FNM riunisce il mondo della formazione marittima
L’appuntamento è fissato al prossimo 3 dicembre a Roma, quando il Fondo Nazionale Marittimi (FNM) riunirà , nella sede di Confitarma, il network degli ITS mare e i Centri di Addestramento marittimi. L’evento rappresenta la prima occasione di confronto organico sulla formazione marittima in Italia e offrirà la possibilità di conoscere meglio finalità e strumenti del Fondo.
«L’iniziativa – spiega a Porto e Interporto il Procuratore del Fondo, Alessandro Ferrari – nasce dalla necessità di rafforzare il dialogo tra tutti gli attori del settore: ITS, centri di addestramento, compagnie di navigazione, associazioni datoriali e istituzioni pubbliche. Servirà a condividere le modalità di erogazione della formazione, le opportunità di finanziamento e le best practices sviluppate dai centri accreditati, oltre a discutere come il FNM possa supportare al meglio i percorsi formativi degli allievi ufficiali».
L’incontro offrirà anche un momento di coordinamento tra i diversi enti per pianificare le attività dei prossimi anni e favorire una maggiore sinergia tra formazione e mercato del lavoro.
«Il nostro obiettivo – aggiunge Ferrari – è permettere agli ITS e ai centri di addestramento di confrontarsi sui programmi in sviluppo e sulle iniziative da mettere in campo, coinvolgendo anche Assarmatori, Confitarma e le istituzioni di riferimento».
Tra i temi centrali, la gestione delle risorse destinate alla formazione e il ruolo operativo del Fondo: «Solo nel 2025 abbiamo erogato 150 borse di studio a favore di giovani marittimi che intendono conseguire la certificazione necessaria per imbarcarsi, e per il 2026 prevediamo di arrivare a circa 200. Il nostro modello garantisce percorsi formativi di qualità e opportunità concrete di lavoro, grazie alla stipula obbligatoria di convenzioni di imbarco con le compagnie di navigazione».
Il FNM applica, al riguardo, una rigorosa procedura di accreditamento dei centri di formazione: «Il processo è selettivo, perché gestiamo risorse pubbliche basate su una norma di legge. I centri vengono auditati periodicamente, sia dal punto di vista amministrativo sia tecnico-normativo, per garantire che i corsi rispettino standard di qualità e sicurezza. Questo livello di controllo è fondamentale per assicurare che i corsi finanziati siano realmente efficaci».
L’evento romano sarà anche l’occasione per discutere la digitalizzazione dell’anagrafica dei lavoratori marittimi, progetto sviluppato dalla Direzione Generale MIT guidata da Patrizia Scarchilli.
«Questo progetto mira a creare una banca dati aggiornata dei marittimi italiani, semplificando l’accesso alle informazioni e favorendo interazioni dirette con il mondo della formazione e della certificazione. Le compagnie potranno così individuare rapidamente i candidati disponibili, mentre i lavoratori avranno percorsi di carriera più chiari».
Ferrari definisce la nuova anagrafica un cambiamento epocale: «Oggi nessuno sa con precisione quanti marittimi siano attivi e in quali qualifiche. La piattaforma digitalizzata permetterà di centralizzare le informazioni, ridurre la burocrazia e semplificare le procedure di imbarco. Questo progetto, realizzato con Assarmatori e Confitarma, rappresenta un passo decisivo verso un sistema più efficiente e trasparente per l’intero comparto».
Il 3 dicembre si discuterà anche delle prospettive future del Fondo. «Se riusciremo a reperire ulteriori risorse – anticipa il Procuratore del FNM – potremo ampliare il sostegno anche ai sottoufficiali di coperta e macchina, figure oggi molto richieste, e valutare l’inserimento di nuove qualifiche professionali, come il personale di bordo per traghetti e crociere. L’obiettivo è estendere l’impatto delle nostre iniziative senza compromettere gli standard qualitativi dei corsi finanziati».
Ferrari conclude sottolineando il ruolo strategico del Fondo nei rapporti con il MIT e il Comando Generale delle Capitanerie di Porto: «Il nostro know-how organizzativo, la piattaforma proprietaria di accreditamento e rendicontazione e l’esperienza consolidata ci rendono un partner affidabile per le istituzioni. Possiamo semplificare i processi di autorizzazione dei corsi, migliorare la trasparenza e garantire un uso efficiente delle risorse pubbliche, a vantaggio sia dei giovani marittimi sia delle compagnie di navigazione».


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