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OTTOBRE 2023 PAG. 65 - Roma e Fiumicino, il Tevere tra navigabilità e rigenerazione

 



Venerdì 6 ottobre scorso, nell’ambito del Tevere day, si è svolta, presso lo scalo De Pinedo, lungotevere Arnaldo da Brescia, la Tavola Rotonda “Verso il Giubileo 2025: Roma e Fiumicino tra navigabilità e rigenerazione metropolitana del Tevere”.

Il convegno è stato aperto dall’assessore Regionale ai Trasporti del Lazio dott. Fabrizio Ghera che ha affermato: “I primi interventi di saluto hanno messo in evidenza l’interesse della Regione e del Comune di Fiumicino a rivitalizzare il contesto ambientale, sociale ed economico fluviale e farne uno dei centri di aggregazione dell’attività dei romani e dei turisti che, soprattutto quest’anno, hanno invaso pacificamente la città, nonché dei pellegrini del prossimo Giubileo 2025”.

In particolare, il delegato del Comune di Fiumicino, Massimiliano Graux, ha auspicato che anche il Comune di Roma possa nominare un delegato per il fiume, e l’assessore Ghera ha annunciato, a breve, un convegno in Regione sulle tematiche del Tevere. 

Gli interventi dei tecnici hanno poi illustrato i più recenti progetti in materia di navigabilità del Tevere recentemente sviluppati e proposti da soggetti pubblici e privati, con alterne vicende, all’attenzione delle istituzioni. Il tema è prepotentemente tornato all’attenzione a seguito dell’accelerazione impressa alla realizzazione delle due nuove iniziative portuali alla foce del fiume, una da parte dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale e una della Fiumicino Waterfront S.r.l., società di diritto italiano partecipata da Royal Caribbean Group, che investe circa 434 milioni di euro in vista del Giubileo 2025, per la realizzazione di un nuovo approdo crociere a Fiumicino, intervento inserito nel DPCM 8 giugno 2023 per il Giubileo 2025. 

È’ stato rimarcato che il fiume è già teoricamente, navigabile. Una prima fase di interventi attuabili entro il 2025, dell’importo stimabile in circa 120 milioni di euro, potrebbe comprendere la regolarizzazione di un canale a doppio senso navigabile in sicurezza a una velocità compatibile con tempi di percorrenza di 60-90 minuti dalla foce al Porto di Ripa Grande e di un altro analogo tratto dall’isola Tiberina all’approdo Duca d’Aosta, rivalutando le banchine come struttura urbana. I problemi tecnici e ambientali sono tutti risolubili in ambito ingegneristico. Il tracciato fluviale, oltre ad offrire una meravigliosa opportunità ai crocieristi ed ai pellegrini di visitare importanti preesistenze archeologiche e paesaggistiche, consentirebbe, anche con l’uso di imbarcazioni elettriche, di contribuire alla decarbonizzazione ed evitare l’ingresso in città di numerosissimi pullman turistici.

Ma come concretizzare un simile intervento, tenuto conto che le competenze sul fiume sono devolute pro quota a un gran numero di istituzioni, tra cui il MIT, tramite il braccio operativo delle Capitanerie di porto, la Regione Lazio, la Città metropolitana, i Comuni di Roma e di Fiumicino, la Soprintendenza del Ministero della Cultura. Occorrerebbe individuare un unico soggetto attuatore che si faccia carico anzitutto della VISION, della progettazione, del processo di condivisione, dibattito pubblico, formazione del consenso e approvazione del progetto stesso, della sua realizzazione e gestione nell’arco di un periodo almeno decennale, fino al Giubileo del 2033.

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