al pensionamento dei lavoratori delle due imprese autorizzate alla fornitura di lavoro temporaneo nei porti di Genova e Savona attraverso le misure dell’isopensione e del contratto di espansione ai sensi del comma 15bis dell’art. 17 della legge 84/94, per la finestra di uscita relativa al 30 novembre 2023. Sono complessivamente 31 i soci lavoratori, 19 per la CULMV di Genova e 12 per la CULP di Savona, aventi diritto al pensionamento anticipato attraverso la misura dell’isopensione. Mentre, per quanto riguarda la misura del contratto di espansione, considerate le adesioni alle proposte definitive di prepensionamento, è prevista l’uscita di 8 lavoratori in totale, di cui 6 soci CULMV e 2 CULP. Con queste delibere, relative al periodo 2023-2030, si conclude la seconda fase del piano di sostegno, cui si è dato avvio nel corso del 2022 e che ha riguardato complessivamente 75 lavoratori. In tema di contributi, il board si è espresso in favore del riconoscimento al contributo relativo ai costi sostenuti nel periodo aprile-giugno 2023 dalla Compagnia CULP “Pippo Rebagliati” per il reimpiego in altre mansioni del personale parzialmente idoneo al lavoro portuale, in applicazione delle misure ai sensi dell’art. 17, comma 15-bis, Legge 84/94.

Livorno aderisce alla missione Ue sulla salvaguardia dei mari

L’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale ha aderito alla “Mission Restore our Ocean and Waters” della Commissione Europea, che ha come obiettivo il ripristino della salute del Mediterraneo e degli Oceani. Tra i filoni di intervento la creazione a Livorno di un moderno knowledge center, una sorta di piattaforma on line attraverso la quale condividere, utilizzare e gestire le informazioni legate al progetto europeo Life4Medeca, garantendo a tutti gli stakeholder l’accesso a contenuti selezionati e favorendo la condivisione delle conoscenze. Altri filoni di intervento individuati:  la realizzazione di attività di sperimentazione innovativa per favorire lo sviluppo di una blue economy sostenibile (prima fra tutte, attività di test in ambiente reale per lo sviluppo delle tecnologie di guida autonoma in ambito navale) e la presentazione di progetti finalizzati allo sviluppo e la diffusione di una catena del valore europeo per le tecnologie dell’idrogeno pulito, da concordare nell’ambito della Clean Hydrogen Partnership, lanciata dall’UE a Novembre del 2021.

Civitavecchia, l’ambasciatore della Danimarca visita l’ente portuale

L’ambasciatore di Danimarca in Italia ha visitato l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Al centro dell’incontro soprattutto le azioni già messe in campo dall’Adsp ed i progetti futuri sulla “greenizzazione” del porto di Civitavecchia. Si è parlato di eolico off-shore, ambito nel quale la Danimarca è presente con un fondo che partecipa alla joint venture che ha presentato progetti per i parchi eolici offshore galleggianti a largo di Civitavecchia e in Sardegna, della possibilità di reperire aree a terra per l’assemblaggio e le lavorazioni relative alle pale e agli impianti.  La visita è un primo passo “ricognitivo” al quale ne potranno seguire altri per approfondire le tematiche di potenziale interesse per imprese della Danimarca correlate alle attività dei porti del sistema laziale. 

Nord Sardegna, investimenti per oltre 20 milioni

Oltre venti milioni di euro di investimenti per le manutenzioni nei quattro porti del nord isolano. È quanto disposto dall’AdSP del Mare di Sardegna che ha concluso, con la firma dei relativi contratti, l’iter di gara per l’aggiudicazione di 4 accordi quadro che copriranno gli interventi manutentivi fino al mese di settembre del 2027 per gli scali di Olbia, Golfo Aranci, Santa Teresa e Porto Torres. In dettaglio, lo stanziamento prevede circa 5 milioni di euro ad accordo quadro per interventi relativi a: edifici e impianti tecnologic; opere marittime; aree verdi e arredo urbano e opere. Strategica la formula dell’accordo quadro che si propone come strumento utile alle Amministrazioni per quegli interventi che rispondono ad esigenze consolidate, ripetute nel tempo, il cui numero, così come l’esatto momento del loro verificarsi, non sia noto in anticipo. Scelta, quella dell’AdSP, già consolidata per soddisfare, con tempestività, le manutenzioni straordinarie su banchine (danni alle strutture o rotture di parabordi causati dalle manovre delle navi), asfalti danneggiati dall’intenso traffico di mezzi pesanti, guasti improvvisi agli impianti elettrici e tecnologici presenti in porto e, non ultimo, il pronto intervento per il ripristino dei fondali in caso di creazione di cumuli di sabbia che possano compromettere l’ormeggio. Uno stanziamento, quello dedicato agli accordi quadro, che si aggiunge ai consistenti investimenti per le numerose opere infrastrutturali previste nel settentrione isolano. Tra questi i dragaggi nel porto di Olbia, che verranno a breve sottoposti a procedura di Valutazione Ambientale, e per i quali l’Ente ha incrementato il budget disponibile ad oltre 70 milioni di euro; la riqualificazione del mercato ittico di Porto Torres e la sua trasformazione in centro servizi (oltre 2 milioni di euro); l’Antemurale, prossimo all’accantieramento, per un investimento di circa 30 milioni di euro; non ultimi gli interventi su tutti gli scali per l’elettrificazione delle banchine (78 milioni di euro). 

Cagliari, gara per il collegamento viario del terminal ro-ro

È stato pubblicato il bando di gara per la realizzazione della strada di collegamento tra il Terminal Ro-Ro, la rete viaria della SS 195 ed il ripristino della vecchia strada parallela alla linea di costa della sponda ovest (denominata ex SS 195), ultimo tassello per il completamento dell’ampio e complesso progetto di infrastrutturazione e potenziamento del Porto Canale di Cagliari. L’opera, il cui importo dei lavori è di circa 10 milioni e 230 mila euro (su un quadro economico di oltre 12), è finanziata, per la quasi totalità, da fondi PNRR dedicati agli interventi per le Zes (10 milioni di euro) e avrà un duplice scopo. Da una parte, lungo il fronte mare di Giorgino ovest, è prevista un’arteria di accesso diretto al nuovo Terminal RoRo (a 2 corsie per l’immissione o l’accesso dalla SS 195, e a 4 corsie nei restanti 300 metri sino al nuovo scalo). Dall’altra, la realizzazione di un collegamento viario interno tra il compendio rinfuse e lo stesso porto commerciale che, attraverso un’apposita rotatoria, agevolerà il traffico dei mezzi pesanti in entrambe le direzioni e alleggerirà il carico trasportistico sulla viabilità urbana della SS 195, attualmente unica strada di accesso alla città di Cagliari dalla zona di Pula, Capoterra e Macchiareddu. La stessa strada permetterà, inoltre, il completamento della viabilità interna portuale mettendo in comunicazione tutte le aree del Porto Canale, compreso il polo della cantieristica nella sponda opposta. L’intera nuova viabilità sarà dotata di illuminazione pubblica per garantire adeguate condizioni di sicurezza anche per l’intenso traffico di mezzi pesanti nelle ore notturne, e opere a verde, con specie autoctone, a scopo di mitigazione ambientale e schermatura dell’infrastruttura stradale rispetto ai fabbricati esistenti. 

Tre bandi di gara per il Sistema portuale dello Stretto

L’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, con la collaborazione di Invitalia S.p.A. in qualità di centrale di committenza, ha pubblicato tre bandi di gara per l’affidamento della progettazione di fattibilità tecnica ed economica di tre interventi strategici e altamente significativi non soltanto per il sistema portuale, ma per le comunità dell’area dello Stretto e dell’intera Sicilia orientale. Il primo intervento, denominato “Falcata Revival”, è finalizzato alla riqualificazione della Zona Falcata, una delle aree più pregiate della città di Messina dal punto di vista paesaggistico, turistico, culturale, mortificata negli ultimi due secoli dall’insediamento di attività improprie ed inquinanti e da un livello di degrado sempre crescente che l’ha condannata ad uno stato di totale abbandono. Obiettivo dell’AdSP è la restituzione agli usi urbani dell’area, da riqualificare e valorizzare tramite la realizzazione di un parco urbano e di edifici e fabbricati a servizio della comunità portuale, con un adeguamento della viabilità esistente per favorirne il collegamento con il resto della città. Il tutto avverrà nel pieno rispetto delle previsioni del PRP vigente e della programmazione che il Presidente Mario Mega ha fortemente voluto in questi quattro anni del suo mandato. Nei siti interessati dal progetto si provvederà propedeuticamente alla rimozione di eventuali sorgenti contaminanti e a specifici interventi di bonifica del territorio. “Stretto Link” è invece il secondo intervento, finalizzato al miglioramento del servizio di traghettamento dello Stretto di Messina grazie alla realizzazione di una piastra logistica e di spazi per il preimbarco dei mezzi pesanti. Tali aree, per la conformazione orografica del territorio, non potranno essere realizzate nelle adiacenze del nuovo porto di Tremestieri, ma necessitano essere delocalizzati in zone limitrofe e ben collegate sia all’infrastruttura portuale che alla viabilità primaria. La piastra logistica consentirà di creare buffer di accumulo dei mezzi all’esterno dei piazzali di carico del porto, consentendo agli autisti dei tir di attendere l’imbarco sui traghetti in condizioni di maggiore sicurezza e comfort. Appositi sistemi informatici di gestione delle code assicureranno una regolare gestione degli accessi, evitando condizioni di confusione che si realizzano, come è purtroppo noto a tutti, in molti momenti dell’anno ed escludendo soprattutto in maniera definitiva la possibilità che i mezzi pesanti si immettano nelle arterie del centro di Messina. Oltre ai piazzali di stoccaggio dei mezzi in attesa dell’imbarco è prevista la realizzazione di un’area retroportuale per attività logistiche di supporto al tessuto produttivo locale, un vero e proprio district park con funzioni anche doganali. Il terzo progetto infine, dal titolo “HUB Eolie”, è mirato alla rifunzionalizzazione ed al potenziamento del porto di Milazzo e a risolvere le annose problematiche di frammistione fra la viabilità urbana e i flussi di mezzi diretti al porto. Grazie alla realizzazione di una nuova arteria di collegamento dedicata fra l’asse viario e il porto di Milazzo e di una bretella che collegherà quest’ultimo con l’agglomerato industriale di Giammoro e le aree della ZES sarà possibile by-passare interamente la viabilità esistente, minimizzando le interferenze ed i punti di conflitto con i flussi attuali legati essenzialmente agli accessi privati ed al traffico di attraversamento da e per il centro abitato, caratterizzati da basse velocità di percorrenza.

Gioia Tauro chiede disponibilità delle aree ex Enel di destinazione portuale

L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio ha invitato il Consorzio regionale per lo sviluppo delle Attività produttive a trasferirle la disponibilità delle aree ex Enel (pari a 97.68.53 ettari), destinatarie di un investimento di 10 milioni di euro del PNRR, finalizzati alla realizzazione di opere infrastrutturali di viabilità. Si tratta di un’area che, da anni, vede l’Ente in giudizio contro il Corap che, in seguito a una recente sentenza della Corte d’Appello, è stato riconosciuto proprietario, anche se solo nel ruolo di mero intestatario.  Per definire un iter celere che non facesse perdere il finanziamento europeo e quindi che ne permettesse il completamento dei lavori, tante sono state le interlocuzioni con il Corap e con la Regione Calabria. A tale proposito, l’Autorità di Sistema portuale in un prospettato accordo transattivo aveva indicato la possibilità di riacquisire la disponibilità delle aree ex Enel intestate al Corap attraverso la corresponsione di un’indennità, al fine di eseguire nei tempi le opere, come indicato nel Decreto Interministeriale n. 492 del 3/12/2021, nel rispetto delle scadenze imposte per i finanziamenti del Pnrr. Tali opere sono, altresì, funzionali all’implementazione di un ampliamento dell’intrapresa economica del terminalista Automar S.p.a., con il quale l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio ha sottoscritto uno specifico Accordo di Programma lo scorso 24 febbraio, riguardante proprio l’utilizzo delle aree adeguatamente infrastrutturate, non sottacendo analogo interesse da parte della MedCenter Terminal Container. L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, con richiesta formale, ha invitato il Consorzio regionale per lo sviluppo delle Attività produttive a trasferire nella propria disponibilità le aree ex Enel entro il prossimo novembre, altrimenti si vedrà costretta ad adire le vie legali sia per la riacquisizione delle aree, sia per il risarcimento dei danni consistenti nell’eventuale perdita del finanziamento Pnrr, dell’eventuale maggior costo che questo Ente dovrà sostenere per l’infrastrutturazione portuale, sia ancora per la perdita delle occasioni di sviluppo del porto di Gioia Tauro.

Adriatico meridionale, buoni risultati  per la stagione crocieristica

In occasione dell’evento conclusivo del progetto Themis, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, svoltosi nella sala conferenze del Terminal Crociere del porto di Bari, i vertici dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale hanno tracciato un primo bilancio della stagione crocieristica in corso, nei porti del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli). Themis è un progetto nato con l’intento di sostenere lo sviluppo e le attività dei porti minori al fine di svilupparne le attività e indirizzare il traffico marittimo, in particolare crocieristico del settore lusso, verso territori ancora poco sfruttati turisticamente. Nella stagione crocieristica in corso, il Sistema dell’Adriatico meridionale gestirà complessivamente 217 approdi di navi da crociera e maxi yacht lusso. Gli Uffici sono già al lavoro per iniziare a predisporre il calendario 2024. E, nonostante si sia solo all’inizio, sono già stati schedulati 235 approdi, 18 in più rispetto a quest’anno.

Brindisi, riconsegnata l’area “Ex Pol”

AdSP MAM e Capitaneria di Porto di Brindisi hanno firmato il verbale di riconsegna parziale dell’area demaniale marittima denominata “ex Pol”, ricadente nell’ambito del porto di Brindisi – Seno di Levante – di cui fa parte la banchina e il caseggiato immediatamente retrostante. La riconsegna prevede che la Marina Militare e Direzione del Genio per la Marina Militare, restituiscano alla Capitaneria di Porto di Brindisi la banchina portuale che contestualmente viene rimessa nella gestione dell’ente portuale. Si tratta dell’ultimo atto di un iter che ha visto quali attori la Marina Militare, amministrazione usuaria di tutta l’area demaniale; l’AdSPMAM, interessata ad acquisire la piena disponibilità dell’area di banchina per chiudere il circuito doganale e di security e per poter sfruttare appieno l’operatività dell’infrastruttura; e la Capitaneria di Porto di Brindisi che si è fatta parte diligente nel lungo percorso. Nel corso dell’incontro si è convenuto di istituire un gruppo di lavoro, al fine della definizione delle aree porto-città, in modo da poter approvare, una volta esaurita la fase di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) il nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP), atteso dalla città da oltre 40 anni. Il Presidente, inoltre, ha annunciato che inviterà il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, a partecipare al Comitato di Gestione che sarà convocato per approvare il PRP, in considerazione della rilevanza di tale strumento per lo sviluppo dell’economia, non solo portuale di Brindisi.

Inaugurata la stazione turistica di Barletta

E’ stata inaugurata la nuova stazione di accoglienza turistica presso il porto di Barletta, realizzata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) e finanziata dal Programma di Cooperazione Territoriale Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, con l’intento di sostenere lo sviluppo e le attività dei porti minori al fine di svilupparne le attività e di indirizzare il traffico marittimo, in particolare crocieristico, verso territori ancora poco sfruttati turisticamente. Dopo Monopoli e Manfredonia, anche il porto di Barletta dispone, quindi, di una stazione passeggeri, moderna e funzionale. Lo spazio, di circa di 195 mq, (80 mq l’info-point; 3 uffici: due da 10 mq e uno da 15 mq; un blocco di servizi igienici, comprendente un bagno per disabili, uno per le donne e uno per gli uomini; e il porticato profondo circa 2 metri, situato sul fronte prospiciente la hall) ospiterà le attività di info-point e di prima accoglienza dei passeggeri. Tra i target del progetto, infatti, la creazione di itinerari turistici via terra che possano attrarre crocieristi “curiosi” di sbarcare in porti minori, e la realizzazione di piccoli terminal passeggeri e nuovi approdi per piccole crociere lusso e maxi yacht. Il terminal presenta una connessione dinamica con il territorio, consentendo la facile condivisione di informazioni turistiche e promuovendo una comunicazione efficace con la città. La stazione è stata progettata seguendo i più recenti standard costruttivi, con particolare attenzione alla leggerezza e alla sostenibilità. La sua realizzazione è avvenuta utilizzando la prefabbricazione in metallo e un processo di montaggio a secco. Il progetto Themis ha assunto un ruolo di fondamentale importanza all’interno del Programma Grecia-Italia, grazie al suo contributo nel migliorare il trasporto marittimo sostenibile e facilitare la connessione tra le regioni della Puglia e della Grecia, sostenendo lo sviluppo e le attività dei porti minori. Themis è uno dei 58 progetti di cooperazione finanziati dall’Unione Europea- tramite il Programma- con un investimento complessivo di 123 milioni di euro tra Puglia e Grecia in diversi settori, quali la promozione della cultura e del patrimonio, la protezione dell’ambiente e della biodiversità, l’inclusione sociale, lo sviluppo di start-up.

Ortona, consolidamento banchina di Riva  ed elettrificazione gru 

Doppio investimento nel porto di Ortona dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale con i fondi del Piano nazionale investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Gli interventi riguardano il consolidamento del primo tratto della banchina di riva e l’elettrificazione delle banchine d’ormeggio per la fornitura di energia alle gru semoventi. Le operazioni sulla banchina di Riva hanno l’obiettivo del consolidamento del primo tratto e del relativo piazzale, pari ad una lunghezza di 230 metri e una larghezza di 30 metri. I lavori dell’Autorità di sistema portuale porteranno alla riqualificazione e al potenziamento delle strutture di banchina esistenti per adeguarne la funzionalità ai moderni standard dei traffici commerciali marittimi, per poter successivamente procedere all’approfondimento dei fondali portuali per adeguarli alle esigenze dei nuovi vettori commerciali dello shipping, con un investimento complessivo di 13 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di un consolidamento tramite un “rifodero” dell’attuale fronte del primo tratto della banchina di Riva oltre che la costruzione di una pavimentazione semirigida ad alte prestazioni per garantire una opportuna resistenza e funzionalità anche per carichi eccezionali. Il tratto di banchina sarà arredato con bitte, parabordi cilindrici, paraspigolo e scalette alla marinara in acciaio inox. L’Autorità di sistema portuale realizzerà, inoltre, l’infrastruttura per alimentare mediante elettrificazione le gru semoventi che operano sul molo Nord e sulla banchina di Riva, con un investimento di 2 milioni di euro. Un intervento, per il quale è in pubblicazione la gara che prevede che le offerte debbano arrivare entro il 6 novembre 2023, che ha lo scopo di eliminare il consumo di combustibili fossili che alimentano le gru stesse, riducendo le emissioni di inquinanti in atmosfera, nonché l’inquinamento acustico. I lavori dovranno essere realizzati entro giugno 2026. Il progetto di elettrificazione è stato curato da Sogesid, società “in house” del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui l’Autorità di sistema portuale ha sottoscritto a settembre 2022 una convezione attuativa per la progettazione del cold-ironing. L’elettrificazione delle banchine interessa, infatti, i porti di Ancona, Pesaro, San Benedetto del Tronto nelle Marche, di Ortona e Pescara in Abruzzo, con un investimento complessivo di 11 milioni di euro. L’Autorità di sistema portuale sta inoltre procedendo, sempre con il supporto di Sogesid, all’elettrificazione della banchina del molo Martello nel porto di Ortona e delle banchine di Riva e di Levante del porto di Pescara. L’intervento per ognuno dei porti avrà un investimento di 500 mila euro, destinato alla realizzazione dell’infrastruttura di cold-ironing, studiata sulle specifiche necessità dei due scali grazie al proficuo confronto con gli operatori e con le locali Capitanerie di porto.

Nuova officina riparazione carri per Adriafer

Il porto di Trieste mette a segno un passo significativo nell’evoluzione dei servizi ferroviari ad alto valore aggiunto a supporto della logistica del Friuli Venezia Giulia. Con un doppio evento svoltosi a Gorizia grazie ad una intesa tra l’Authority giuliana, attraverso la sua società controllata Adriafer e VTG Europe Italy, l’azienda di noleggio e logistica con casa madre ad Amburgo e una forte attenzione al mercato italiano. Il primo capitolo consiste nell’inaugurazione di “Ready wagon”, l’officina per la riparazione di carri ferroviari all’interno dell’Interporto di Gorizia (SDAG). La nuova struttura, realizzata da Adriafer Rail Services (ARS) e resa possibile anche grazie ad un accordo con l’interporto isontino e la stessa VTG, è stata creata proprio per soddisfare le crescenti esigenze del settore ferroviario del Friuli Venezia Giulia, offrendo soluzioni logistiche e servizi di manutenzione avanzati e all’avanguardia anche per clienti d’oltreconfine (Slovenia e Austria). L’impianto comprende 20.000 mq di piazzali operativi, un magazzino raccordato coperto di 3.000 mq coperti, dotato di apparato di trattamento dell’aria e di carroponte di 25 tonnellate, e 5 aste di binario della lunghezza complessiva di 1.575 metri. Le attività potranno prevedere ulteriori sviluppi con la realizzazione della “lunetta” che consentirà di bypassare la stazione di Gorizia e di arrivare presso il raccordo direttamente con treni a trazione elettrica. Un ulteriore sviluppo sarà poi consentito dall’allargamento dei piazzali operativi su aree adiacenti, che permetteranno anche un’attività terminalistica. Il taglio del nastro della nuova struttura è stata anche l’occasione per un ulteriore dato di novità: la presentazione dello Steel Train di VTG, un rivoluzionario carro ferroviario progettato per il trasporto dell’acciaio su rotaia, che aiuterà a ridurre le emissioni di Co2 dell’industria siderurgica spostando tonnellate di merce dalla strada alla ferrovia. Il comparto siderurgico, che in Italia vale circa 3 miliardi, quest’anno ha prodotto 1,6 milioni di tonnellate di acciaio. La maggior parte proviene dagli stabilimenti del nord e viaggia ancora su strada e, da solo, è il responsabile del 10% delle emissioni inquinanti. 

Chioggia, manutenzione del Ponte di Via Maestri del Lavoro

Sono partiti i lavori di adeguamento funzionale al Ponte di Via Maestri del Lavoro, manufatto sito in area demaniale portuale e dunque di competenza dell’AdSPMAS. La struttura si compone di due ponti affiancati composti da 17 campate realizzati a fine anni ’90 che si sviluppano su 336 metri di lunghezza e 9,2 metri di larghezza. L’intervento manutentivo comprende: il rifacimento completo della pavimentazione in conglomerato bituminoso, la realizzazione di nuovi giunti di dilatazione in gomma armata, la sostituzione delle barriere stradali e dei parapetti pedonali, il rifacimento della segnaletica stradale, la manutenzione delle opere in cemento armato tramite ciclo di risanamento delle armature corrose ed esposte all’aria, il ripristino del copriferro tramite applicazione di malte speciali e finitura con verniciatura protettiva. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 2,3 milioni di euro, di cui 1,1 milioni finanziati dall’Autorità e 1,2 milioni finanziati dal Ministero delle infrastrutture. La società Cadore Asfalti, aggiudicataria dei lavori, completerà l’intervento indicativamente entro il 25 maggio 2024. I lavori verranno eseguiti tramite la chiusura del traffico su un singolo ponte e l’istituzione del doppio senso di marcia sul secondo non interessato momentaneamente dai lavori. A fine intervento di manutenzione sul primo ponte, l’operazione verrà ripetuta sul secondo con la medesima gestione del traffico. Al termine dei lavori, la viabilità verrà ripristinata all’attuale configurazione con due corsie per senso di marcia.

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