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OTTOBRE 2023 PAG. 58 - Progetti, ricerche e iniziative per curare “La Natura del Mare”

 



Il premio “Salute e protezione del mare”, dedicato ad Aleardo Maria Cingolani di San Callisto, riguarda importanti ambiti di studio relativi al governo delle aree marine e costiere, con la finalità di indirizzare le istituzioni e gli operatori privati verso la necessità di proteggere la salute della risorsa mare e avviare processi di rigenerazione e resilienza dei sistemi urbani, territoriali e ambientali, con approccio integrato e condiviso. Due cospicui premi in denaro, anche finanziandone il tirocinio presso il CNR, per contributi culturali prodotti dai neolaureati nei corsi di UniBo, l’Università di Bologna al Campus di Rimini, che con i loro studi nelle tesi di laurea, contribuiscono a preservare “La Natura del Mare”: con elaborati che abbiano un carattere di ricerca, ricerca applicata o progettuale, o anche un taglio metodologico. 

Insieme al Premio “Sostenibilità nel turismo e nell’uso delle risorse marine e costiere” intitolato all’imprenditore alberghiero Alessandro Massani, è organizzato dall’Associazione di Promozione sociale “Basta Plastica in Mare Network” con il patrocinio del Comune di Rimini, della Regione Emilia-Romagna e dei Dipartimenti di Chimica e di Economia dell’Alma Mater Studiorum, Campus di Rimini. 

L’importanza del Premio risiede nella volontà di far comprendere l’essenzialità di un sostegno economico per gli studi dei neolaureati relativi alla Salute del Mare e dell’uso sostenibile delle risorse marine e costiere. Ed è questa la ragione per cui è intitolato alla memoria di Aleardo Maria Cingolani di San Callisto, già ammiraglio e navigatore sia nella Marina Militare sia nel Mercantile Marittimo, nonché tra i volontari e fondatori dell’associazione proponente, la cui passione e obiettivo è stata - sempre nelle sue azioni - la tutela del mare. D’altronde, la Terra è un “pianeta blu”, e non solo se osservata dallo spazio. Oltre due terzi della superficie terrestre sono ricoperti d’acqua. Circa il 97 dell’acqua totale si trova nei mari, ricchi di biodiversità. Si stima che circa il 90 per cento delle specie viventi nei mari non sia stato ancora scoperto. Forse disponiamo di maggiori conoscenze sull’universo che non sulle sconfinate profondità degli oceani. I mari sono estremamente preziosi per l’uomo. Semplicemente osservando la loro immensità si può capire il perché. 

L’Associazione “Basta Plastica in Mare Network” combatte la dispersione della plastica in mare, partendo da uno dei luoghi per il quale il mare è più prezioso economicamente poiché capitale naturale: Rimini e la Romagna, educando, individualmente e collettivamente stakeholder e ospiti/clienti alla necessità di invertire i consumi col non-utilizzo di plastica monouso, alla riduzione di plastica di lungo utilizzo, poiché oramai è acclarato che non è più sufficiente riciclare. La plastica è stata una utile ed economica scoperta, ma non dimentichiamo che è un derivato altamente inquinante del petrolio. L’abuso e la relativa dispersione è il flagello che avvelena il mare e tutte le specie, animali, umane e vegetali ed entra prepotentemente nella catena alimentare (dalla placenta ai polmoni). 

I mari sono tanto sconfinati quanto le minacce che incombono su di essi. Attraverso le sue attività, l’uomo li inquina con acque di scarico, petrolio, pesticidi e plastica e i continui e incessanti cambiamenti climatici provocano un aumento preoccupante del livello di acidità degli oceani. 

Pesca eccessiva e illegale ed effetti collaterali dell’allevamento ittico mettono ulteriormente a dura prova l’ecosistema marino. Solo se riusciremo a proteggere le aree più sensibili e ad attuare una gestione dei mari sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale, assicurando la giusta attenzione alla protezione e alla tutela delle Aree Marine, potremo trarre beneficio dalla loro ricchezza ancora per molto tempo. L’innovazione e la ricerca scientifica legate alla tutela e gestione delle aree marine protette e delle zone costiere rappresenta una risposta importante alle attuali prospettive ambientali, turistiche, paesaggistiche e occupazionali, inseguendo gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. 

 Domenico Letizia

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