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SOS Logistica celebra 20 anni di sostenibilità


 

SOS Logistica ha celebrato a Milano i suoi vent’anni di attività con il convegno “Dialoghi di sostenibilità”, un appuntamento che ha riunito rappresentanti del mondo accademico, delle imprese e delle istituzioni per discutere il ruolo della logistica in un contesto caratterizzato da trasformazioni etiche, geopolitiche e organizzative. L’evento, ospitato al Teatro Elfo Puccini, si è aperto con i saluti istituzionali dell’Assessora all’Ambiente del Comune di Milano, Elena Eva Maria Grandi, che ha ricordato la collaborazione dell’associazione all’interno dell’Alleanza per il clima e l’aria. 
“La logistica è la leva per la transizione ecologica: l'organizzazione della filiera è in mano al vostro settore, ed è fondamentale che si sviluppi una consapevolezza per tutelare il nostro pianeta e il benessere delle persone. Per questo, abbiamo bisogno di creare un'alleanza, lavorando insieme per raggiungere la neutralità carbonica e costruire progetti tesi a un futuro veramente sostenibile.” 
La giornata si è articolata in tre keynote speech e due tavole rotonde. La prima relazione è stata quella di Francesca Pongiglione, Professoressa di Filosofia Sociale all’Università Vita-Salute San Raffaele, che ha proposto una riflessione sul concetto di valore in un’epoca globalizzata, richiamando l’interconnessione crescente tra individui e sistemi economici. Pongiglione ha evidenziato la necessità di adottare nuovi valori orientati alla sostenibilità e all’inclusività, superando gli ostacoli cognitivi legati allo status quo e al timore del cambiamento. 
“Il punto essenziale è non fermarsi al costo di transizione, quindi ampliare la prospettiva, ampliare lo sguardo perché molto spesso... è proprio questo meccanismo di preservazione dello status quo a farci percepire dei costi connessi al cambiamento molto più alti di quanto non siano realmente.” 
A seguire, il Direttore e fondatore della rivista Limes, Lucio Caracciolo, ha analizzato le dinamiche geopolitiche attuali e il loro impatto sui flussi logistici globali, descrivendo un sistema internazionale segnato dal passaggio dalle alleanze alla logica delle “transazioni” tra Stati. 
“Dopo 80 anni di egemonia americana, questa egemonia si è a mio avviso già dissolta o è comunque in via di dissoluzione.” 
Il terzo keynote speech è stato affidato a Chiara Montanari, prima donna italiana a guidare una spedizione in Antartide, che ha illustrato il suo approccio all’incertezza e alla complessità attraverso l’“Antarctic Mindset”, un metodo che pone al centro l’adattabilità e la collaborazione. 
“La domanda non è come posso gestire la complessità, ma come posso navigarla — rinunciando al controllo per poter agire in un ambiente che cambia continuamente.” 
La prima tavola rotonda, “Etica e impresa: ripensare i valori per una logistica più consapevole e sostenibile”, ha coinvolto Giovanna Gregori, Costanza Musso e Camilla Buttà insieme a Francesca Pongiglione. Il panel ha discusso la necessità di trasformare i valori dichiarati in azioni misurabili, adottando modelli orientati agli stakeholder e integrando criteri di sostenibilità nelle scelte industriali. 
Costanza Musso ha sottolineato che “L’impegno valoriale è un investimento di lunghissimo periodo, ma è un investimento che torna sempre indietro e che non è mai sbagliato, non è banale e, soprattutto, è il nocciolo di tutto.” Giovanna Gregori ha aggiunto: “Per le nuove generazioni è essenziale lavorare per un'organizzazione che rappresenti i loro valori personali ed etici, e che li metta in atto nel proprio agire quotidiano.” Camilla Buttà ha ricordato che “La prima sfida è portare le imprese a essere veri agenti di cambiamento, allenando i valori e trasformandoli da semplice manifesto in vere e proprie azioni.” 
La seconda tavola rotonda, “Geopolitica dei flussi: comprendere i nuovi equilibri globali per una logistica resiliente”, ha coinvolto Filippo Bettini, Carlo Luzzatto e Gabriele Ciofi, in dialogo con Lucio Caracciolo. La discussione ha evidenziato le difficoltà di pianificazione per le imprese a causa dell’instabilità geopolitica, delle crisi nelle rotte strategiche e della lentezza nell’adozione di regole globali sulle emissioni. 
Per Filippo Bettini "i due elementi, enzimi che oggi assicurano un valore durabile sono da una parte la regolamentazione e dall'altra parte l'innovazione" mentre  Carlo Luzzatto ha sottolineato come “l'unico modo di risolvere i problemi di cui stiamo parlando è lavorare con collaborazioni con alleanze forti di lungo periodo che integrino intere filiere.” Gabriele Ciofi ha sottolineato la necessità di  "una regia nazionale che coordini gli investimenti nei porti italiani, evitando la frammentazione e la concorrenza interna.” 
Nel suo intervento conclusivo, il Presidente di SOS Logistica, Daniele Testi, ha ripercorso l’evoluzione dell’associazione, oggi ente del Terzo Settore, ricordando la sua funzione di piattaforma collaborativa e indipendente per imprese, istituzioni e cittadini. Riprendendo il principio “Inquinare costa”, ha evidenziato che la sostenibilità è una scelta etica ma anche economicamente conveniente. 
Testi ha fatto riferimento ai contributi di economisti e pensatori che negli anni hanno accompagnato il percorso dell’associazione e ha riaffermato il ruolo centrale del consumatore consapevole come protagonista della transizione verso una logistica più responsabile. “Il futuro ci chiede visione, credibilità e coraggio,” ha dichiarato. 
“La logistica è il sistema nervoso dell’economia reale: ciò che connette persone, territori e comunità. Il nostro compito, oggi più che mai, è usare questa forza per avvicinare, connettere e innovare. La sostenibilità non è un punto d’arrivo, ma una direzione di marcia — e noi continueremo a seguirla, insieme, un passo alla volta.”
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