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Rapporto ESPO 2025: porti europei più sostenibili

 


European Sea Ports Organisation (ESPO) ha pubblicato il nuovo “ESPO Environmental Report 2025 – EcoPorts in Sights”, documento che si basa su dati raccolti da 77 porti di 18 Paesi europei attraverso la metodologia EcoPorts Self-Diagnosis Method (SDM), vera e propria fotografia delle prestazioni ambientali del comparto. 
Per il quarto anno consecutivo, il cambiamento climatico si conferma la principale priorità ambientale per gli scali europei. La riduzione delle emissioni di gas serra è ormai parte integrante delle strategie di sviluppo: l’80% dei porti ha fissato obiettivi propri di mitigazione, e oltre la metà li ha estesi anche alle attività correlate che si svolgono all’interno delle aree portuali. Parallelamente, cresce la diffusione delle infrastrutture di alimentazione elettrica a banchina (On-Shore Power Supply, OPS), a dimostrazione del fatto che i porti, pur in assenza di obblighi normativi uniformi, stanno anticipando la transizione energetica con iniziative concrete. 
Il tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici assume un rilievo crescente. Il 69% dei porti segnala difficoltà operative legate a eventi meteorologici estremi o variazioni del livello del mare, mentre il 77% sta già intervenendo per rendere più resilienti le infrastrutture esistenti. 
Ancora più significativo è il dato relativo ai nuovi sviluppi: l’86% dei porti integra ormai misure di adattamento climatico nella progettazione delle opere future, segno di una pianificazione che guarda al lungo periodo. Anche la gestione del territorio emerge come una delle nuove sfide chiave. 
L’espansione delle aree portuali, la pianificazione degli usi del suolo e l’integrazione di infrastrutture verdi diventano temi centrali, soprattutto in un momento in cui i porti si preparano a svolgere un ruolo cruciale come hub energetici del futuro. La limitata disponibilità di spazi, in questo senso, rappresenta una criticità che richiede soluzioni innovative e dialogo con le comunità locali. 
Nel complesso, i dati mostrano un livello di impegno ambientale ormai generalizzato: il 99% dei porti dispone di una politica ambientale formalizzata, di un inventario normativo aggiornato e di obiettivi di miglioramento. L’indice ambientale medio (Environmental Management Index) ha raggiunto nel 2025 il valore più alto mai registrato, pari a 8,67 punti, segno tangibile dei progressi ottenuti.
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